L’Assaggiatrice è il romanzo di esordio di Giuseppina Torregrossa. Scrittrice oramai acclamata e tradotta in molti paesi, nata a Palermo, il 21 Agosto 1956. E’ laureata in medicina e chirurgia e da anni si diletta a scrivere romanzi ambientati in Sicilia, dando voce a donne che, tutti i giorni, si trovano a vivere e, sopravvivere, in una società retrograda e maschilista.
Con L’Assaggiatrice Giuseppina Torregrossa ci trasporta nella storia di Angela, detta Anciluzza. Una vita, la sua, all’apparenza normale: laureata, moglie e madre di due piccole bambine
Il marito, Gaetano, è un ingegnere che, tra appalti illegali e lavori poco nitidi, riesce a destreggiarsi senza attirare su di sè l’odio dei paesani. E’ per questo che, il giorno in cui, improvvisamente, sparisce nel nulla, senza lasciare documenti e gli abiti migliori, lascia tutti attoniti. Soprattutto, la moglie.
Angela però sente che il marito non è morto ma semplicemente scomparso e, dopo aver fatto regolare denuncia, torna a casa abbattuta e incuriosita dal commissario. In un paese piccolo della Sicilia, in cui tutti sono a conoscenza dei più intimi segreti ma nessuno vede e sente quando qualcosa di minaccioso accade, in cui tutti si conoscono più per nomea che per nome, una donna sola, sposata ma non vedova, con due bambine, deve fare molta attenzione.
Sarà difficile, per Angela, ricominciare senza attirare l’invidia delle donne e il desiderio degli uomini del paese, perché una donna emancipata e libera rappresenta una minaccia e una seducente novità. “Lo capisco che non ne verrà mai più fuori; ci sono schiavitù dalle quali non riesci a liberarti e sono quelle scelte da te, quelle che nessuno t’impone”
Per tanto tempo, Anciluzza, ha accettato ciò che la società, tacitamente, le ha imposto
il matrimonio, badare ai figli e alla casa. Sebbene laureata, rinuncia alla sua carriera per non mettere in ombra il marito. Invogliata dalla sorella, bella e originale, decide di aprire una bottega, in cui vendere prodotti ricercati e cucinare piatti speciali per chi avrà la fortuna di esserle amico.
E’ qui che, tra cassate, agrumi e spezie, si riscoprirà donna e, prima ancora, femmina. Assaporerà sensazioni che non credeva di poter, o dover, provare. Felice di donare e di ricevere. Così Angela affronterà le delusioni e gli ostacoli che le si parano davanti. Ritornerà con la memoria indietro e si farà molte domande, decidendo, alla fine, di andare avanti ma a modo suo.
Giuseppina Torregrossa, con la sua scrittura semplice e fluida, riesce a far viaggiare il lettore facendo quasi sentire gli odori e i sapori di quella terra così poco compresa. Misteriosa e femmina come solo le donne possono essere.
L’Assaggiatrice apre le porte verso scenari accattivanti che la Torregrossa conosce bene
Una piccola fessura si squarcia ed ecco una finestra, da cui vedere orizzonti che si aprono sempre più. Misteri, amori e tradimenti sono i suoi ingredienti, con i quali, condisce le sue storie. Denominatore comune dei suoi romanzi sono la sofferenza e la forza delle donne. Il conto delle minne; Manna e miele, ferro e fuoco; La miscela segreta di casa Olivares; Il figlio maschio; Cortile nostalgia sono solo alcuni, dei suoi romanzi in cui predomina la speranza che, tutto ciò che non uccide, fortifica.
Di Giusy Di Benedetto
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