E-state con i libri: 5 libri e 5 generi da portare con se come compagni per l’estate

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Finalmente è arrivata l’estate! Le temperature si alzano e ora possiamo abbandonare le lamentele per il troppo freddo e incominciare a lagnarci per il caldo. Ma non temere, i modi per combattere il caldo sono tanti e i libri posso aiutarci!

Oltre a leggere un buon libro su un prato, al lago o al mare, la lettura può anche rinfrescare la mente e il corpo con dei racconti ambientati in posti freschi oppure in terre lontane raggiungibili grazie allo sfogliare di una pagina.

Ecco alcuni consigli per delle letture estive!

L’esecutore, un fresco thriller

Una fotografia, un violino e una “calda” estate svedese, (dove per caldo si intende una ventina di gradi circa, beati loro!), sono il sottofondo delle indagini di Joona Linna, perspicace detective finlandese, per cercare di salvare l’attivista Penelope Fernandez da uno spietato e abile esecutore.

In Italia incomincia il caldo, quindi perché non spostarci nell’estate svedese per qualche tempo? “L’esecutore” è un thriller poliziesco ambientato in una calda Stoccolma e scritto a quattro mani dai coniugi Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril pubblicato sotto lo pseudonimo di Lars Kepler, presso la casa editrice Longanesi nel 2010.  Il racconto inizialmente è diviso: da un lato c’è la disperata fuga di Penelope all’interno di un’isola incontaminata dall’uomo e dall’altro la lotta di Joona Linna di tener fede alla promessa fatta alla madre di Penelope ovvero evitare che l’esecutore, dopo aver ucciso la sorella Viola Fernandez, prenda anche la vita di Penelope.

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L’esecutore di Lars Kepler

Perché uno spietato assassino vuole togliere di mezzo un’attivista pacifista? La risposta è nelle note di un violino che sono un orecchio esperto potrà percepire.

L’esecutore è un libro dove ogni pagina è ricca di piccolissimi indizi e novità che ribaltano continuamente la situazione. La suspense e l’emozione di scoprire sempre più nuovi indizi con Joona Linna vi terrà incollati al romanzo fino all’ultima pagina!

La storia infinita, un fantasy per evadere

Davanti alla tua scrivania per lavorare o studiare fissi la finestra osservando il bellissimo cielo estivo. I tuoi occhi scorrono pigri l’immensità dell’azzurro quando vengono disturbati da una piccola nuvoletta bianca che si ingrandisce sempre di più e noti un enorme sorriso sotto agli occhi rubino. Non spaventarti! È Fùcur che viene a salvarti dalle tue responsabilità esattamente come salva Bastiano e Atreiu!

Fùcur è il nome del fortunadrago nel libro “La Storia infinita” scritto da Michael Ende (La prima edizione in italiano risale al 1981, pubblicata ad opera della casa editrice Longanesi). Nell’incantevole riadattamento cinematografico, invece, il nome è Falkor (film del 1984 diretto da Wolfgang Petersen).

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“La Storia Infinita” di Michael Ende

Bastiano è un bambino che, spinto dalla curiosità e innocenza fanciullesca, ruba un libro ad un vecchio burbero e trascorrerà tutto il giorno a leggerlo nascosto sulla soffitta della sua scuola. A sua insaputa, sarà sempre spalla a spalla con il protagonista della storia Atreriu e lo accompagnerà ed aiuterà in tutte le sue prove di coraggio e forza per salvare il meraviglioso mondo di Fantasia dall’avanzare dello spaventoso Nulla.

La storia infinita è un libro ricco di storie che, come gelose ostriche, nascondono perle di saggezza. Se gli adulti possono insegnare tanto ai bambini, Bastiano, un piccolo bimbo goffo e grassottello, con la sua grande fantasia, può insegnare tanto a noi “grandi” soprattutto in un periodo giocoso come l’estate!

Tra il libro e il film ci sono delle differenze, le hai trovate tutte?

Il nuovo mondo, un distopico per il rientro alla società.

Con la quarantena tutti noi siamo stati costretti ad alienarci dalla nostra società. Tra un panetto di lievito e l’ennesima crostata abbiamo potuto constatare quanto sia frenetico e stressante il nostro modo di vivere quotidiano e soprattutto capire quanto ne siamo assuefatti. E alla fine, per la maggior parte di noi è stato difficile e strano lasciare le nostre casette per ritornare ai propri lavori dentro enormi edifici grigi. Che cosa avete pensato appena rientrati nella vostra stressante quotidianità? Inoltre, se voi il rientro è stato stressante quanto può essere stressante la città per una persona nata e cresciuta in una riserva naturale?

“Il nuovo mondo” è un romanzo scritto nel 1932 da Aldous Huxley e attualmente viene pubblicato da Oscar Mondatori. E’ ambientato in un futuro dove la tecnologia e consumismo regnano sovrane, tanto che Ford viene divinizzato e anche il conteggio degli anni cambia con la sua “apparizione sulla Terra”. L’essere umano è una macchina che produce e acquista beni che produce, anche la nascita stessa dell’individuo è regolata da una catena di montaggio e chi controlla il nastro trasportatore decide il futuro del nascituro aggiungendo o togliendo ossigeno per influenzare lo sviluppo cerebrale.

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“Il nuovo mondo” di Aldous Huxley

Lontano da questa grigia tecnologia, nel Nuovo Messico,  vivono ancora degli uomini “liberi”, lontano da materiali che sbrilluccinano roventi sotto il sole e da assurdi rumori automaticizzati. In queste riserve le persone cacciano, cuciono le vesti e ancora partoriscono i propri membri (in quello che viene definito Nuovo Mondo il parto viene considerato osceno) sotto gli occhi dei turisti. Jhon è un nativo che vive in questo piccolo angolo di mondo ed è stato partorito da sua madre, una turista che a causa della sua condizione interessante è stata lasciata lì.

Quando Jhon verrà portato nel nuovo mondo che cosa succederà? Reagirà come noi abbiamo reagito alla fine della quarantena? Le vostre risposte non indovineranno mai il finale

Se ti piace il genere leggi anche “Alla fine Jhon muore, ma anche il cane non scherza” (Giuro che il titolo non centra nulla con il Nuovo mondo). Un distopico estremamente particolare e unico.

Le montagne della follia: un horror glaciale.

Come nel caso dell’Esecutore possiamo passare la nostra estate in un posto più fresco grazie alle ali di un libro. E se la Svezia non è abbastanza fresca per te, che ne dici di andare nel Polo Sud? Il professor Lake ha scoperto delle enormi montagne cubiche nere, ma qualcosa non quadra perché tutte le montagne vanno in corso ad un naturale processo di erosione, tranne queste.

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“Le montagne della Follia” Di Howard Phillips Lovecraft

Un numeroso team di ricerca decide di studiarle e scopre che sono i resti di un’antica civiltà aliena. Sembrava una normale spedizione in terre ostili, ma anche se il gruppo era preparato a qualsiasi tipo di evenienza non poteva mai essere pronto a quello che stavano per scoprire. Una prima spedizione in un profondissimo tunnel viene interrotta dalla scomparsa di un ricercatore ed un cane da slitta e successivamente ritrovano i resti biologici di una civiltà che non doveva più esserci.

Chi era questa civiltà? Perché il cadavere è stato ritrovato spezzettato come in un autopsia? E soprattutto, che cosa si cela in fondo al tunnel?

“Le montagne della Follia” è un romanzo di Lovecraft pubblicato per la prima volta nel 1936 e ora è disponibile, grazie alla casa editrice J-Pop, anche una versione illustrata da Gou Tanabe

Se vuoi conoscere di più Lovecraft leggi anche “Nyarlathotep, una profezia o uno specchio?

La profezia della curandera: un narrativo per capire se stessi

Anche se il libro è estremamente incentrato sull’universo femminile consiglio la sua lettura anche ad un pubblico maschile. Dentro di noi, indipendentemente dal colore del fiocco che appesero sulla culla alla nostra nascita, risiedono mille forme di energie: femminile, maschile, emotiva, sessuale, creatrice, distruttrice e molte altre. Solo riconoscendo il vero valore di noi stessi e mantenendo il giusto equilibrio tra i nostri pezzetti di anima possiamo vivere in vita serena ma soprattutto sana.

La protagonista Kantu, per conquistare l’amore di un uomo, intraprende un percorso alla quale era destinata da bambina: diventare una curandera, ma durante il suo cammino capisce che esiste qualcosa di più grande oltre all’amore del proprio amato: l’amore verso sé stessi.

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“La profezia della curandera” di Hernán Huarache Mamani

Se Kantu decide di incominciare questo percorso per amore di un uomo, solo per amor proprio decide di finirlo. Capirà chi è veramente, che cosa le piace ma soprattutto che lo spirito della Pachamama, ovvero la madre Terra, è sempre al fianco di chi vuole vedere.

Hernán Huarache Mamani trasmettere attraverso “La profezia della curandera”, pubblicato nel 2000 dalla casa editrice Pickwick, il modo per liberare sé stessi dalla schiavitù delle proprie paure. Perché leggerlo durante questa estate? Perché oltre a liberarci dal virus dobbiamo anche preoccuparci di liberare la nostra anima dalle catene dei pregiudizi e dei limiti che il bigottismo impone

Se vuoi un’altra lettura narrativo filosofica, ti consiglio di leggere anche “L’alchimista”, viaggio nel deserto e dentro se stessi per realizzare il proprio sogno”

Rendi la tua estate ricca di libri, avventure e luoghi freschi da esplorare!

Sara Zambon
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