“Alla fine John Muore”, ma anche il cane non scherza – RECENSIONE

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Di Sara Zambon

Alla fine John muoreHey tu stronzetto. Ti vedo sai? Come faccio ti stai chiedendo? Dalle parole che stai leggendo, mi sembra ovvio! Ah già, forse non conosci poteri della salsa di soia. Buon per te, o forse peggio per te. Adesso mi dispiace, perché involontariamente ti ho coinvolto in un segreto che in pochi sanno. Ma è risaputo che il caso non esiste, vero?

Bhè, ormai non c’è tempo da perdere in spiegazioni superflue. E’ passato anche troppo tempo per me, potevo essere salva da questo disastro, ma come te anche io ne sono stata coinvolta inconsapevolmente. Un mio caro amico mi ha regalato questo libro dal titolo un po’ strano e dalla copertina non molto sobria, “Alla fine John muore”, pubblicato da Fantucci Editore nel 2004 e scritto dallo stesso protagonista: David Wong. Come fa un protagonista a scrivere un libro? Ti ho già accennato che la salsa di soia può ciò che si vuole, e più non dimandare! Pensa a salvarti! Ora che sai della sua esistenza anche tu sei in pericolo. Ma il rischio che sto correndo io a dirti queste cose e tu a leggerle è nulla in confronto a quello di David Wong, del suo amico John e soprattutto del suo cane Molly! No forse Molly è al sicuro. Se si mettono male le cose sa come trovare le chiavi della macchina.

Alla fine John Muore

Sembri una personcina simpatica, quindi ti spiegherò brevemente che cosa succede con “Alla fine John Muore”

Mi raccomando, tieni sempre sotto mano un bratwurst, John potrebbe chiamarti da lì. Per farla breve, hai presente tutti quei racconti assurdi sugli alieni? Bene, lascia perdere, non sono abbastanza assurdi come questo! Non è facile dare una classificazione una storia come questa che mischia omicidi, birra, sparizioni, alieni, film a noleggio e meduse volanti. Ma una cosa è certa, David e John sono due amici molto uniti, il perché è ignoto anche a loro stessi.

Tutto è incominciato ad una festa dedita al sesso (per alcuni), droga e rock’roll. Sembrava tutto normale fino a quando uno degli invitati ha portato una nuova droga: la salsa di soia,una sostanza che permette di affinare i propri sensi a tal punto da eliminarli. Ovviamente John l’ha sparata dritta nelle proprie vene e da quel momento non era più lo stesso. O meglio, era lo stesso, ma nel futuro mentre era nel passato. Facile da capire no?

Hai visto anche tu lo sfarfallio della luce? Dannazione devo sbrigarmi

Tornando a noi, quello che prima sembrava un caso di comune overdose è diventato un caso di rapimento\omicidio alieno e i due amici alcolizzati hanno dovuto investigare tra le dimensioni per salvare le loro stesse chiappe, altri ragazzi presenti quella notte, l’universo come lo conosciamo e il cane che ha deciso di infestare una casa volando come un dirigibile nel salotto.

Ma la storia non finisce qui, dopo aver cercato di capire che fine hanno fatto i loro nuovi amici; David e John, nel tentativo di tornare alla loro normale vita da ghostbusters cercano di investigare in fondo e di impedire a esseri extradimensionali di invadere la loro città, poco affettuosamente chiamata “Anonima city”. Non ti dirò se ci sono riusciti o meno, ma sappi che questo è solo il primo racconto della saga “Alla fine John muore” ed è il solo e unico pubblicato in italiano. Probabilmente Korrok non vuole che la verità si diffonda anche qui, ma noi sappiamo che non può più nasconderla!

Alla fine John Muore

Leggi bene quello che sto per scriverti stronzetto, che la vedo la tua faccia perplessa. Questo libro è una bomba a orologeria pronta a scoppiare nella tua testa! Guarda la realtà intorno a te, non sembra la realtà stessa irreale? Adesso pensaci bene, che cosa è per te il concetto di “assurdo”? Se per te questa parola racchiude tutto quello che è al di fuori dei tuoi schemi mentali, bene, preparati a capovolgerli, romperli come un puzzle premontato, cospargerli di marmellata ai frutti di bosco e rincollarli sul bel muro bianco della tua cameretta e ammirare il Pollok che hai appena creato.

Amico gli schemi mentali devono essere ampliati e rotti costantemente per permettere di far carpire al tuo cervellino nozioni che potrebbero salvarti la vita

Gli schemi mentali che abbiamo costruito fino ad ora non sono nient’altro che gabbie e soltanto i libri possono permetterti di vedere la verità, scomporla e masticarla in modo da poter assaporare ogni singola portata che la quotidianità ti offre. “Alla fine Jhon muore” è un racconto che fuoriesce dagli schemi della letteratura, rompe spesso la barriera tra il lettore e lo scrittore e anche tu devi incominciare a rompere i tuoi stessi schemi! Incominciare a pensare e a ragionare al di fuori di quello che siamo abituati è un esercizio mentale indispensabile per evitare di finire come bambole lobotomizzate pronte a trangugiare tutto quello che il consumismo vuole che buttiamo giù.

Che cosa c’entra il consumismo con gli alieni ti stai chiedendo? Tesoro ognuno sceglie il proprio nemico, ma in entrambi i casi le armi sono le stesse

Puoi scegliere di ampliare la tua mente nutrendola di libri che stimolano la tua corteccia prefrontale e la imbellettano di immaginazione e creatività oppure puoi scegliere di rimanere con il culo piantato sul divano a guardare l’ennesima pubblicità dell’ennesimo prodotto snellente (rimanendo tra te e me, che cazzo inzuppi i biscotti al cioccolato nella tisana dimagrante? Rifletti sugli errori della tua vita, ma prima porta il cane a spasso.)

Alla fine John Muore

Penso che non ci sia più tempo per discutere quale sia il vero nemico della società. Amico quegli stronzi sanno dove siamo! I seguaci di Korrok sanno come trovare i ficcanaso e come toglierli da mezzo, ma non saranno mai forti come lo sguardo di indifferenza di David mentre il suo amico spiega a degli alieni provenienti da un’altra dimensione quanto sia lungo il suo pene. Loro sanno come entrare in contatto con noi, sanno come diventare noi!

Il destino dell’umanità è nelle mani dei nostri strani eroi e per questo, siamo nella merda

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2 commenti su ““Alla fine John Muore”, ma anche il cane non scherza – RECENSIONE”

  1. L’ho comprato tempo fa su amazon ma ancora lo devo leggere.. grazie di questa bella recensione! un saluto da Anna

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