Quentin Tarantino diventa romanziere

Quentin Tarantino annuncia il suo primo romanzo. Quella che, a detta dello stesso regista, sarà la sua principale attività dopo il ritiro dal cinema avrà inizio con la storia di un soldato tornato dalla guerra.

In pieni anni cinquanta, quest’uomo detesta il cinema hollywoodiano, preferendo avvicinarsi a un cinema culturalmente più elevato: Kurosawa e Fellini sono i nomi indicati dal grande Quentin. È evidente che Tarantino stia proseguendo quelli che sono i suoi pensieri e le sue riflessioni degli ultimi anni. Il confronto tra il cinema di Hollywood e le produzioni straniere continua a tormentare Tarantino, che osserva la migliore qualità artistica del cinema italiano, giapponese, latino americano.

Già il suo ultimo film “C’era una volta… a Hollywood” affrontava con una sottile simbologia il confronto tra produzioni cinematografiche e culture differenti, con la crisi del western americano, l’ascesa dello spaghetti-western, il trambusto del mondo hippie. Proprio quest’ultima pellicola, che rischia seriamente di rappresentare il testamento cinematografico di Tarantino, doveva originariamente vedere la luce sotto forma di libro, divenendo solo dopo un lungo ripensamento una pellicola.

Queste informazioni, rivelate in un’intervista con l’amico Martin Scorsese, creano una lunga ombra di incertezza su quello che sarà il prossimo futuro del regista di capolavori come Pulp Fiction, Le Iene, Bastardi senza gloria e Django Unchained.

A quanto pare, scrivere “sarà la mia attività principale dopo che avrò chiuso con il cinema“, ha affermato Tarantino, in attesa della pubblicazione del suo primo romanzo.

È possibile immaginare un mondo in cui Tarantino non ci affascinerà più con i suoi complessi capolavori? Cosa potremo aspettarci da questo suo esordio letterario? Non resta altro da fare che attendere ulteriori sviluppi, magari qualche dichiarazione del diretto interessato oppure leggere direttamente il libro. Chissà che dopo dieci splendidi film non nascano dieci splendidi libri.

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Daniele Carlo

Amante della musica, della letteratura e del cinema, ama tutto ciò che risulti fastidioso, noioso e insormontabile, come se stesso. Pignolo, inesorabile sottuttoio, qualche volta sbaglia anche lui...

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