Mercoledì 19 luglio l’Arena Flegrea ha accolto ben due concerti, uno dopo l’altro: dapprima Venerus, a seguire i Baustelle.
La rassegna Noisy Naples Fest ha proposto due live distinti e separati, durante la stessa serata: già, perché all’Arena Flegrea si sono esibiti nell’ordine Venerus e i Baustelle; non un semplice open act, dunque, quello realizzato del cantautore, produttore discografico e polistrumentista, ma un concerto vero e proprio.
Nonostante il clima secco e umido, il pubblico ha risposto positivamente a questa sorta di esperimento, piuttosto riuscito, visti e considerati i risultati: il colpo d’occhio offerto dalla location di Fuorigrotta è di tutto rispetto, cosa tutt’altro che scontata, sia per l’enorme capienza, sia per il fatto che ormai siamo giunti a luglio più che inoltrato.
Del resto, il gruppo che in seconda battuta è salito sul palco rappresenta un’icona del panorama pop/rock alternativo, in grado di raccontare la contemporaneità con un linguaggio rivoluzionario, diretto, profondo e con sonorità volutamente vintage, divenendo presto un punto di riferimento per tutti gli artisti che si sono affacciati nella scena indie.
Poco dopo le 21 a rompere il ghiaccio è Venerus, il quale ha incantato la platea offrendo un’ora e mezza di musica in cui ha presentato dal vivo le canzoni del suo secondo disco Il Segreto, uscito lo scorso 9 giugno per Asian Fake/Sony Music. L’artista è stato accompagnato dalla sua fidata band, composta dai musicisti Danny Bronzini alla chitarra, Andrea Colicchia al basso, Elia Pastori alla batteria e Danilo Mazzone all’organo e tastiere.
Al termine del suo show, si è resa necessaria una breve pausa al fine di riorganizzare gli strumenti e la scenografia per l’incursione dei Baustelle, che irrompono sul palcoscenico intorno alle 23. Ad affiancare la formazione originaria Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini figurano alcuni turnisti: il chitarrista Lorenzo Fornabio, il bassista Milo Scaglioni, il tastierista Alberto Bazzoli, la batterista Giulia Formica e una sezioni di fiati composta dal trio Pietro Lupo Selvini, Giovanni Sgorbati e Alessandro Marzetti.
A farla da padrone in scaletta sono ovviamente le tracce contenute in Elvis, nono album in studio della band, rilasciato lo scorso 14 aprile per BMG, a distanza di cinque anni da L’amore e la violenza, vol.2. Su tutti, spiccano il singolo promozionale Contro il mondo e il capolavoro La nostra vita, mentre a sorpresa non trova spazio Milano è la metafora dell’amore.
Non potevano, invece, mancare brani manifesto, da La guerra è finita ad Amanda Lear, passando per Veronica n.2, Le rane e Un romantico a Milano. Prima dell’immancabile encore, dedicato agli inni generazionali Gomma e Charlie fa surf, i Baustelle regalano ai fan anche una cover, eseguendo La donna cannone, omaggiando così il maestro Francesco De Gregori.
La programmazione del Noisy Naples Fest all’Arena Flegrea, dopo i Baustelle e Venerus, prosegue con Paola e Chiara (20 luglio), Eduardo De Crescenzo (25 luglio), Diodato (26 luglio) e Carl Brave (27 luglio).
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