Lo scorso 24 marzo è uscito l’ultimo album di Katie Melua, “Love & Money”. Nono album nella discografia dell’acclamata cantautrice georgiano-britannica, uno straordinario e personale viaggio di 10 tracce negli ultimi due anni della sua vita.
Dopo aver conquistato 56 certificazioni di platino in una brillante carriera di 20 anni, Katie è diventata una delle artiste più vendute della Gran Bretagna, dopo il suo folgorante album di debutto “Call Off The Search” che si è piazzato in cima alle classifiche e dopo aver pubblicato 8 album consecutivi nella top 10 del Regno Unito, compreso l’ultimo disco, “Album No. 8” del 2020.
Originaria di Tbilisi, Georgia, Katie Melua ha viaggiato molto, in tutti i sensi. Immortalata da standard moderni come i singoli “The Closest Thing To Crazy” e “Nine Million Bicycles”, il suo album più recente, “Album n.8”, è stato il suo disco più acclamato, in cui si è allontanata delicatamente dall’idealismo romantico che dà vita al linguaggio dell’amore nelle canzoni pop, cercando invece qualcosa che fosse più vicino alla propria esperienza. Forse non c’è momento migliore per vedere l’evoluzione di Katie Melua come cantautrice che nelle canzoni che compongono Love & Money.
Prodotto da Leo Abrahams, Love & Money è stato registrato ai Real World Studios di Peter Gabriel nell’estate del 2022 mentre Katie era incinta del figlio. Una squisita raccolta di canzoni scolpite dal sentimento di gratitudine della cantautrice e dalla positività trovata in una nuova relazione, ma anche dall’accettazione di sé di fronte al cambiamento e dei suoi tentativi di lasciar andare “quella sensazione che la felicità sia meno pesante del suo opposto”.
Il brano che meglio rappresenta questa volontà è proprio “Golden Record”, brano di apertura. Pubblicato come singolo in anteprima, vede Katie riflettere sul suo posto nel mondo; i vantaggi e le sfide dell’essere una donna nell’industria musicale e il delicato equilibrio tra carriera e famiglia, tutto portato alla vita in un crescendo di accettazione personale e catarsi.
Riferendosi al singolo, Katie ha spiegato che parla proprio del cambiamento della scena musicale e di cosa significhi essere una donna nell’industria musicale. Racconta senza filtri di come questo lavoro le abbia dato tanto, ma anche tolto molto. Di come abbia dovuto fare sacrifici soprattutto in termini di tempo:
“Prima ancora di accorgermene, gli anni erano volati e mi ritrovavo a 36 anni, da poco divorziata, ancora procedendo senza sosta a fare musica mentre tutti intorno a me erano sposati e avevano figli.”
Da grande amante degli sport estremi e delle montagne russe, usa questa metafora per parlare della musica e di come, tutto sommato, abbia fatto pace con il suo peso e ciò che il successo richiede.
Il secondo singolo che ha anticipato il disco è stato “Quiet Moves”, un connubio perfettamente riuscito tra testi intimi, l’innata reticenza di Katie e la naturale disinvoltura del suo partner, un punto che l’artista ha cercato di non perdere mai di vista durante la creazione di tutto il disco. Katie ha infatti raccontato di come, per la prima volta, creando questo album abbia voluto lavorare senza rinunciare a tutto il resto e soprattutto a stare bene con la persona che aveva accanto.
“14 Windows” è forse una lettera dell’artista a sé stessa, in cui si impone di cominciare a liberarsi del peso delle responsabilità e delle cose da fare per imparare ad apprezzare la pace.
“You see how words can play out on you. If words can fly, then tell me, won’t you?”
Nel corso dell’album, infatti, l’artista mostrerà piano piano un cambiamento e un’apertura verso queste giornate tranquille e il “dolce far niente”. Da “Lie In the Heat”, che descrive una giornata fuori con le persone che ama, a “Those Sweet Days”, è impossibile non notare come la Katie sia cresciuta e cambiata.
“Darling Star” suona come una ninnananna, ma è una bellissima ballata in cui l’artista esprime tutto il suo amore alla persona con cui condivide la vita, ma il testo lascia pensare possa essere anche una dichiarazione per il figlio appena nato. La segue “Reefs”, che invece racconta una storia molto particolare ed ha un ritmo incalzante dai toni country. È una canzone che racconta di una coppia destinata ad un destino tragico in parte dovuto all’ambizione di uno dei due. È un brano davvero interessante, che forse racchiude una metafora profonda su come l’artista ha vissuto la produzione dell’album in concomitanza con gli importanti cambiamenti della sua vita privata.
“First Date” è quasi una trascrizione delle conversazioni tra due persone ad un primo appuntamento, con le relative riflessioni su come poter far funzionare una relazione che chiaramente stava per nascere. Un altro brano molto autobiografico, anche se non brilla se confrontato con il resto. “Pick Me Up” parla invece del processo creativo ed ha un suono molto particolare. È un brano che racchiude tanti generi diversi, tutti quelli che appaiono nell’album.
“Those Sweet Days” rimanda invece al bisogno dell’artista di giornate tranquille, passate tra la natura e al sole, quei momenti in cui si stacca e non si fa nulla di produttivo. Un brano che ridefinisce le priorità dell’artista, che dopo aver passato troppo tempo a “cercare di fare tutto” ha avuto pesanti ricadute psicologiche ed ha imparato l’importanza di valorizzare i momenti sereni di tutti i giorni.
L’album si chiude con “Love & Money”, un altro brano con un sound country e tranquillo, che però nasconde uno dei testi più tristi dell’intero progetto. L’artista si riferisce chiaramente ad un lutto avvenuto nella sua famiglia in Georgia. Forse un dei brani più belli dell’intero album, sicuramente quello più d’impatto. C’è da piangere.
La notizia dell’album segue il recente annuncio del prossimo tour di Katie nel Regno Unito e in Europa ad aprile e maggio, che include uno spettacolo alla Royal Albert Hall di Londra il 16 maggio.
Anche quest’ultima uscita dimostra le sue abilità di scrittura e interpretazione. Love & Money è nella sua interezza veramente armonico. Nonostante i sound con cui l’artista si diletta non siano molto diversi, non risulta mai pesante ed è anzi di ottima compagnia.
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