La rete televisiva americana NBC sarebbe interessata a sviluppare una serie drama interamente basata sul quinto libro di Dan Brown, dal titolo Langdon.
Cronologicamente parlando, le vicende narrate nel “Il simbolo perduto”, il terzo che vede protagonista l’amato Robert Langdon, sono precedenti a quelle del “Codice da Vinci”, nonostante il libro sia stato pubblicato dopo più di cinque anni, ma in questo caso il protagonista sarà un Robert Langdon più giovane rispetto a quello che ci siamo abituati a vedere negli adattamenti cinematografici. Di conseguenza a rivestire il ruolo dell’amato professore non sarà Tom Hanks.
Dopo l’incredibile successo ottenuto con “Angeli e Demoni”, il già citato “Codice da Vinci” e “Inferno”, il pubblico, fan e critici esperti compresi, si aspettano sicuramente altrettanto sorprendente.
Questo è ciò che sappiamo finora.
A realizzare la serie ci saranno Dan Dworkin e Jay Beattie, i co-creatori della serie Scream. Mentre tra i produttori esecutivi ci saranno Ron Howard (già regista dei film basati su best-seller), Brian Grazer, Anna Culp, Samie Falvey e lo stesso Dan Brown.
E fin qui promette bene.
Per quanto riguarda la trama, questo è quello che recita la copertina del libro: Robert Langdon, professore di simbologia ad Harvard, è in viaggio per Washington. È stato convocato dall’amico Peter Solomon, uomo potentissimo affiliato alla massoneria, per tenere una conferenza al Campidoglio. Ad attenderlo però c’è un inquietante fanatico che vuole servirsi di lui per svelare un segreto millenario. Langdon intuisce qual è la posta in gioco quando all’interno della Rotonda del Campidoglio viene ritrovata una mano mozzata con il pollice e l’indice rivolti verso l’alto: è la mano destra di Solomon. Langdon ha poche ore per ritrovare l’amico. Viene così proiettato in un labirinto di tunnel oscuri templi, dove si perpetuano antichi riti iniziatici. E dovrà dare fondo a tutta la propria sapienza per decifrare i simboli che i padri fondatori hanno nascosto tra le architetture della città. Fino al sorprendente finale.
Noi di Shockwave Magazine vogliamo approfittarne per fare con voi un piccolo viaggio sul viale dei ricordi, attraverso le precedenti avventure di Robert Langdon.
Angeli e Demoni
L’adattamento cinematografico è arrivato soltanto nel 2009, ma la pubblicazione del libro risale al 2000 ed è quindi antecedente al Codice da Vinci.
Protagonisti dell’indagine del professore sono gli Illuminati, antica setta di scienziati perseguitata dalla Chiesa cattolica. Venivano marchiati a fuoco prima di essere barbaramente uccisi ed esposti come monito per le strade di Roma. Un rituale credule che Robert Langdon riconosce sul cadavere orrendamente mutilato di un uomo nei laboratori del CERN di Ginevra. Uno scienziato che ha difeso fino all’ultimo il segreto di un’arma sperimentale di capacità distruttive superiori a quelle dell’energia nucleare, un’arma scomparsa e nascosta nei sotterranei del Vaticano, dove è in corso il conclave per l’elezione del nuovo papa. Ma nelle intenzioni degli assassini la sede di san Pietro è destinata a rimanere vacante per sempre: solo il potere della Scienza regnerà. Sulle spalle di Langdon grava un difficile compito: interpretare il disegno delle cripte progettate da Galileo e Bernini, trovare il nascondiglio dell’ordigno e salvare il Vaticano.
Il Codice da Vinci
A Parigi, il curatore del Louvre, Jacques Saunière, viene ucciso per mano di uno strano monaco albino appartenente all’Opus Dei. Il professor Robert Langdon viene informato dell’omicidio e, condotto al Louvre, viene interrogato, poiché ritenuto responsabile della morte del curatore. Langdon, affiancato da Sophie Neveu, e successivamente anche dallo studioso sir Leigh Teabing, dovrà ripercorrere attraverso indizi nascosti in importanti opere d’arte, enigmi e misteriosi artefatti, il percorso del Santo Graal, uno dei più grandi misteri della storia. Tale percorso si incrocia con quello di un’antica e misteriosa società segreta nota come Priorato di Sion di cui Saunière faceva parte come Gran Maestro (livello più elevato), che nasconde un inconcepibile segreto che, se rivelato, potrebbe compromettere i fondamenti stessi del Cristianesimo.
Inferno
L’ultimo capolavoro che lo vede protagonista nasconde l’enigma nelle terzine di più famosi versi di Dante. Un thriller che di “infernale” ha molto. Non è una sorpresa Robert Langdon sia un esperto di Dante. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, ma ora è tutto diverso. Langdon si risveglia in una stanza d’ospedale, stordito, ferito alla testa, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.
Nonostante le numerose critiche ricevute, e il fatto che i film non fossero poi così fedeli all’originale, passano in secondo piano quando il successo raggiunge livelli planetari.
Leggi anche
- Libera, tra rispetto della legge e desiderio di vendetta - Novembre 18, 2024
- Dal cinema alla fotografia: il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore si racconta - Novembre 12, 2024
- Il tempo che ci vuole: la lettera d’amore di Francesca Comencini al padre Luigi e alla Settima Arte - Ottobre 5, 2024