I CROODS 2 – Una nuova era

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I Croods 2 – Una nuova era è una pellicola diretta da Joel Crawford uscita nel 2020 nelle sale cinematografiche statunitensi, sequel diretto del film del 2013 I Croods. Questo sequel è nato dopo l’acquisizione della DreamWorks Animation da parte della Universal Pictures. In lingua originale abbiamo il ritorno dei doppiatori del primo capitolo con Nicholas Cage che presta la voce a Grug Crood, Ryan Reynolds ed Emma Stone che son rispettivamente Guy e Hip. Anche il doppiaggio italiano vede il ritorno di Francesco Pannofino nei panni del capofamiglia Crood.

Croods

I Croods 2 ed i loro viaggio verso il domani non si conclude con il primo capitolo, in questo sequel abbiamo la famiglia che è costretta a relazionarsi con i simili di Guy.

Questo secondo capitolo continua l’avventura della famiglia Crood con l’incontro con i simili di Guy, insomma gli uomini delle caverne incontrano l’Homo Sapiens, rappresentato dalla famiglia Superior.

Inutile dire che le differenze tra le due famiglie rappresentano il vero ostacolo da superare, si perché i Superior rappresentano il prossimo stadio evolutivo rispetto ai Croods, laddove i protagonisti usano la forza, gli altri preferiscono l’intelletto.

La trama del film è molto semplice e lineare e non presenta nessun particolare plot twist, ma scorre a buon ritmo e non presenta punti morti, complice anche la durata di un’ora e venti minuti che si presenta perfetta per questo genere di prodotto audiovisivo. Il film è inoltre candidato ai Golden Globe 2021 nella categoria Miglior film d’animazione.

croods 2 recensione

I Croods 2 è un film d’animazione che parla di diversità ed integrazione e ci riesce magnificamente rendendo questi argomenti ben chiari anche ai più piccoli.

Il film ovviamente riprende la storia d’amore tra Guy e Hip e li mette di fronte a nuove difficoltà, quasi come a testare a quanto effettivamente siano disposti a rinunciare pur di stare insieme, ma la vera storia riguarda le differenze tra le due famiglie ed il modo di superarle.

 I Crooods 2 insomma è una storia d’integrazione tra due specie diverse, per quanto al netto le uniche differenze sembrano essere di abitudini e fisiche. Insomma la pellicola di prende la briga di insegnare anche ai più piccoli qualcosa che ormai anche gli adulti sembrano aver dimenticato: diverso non vuol dire peggiore.

Il rapporto tra di due padri delle famiglie è l’esempio più significativo di questa integrazione, Grug e Filo infatti sembrano essere fin da subito ai poli opposti: il primo crede che la famiglia debba stare unita e pensa che la fora sia la risposta a tutto, il secondo possiede i concetti moderni di privacy e cerca di risolvere tutto con l’ingegno.

croods 2 recensione

La DreamWorks porta a compimento veramente un buon lavoro a livello visivo con i Croods 2.

Il film d’animazione pecca un po’ a livello di originalità di trama, ma dal punto di vista tecnico risulta veramente molto ben fatto. I colori della pellicola sono molto accesi e rendono molto bello da vedere il mondo preistorico dove si svolge l’intera storia.

Altro aspetto sicuramente ben riuscito è il design delle varie specie animali che si incontrano, dando vita a creature originali e con caratteristiche molto peculiari, come ad esempio l’ibrido tra un lupo ed un ragno che viene reso veramente credibile ed accattivante.

In questo sequel non si ha un vero e proprio protagonista, è una visione d’insieme sull’incontro delle due famiglie e questo rende ogni personaggio tanto importante quanto gli altri. Questo però va ad inficiare sull’approfondimento dei singoli rapporti poiché in un’ora e venti di film è praticamente impossibile analizzare in maniera approfondita ogni singola relazione.

Tirando le somme I Croods 2 è un film che si lascia vedere molto bene, senza mai risultare pesante o banale, non presenta una trama innovativa ma risulta comunque godibile da tutti. La vera forza del film è rappresentata dal comparto tecnico e dal messaggio che la pellicola vuole lanciare, messaggio che per quanto sia stato riproposto in altre centinaia di pellicole risulta comunque contemporaneo ed interessante.

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Gianmarco Mei
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