Non ho mai (Never Have I Ever) è una serie Netflix giunta alla sua quarta stagione, andata in onda l’8 giugno sulla piattaforma.
La quarta stagione di Non ho mai… è andata finalmente in onda l’8 giugno e… beh, io la stavo aspettando con ansia. Non perché effettivamente io mi sia sempre sentita un po’ come Devi, o perché io abbia una cotta per Ben dalla prima stagione… okay, forse per quest’ultima cosa sì, un pochino, però il fatto è che nel sapere che questa sarebbe stata l’ultima volta che avrei visto tutta la combriccola della Sherman Oakes… beh, speravo che gli autori avrebbero chiuso il cerchio di questa storia iniziata nel 2020.
La serie, creata da Mindy Kaling e Lang Fisher e distribuita su Netflix, ci aveva lasciati con un cliffhanger alla fine della terza stagione: Ben e Devi sembravano essere sul procinto di fare sesso. E, come scopriremo nella prima scena della prima puntata, effettivamente lo hanno fatto (con mia grande gioia, aggiungo)! Ma ehi, non sempre tutto va come deve andare e… beh, dopo un’estate in cui i due non si sono più parlati per via di un malinteso, Devi torna a scuola e scopre che Ben sta con Margot, la ragazza appassionata d’arte. Ci penserà il bad boy Ethan, new entry nella serie, a scaldare di nuovo il cuore della protagonista… e anche il mio, perché per un momento (ma solo per un momento, eh) ho quasi pensato che Devi con lui ci stesse quasi bene, che lei avesse bisogno di svagarsi eccetera.
Ma giuro, è stato solo un momento. Citando Devi: “Il mio inconscio è più arrapato del solito“
Bando alle ciance, veniamo a pro e contro di quest’ultima stagione!
Non ho mai… sperato così tanto in un lieto fine
Devi è all’ultimo anno di liceo alla Sherman Oakes, insieme alle sue amiche Fabiola ed Eleanor, Ben e anche Trent (che sì, sta ripetendo l’ultimo anno). Non è più Devi la Pazza della prima stagione…forse. Però riconosco che c’è stata una immensa maturazione, nel suo personaggio, così come in quello di Ben e di tutto il resto del gruppo.
Chi però mi ha stupita davvero è stato Paxton. Da che non riuscivo proprio a sopportarlo, beh, ha avuto a mio parere il miglior character development durante tutto l’arco delle puntate, fino quasi a diventare uno dei miei preferiti (ho detto quasi, il mio cuore appartiene e apparterrà sempre a Ben. Anche se in questa stagione avrei voluto prenderlo a ceffoni più volte).
Un altro dei personaggi che ho letteralmente amato in questa stagione è Nirmala, la nonna di Devi. È una arzilla vecchietta che…beh, è fondamentalmente stufa di fare la vedova. E dopo aver fatto una testa così a Kamala per le sue scelte sentimentali…tocca a lei, questa volta, uscire dal seminato!
Però è di Nalini, la madre di Devi, la mia frase preferita della stagione (e che la riassume a pieno): “Il cambiamento è positivo, il cambiamento è necessario“. Devi e il resto dei personaggi (adulti compresi) affronteranno mille imprevisti durante queste dieci puntate, e chi più, chi meno, si ritroveranno sicuramente diversi da come hanno iniziato questo viaggio ormai quattro stagioni fa.
Questa stagione ha due capisaldi ben precisi: il primo è che le cose non vanno mai come ci si aspetta. Devi lo sa bene, a inizio stagione si ritrova a dover fare di tutto per poter essere ammessa nel college dei suoi sogni, Princeton (ce la farà? Per questo dovete vedere la serie!). Il secondo? Sbagliando s’impara. Che è stato un po’ il tema di tutto Non ho mai… . È dagli errori che nascono i successi più grandi (io forse lo sto ancora imparando, a mie spese, ovviamente). Ah, l’ho già detto che prenderei Ben a schiaffi anche se gli voglio un gran bene? Capirete guardando, giuro.
L’unico difetto che ho riscontrato è che spesso alcuni personaggi non hanno avuto abbastanza screentime, e altri invece probabilmente ne hanno avuto quasi troppo. Ci sarebbe voluto un po’ di bilanciamento in più, ma sono felice di poter dire di avere ben poche critiche da rivolgere a questo show. Non ho mai… avuto così poca voglia di dire cose brutte su una serie TV!
Comunque, grazie Fabiola per il mio nuovo mantra: “Prima sorelle, poi porcelle!”
Ne avevo bisogno.
E poi… sul serio, io non ho mai giocato a Non ho mai da adolescente!
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