Lo scorso 27 agosto i TesseracT hanno rilasciato per Kscope la loro ultima fatica, dal titolo Portals (reso graficamente come P O R T A L S). Si tratta di un live album, ma in effetti il concept di questo lavoro è qualcosa di più.
Più che di un concerto dal vivo è un’esperienza cinematica, che unisce alla performance live (evidentemente rivisitata in studio) una scenografia suggestiva fatta di luci, geometrie e altri effetti visivi che dovrebbero richiamarsi al concept del gruppo (il cubo quadridimensionale noto appunto come tesseract).
Portals è disponibile in formato Blu-Ray, DVD, doppio CD e triplo LP. Com’è evidente, solo i primi due formati colgono il progetto nella sua interezza. I formati audio sono stati presentati come semplice “soundtrack”, quasi si trattasse di un film. Maestri del djent e innovatori del progressive metal, con Portals i TesseracT hanno deciso di fare un passo in più, per realizzare un’opera che fosse a tutti gli effetti “totale”. Ma così come non pretenderemmo di fare l’esperienza di Guerre Stellari dalle splendide musiche di John Williams, allo stesso modo non possiamo vivere l’esperienza completa di Portals solo ascoltando le tracce, già note ai fan, che la band ha scelto per questo live album del tutto particolare.
L’album raccoglie una serie di performance eseguite in live streaming sul finire del 2020, un ingegnoso tentativo, da parte del gruppo di Daniel Tompkins (leggi l’intervista), di continuare a proporre musica dal vivo in un’epoca in cui il concerto nella sua forma classica non era possibile. Ha affermato Amos Williams, bassista della band:
“Lo show che abbiamo messo in piedi con P O R T A L S è un esperimento possibile solo in un’epoca in cui tutto è possibile, perché nulla della nostra vita passata lo è più. Il largo consenso che questo nostro nuovo approccio alla musica ha riscontrato, e le storie che esso contiene, ci hanno mostrato un nuovo sentiero per i TesseracT. È stato fantastico restare connessi con i nostri fan in un momento così difficile per tutti e vedere come il nostro lavoro abbia regalato loro un po’ di tregua e di evasione. Questo show ci ha dato molto, una direzione e una spinta, che useremo per forgiare il nuovo sentiero dei TesseracT”.
È opportuno d’altronde ribadire che il nuovo percorso artistico non è, almeno per il momento, un nuovo percorso musicale. Da quest’ultimo punto di vista il prodotto offre lo stretto indispensabile: i pezzi non suonano come live, bensì come nuove registrazioni studio. Strumentalmente perfette, com’è ovvio, ma forse nulla che valga la pena acquistare se non associato alla controparte visiva.
Per quanto riguarda la selezione dei brani, particolarmente felice la scelta di riproporre in forma rispettivamente semi-integrale e integrale due capolavori come “Concealing Fate” (dall’omonimo EP del 2010) e “Of Matter” (da Altered State, 2013), con il resto delle tracce che pesca più o meno equamente dai quattro album fin qui rilasciati dalla band.
Questa nuova direzione artistica non è priva di interesse. Ma aspettiamo di conoscere, posto che ci sarà, la nuova direzione musicale del gruppo, e quali geometrie sonore hanno in serbo i TesseracT per il loro prossimo studio album.
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