Con ben 62 milioni di famiglie in 28 giorni, La Regina degli Scacchi ha raggiunto la prima posizione in 63 Paesi. Come se non bastasse, il romanzo di Walter Tevis su cui è basata la raffinata ed elegante serie Netflix è tornato in classifica
Nessuno avrebbe mai immaginato che la miniserie (qui la nostra recensione La Regina degli Scacchi è un raffinato e brillante quadro d’epoca) del colosso dello streaming avrebbe raggiunto dei numeri simili, battendo tutti i record. E invece è proprio così. La serie è infatti la più vista di sempre su Netflix con 62 milioni di visualizzazioni nei primi 28 giorni. The Queen’s Gambit – il titolo originale – è stata apprezzata in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, passando per Hong Kong e arrivando in Europa, dall’Italia alla Francia, fino ad andare in Australia e Nuova Zelanda. La regina degli scacchi è infatti nella Top 10 in ben 92 Paesi, e si è classificato al primo posto in 63 nazioni.
Libro torna in classifica e gli scacchi sono diventati una passione per grandi e piccini
Quella de La Regina degli Scacchi è una passione che è andata al di là dello schermo. Infatti, secondo il quotidiano New York Times, il romanzo omonimo da cui è tratta la serie, uscito 37 anni fa, è tornato in classifica. Inoltre, le richieste delle scacchiere su eBay sono aumentate del 250% e il sito di gioco online Chess.com ha visto quintuplicare il numero di giocatori. Un autentico trionfo per la geniale giocatrice di scacchi interpretata da Anya Taylor-Joy, una delle attrici più talentuose e interessanti degli ultimi anni.
Come mai questo successo?
La Regina degli Scacchi non è una serie che si vede spesso, soprattutto su Netflix. Di sicuro il passaparola l’ha aiutata ad abbracciare un pubblico vasto, eppure il lavoro messo in piedi da Scott Frank è tutt’altro che mainstream. Riflette le dinamiche di una condizione sociale e psicologica, mette a confronto i lati più reconditi dell’animo, arrivando a fare i conti con le sfaccettature di una personalità complessa e lacerata dagli eventi.
Tra i punti più affascinanti e pregevoli della serie è uno scenario in cui c’è lo scontro USA-URSS non da un lato apertamente politico, ma sportivo. Infatti, l’ambientazione è in un’America a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, nel pieno della Guerra Fredda e in una società centrata su una cultura maschilista e su ideali ultra conservatori.
In questo contesto, dove l’immagine della famiglia tipo dell’heartland statunitense era pericolosamente minata dal modello sovietico, si fa strada Beth Harmon, una giovane donna che deve combattere contro i problemi di dipendenza. Ad aiutarla saranno gli scacchi e un gruppo di amici.
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