Questo mondo non mi renderà cattivo è la nuova serie di Zerocalcare disponibile su Netflix dal 9 Giugno, la serie è prodotta da Movimenti Production in collaborazione con BAO Publishing.
Se un po’ si conosce Zerocalcare, ed è davvero difficile che chi sta leggendo questo articolo ed è quindi interessato alla serie non conosca Michele Rech, si sa che l’ansia da prestazione e la paura di deludere i propri fan siano alla base dell’esistenza del disegnatore romano. Per questo motivo e per il grandissimo successo di Strappare lungo i bordi, la prima serie animata prodotta da Zerocalcare nel 2021 insieme a Bao Publishing, il nuovo lavoro era accompagnato da aspettative molto alte.
Il ritorno sulla piattaforma dalla N rossa dunque era atteso sia dai fan che dal pubblico sempre più numeroso del disegnatore romano, l’attesa porta chiaramente con sé aspettative sempre più forti che puntualmente anche quando esce un nuovo libro di Calcare difficilmente restano disattese. Questo mondo non mi renderà cattivo riesce nel compito di portare al grande pubblico una storia di resistenza, che è il leitmotiv di gran parte della produzione di Rech.
Se infatti un gran merito hanno i disegni di Zerocalcare è quello di portare fuori dal circuito indipendente una serie di temi e battaglie che spesso vengono relegate, anche politicamente, ad una minoranza della società. Il titolo già rende l’idea di come alla base del racconto ci sia una storia di resistenza. Come la stessa lettera di Che Guevara citata nel titolo ci induce a pensare, anche la storia articolata in sei episodi ci racconta la forza e l’energia che servono per non cedere alle conclusioni facili, non farsi prendere dalla paura delle diversità, non chiudersi nelle prospettive piatte e corte che spesso anche dalla politica ci vengono propinate.
Calcare torna in compagnia dei suoi storici amici e personaggi: Sarah, Secco e l’immancabile Armadillo (la coscienza di Zero doppiata da Valerio Mastandrea). Ad aggiungere imprevedibilità al tranquillo scorrere dei giorni arriva Cesare, un amico di vecchia data ritornato nel quartiere dopo anni di assenza. Il tempo passato lontano da quella che era stata casa sua per tanti anni, lo porta a non riconoscere più il mondo in cui è cresciuto e quindi a sentirsi spaesato e senza un equilibrio. L’alter ego del disegnatore vorrebbe aiutarlo, ma si rende conto dei limiti che i suoi gesti hanno nel cercare di farlo sentire appartenente a quel posto.
La serie prova a raccontare le difficoltà di restare se stessi tra le tante contraddizioni imposte dalla vita. Questo tema è di grandissima attualità, basta guardare alla conflittualità presente in molti episodi della cronaca quotidiana che affollano le pagine dei quotidiani ed i servizi dei telegiornali. Il titolo della serie, che cita un brano del cantautore romano Path, rappresenta non a caso una sorta di mantra che i protagonisti ripetono quando si trovano davanti a bivi difficili, per non tradire i propri ideali e non cadere in situazioni che non farebbero altro che danneggiarli.
Da qualche parte qualcuno ha scritto che l’arte è sempre intrattenimento, ma non tutto quello che è intrattenimento riesce ad essere arte. I disegni di Zerocalcare, uniti alla sua sensibilità nel portare all’interno del suo mondo le debolezze e le fragilità contemporanee insieme alle lotte per una società più equa rendono i suoi libri e le sue serie dei piccoli gioielli. Questo mondo non mi renderà cattivo è l’ennesima prova di come si possa arrivare ad un grande pubblico senza dimenticare da dove si proviene.
Leggi anche
- Egocentro, il posto della musica di Micaela Tempesta - Dicembre 13, 2024
- Fatti di rock, un viaggio nella musica che ha fatto la storia - Dicembre 5, 2024
- Mundi, il microcosmo musicale di Me July: recensione - Dicembre 2, 2024