Venezia 78 annuncia un panel sulla crisi creatasi in Afghanistan con particolare attenzione alla situazione dei registi cinematografici e in generale degli artisti afghani, nel tragico contesto in cui versa tutta la popolazione di quel Paese.
Il panel, prima iniziativa della Biennale dedicata a questi temi, avrà luogo sabato 4 settembre alle ore 15.00 al Palazzo del Casinò (Lido di Venezia), in Sala Conferenze Stampa. Parteciperà la regista afghana Sahraa Karimi, prima presidente donna dell’Afghan Film Organisation e autrice del recente appello per sensibilizzare i media, i governi e le organizzazioni umanitarie mondiali sulle condizioni del suo Paese, già ospite della Biennale Cinema 2019.
Argomento del panel a Venezia 78, la drammatica situazione dei registi e, in generale, degli artisti afghani, l’esigenza della creazione di corridoi umanitari e la garanzia della concessione di status di rifugiati politici, oltre che la preoccupazione per il loro futuro e la necessità di provvedere alla loro sistemazione una volta giunti in Europa.
Venezia 78, il panel sull’Afghanistan
Il panel sarà moderato dal giornalista Giuliano Battiston, che dal 2007 si dedica all’Afghanistan con viaggi, ricerche e saggi, e vedrà la partecipazione della documentarista afghana Sahra Mani (presente con un progetto al CoProduction Market della Mostra) e dei componenti del board dell’International Coalition for Filmmakers at Risk (ICFR), Vanja Kaludjercic (direttrice artistica dell’International Film Festival di Rotterdam), Orwa Nyrabia (direttore artistico dell’International Documentary Film Festival di Amsterdam), Mike Downey (presidente della European Film Academy) e Matthijs Wouter Knol (direttore esecutivo della European Film Academy).
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