Twang, l’esordio con “Il tempo dell’inverso”

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Il 2 aprile è la data di uscita de Il tempo dell’inverso, l’album di debutto dei Twang; la band arriva da Torino e propone un particolare mix di rock’n’roll, stoner e psichdelia cantato in italiano. Il disco esce per Avio Music Records.

I Twang nascono a Torino verso la fine del 2015. È lì che, durante un concerto dei Blues Brothers, Bartolomeo Audisio (Chitarra e Flauto) propone al suo compagno di liceo Simone Bevacqua (Voce e Chitarra) e al fratello Moreno (Basso e Voce) di fondare un complesso. Poco dopo entra in squadra il chitarrista Federico Mao, vecchia conoscenza dei fratelli Bevacqua grazie alla scuola House Of Rock; con l’arrivo del batterista Luca Di Nunno l’organico è completo.

Pochi mesi dopo sono pronti i primi inediti e il debutto avviene presso la Cavallerizza Reale di Torino nel marzo del 2016.

L’esordio discografico della band è datato invece 2017 con l’EP auto-prodotto Nulla Si Può Controllare. Nello stesso anno il singolo La legge del più forte vince il premio come Miglior Band del concorso nazionale Senza Etichetta, presieduto da Mogol.

I Twang si costruiscono da subito una solida reputazione live; in locali storici torinesi come lo Spazio211, il LAB e le Officine Ferroviarie danno vita a ottime performance. Vengono poi inclusi nella line up di festival come Tavagnasco Rock, l’Alta Felicità di Venaus e il contest europeo Tour Music Fest.

Un altro interessante progetto dei Twang è Indie a Teatro, sorta di spettacolo di beneficenza che unisce l’arte figurativa di Rossella Ferrero e di altri artisti.

Nonostante la giovane età, i musicisti che compongono i Twang vantano già buone esperienze. Luca Di Nunno suona la batteria fin da adolescente; si è fatto le ossa in band come i Crode, i Crawling Waves e gli October Brigade. Federico Mao è il chitarrista e suona, oltre che con i Twang, coi Moonlogue e con gli Zagara.

Bartolomeo Audisio ha una formazione classica ed è membro dei gruppi Twang, in veste di chitarrista, e dei Duo Volgaris, come flautista e compositore.

Moreno Bevacqua suona il basso da ragazzino e nei Twang è anche vocalist.

Simone Bevacqua milita come chitarrista e tastierista anche nella formazione elettronica Beatkoinz, con la quale ha pubblicato l’EP Palindrome.

L’album di debutto è un lavoro dalle influenze ampie, registrato nello studio torinese Imagina Production; i due singoli Attacco e Il Tempo dell’Inverso sono invece stati mixati ai Real World Studios di Peter Gabriel e masterizzati agli Abbey Road Studios con la produzione di Alessandro Ciola.

Il sound risulta fresco e raffinato, ma allo stesso tempo ruvido e aggressivo in alcuni passaggi.

L’esperienza in studio dei giovani musicisti si sente, ammantando tutto il prodotto della giusta professionalità; quasi si stenta a credere di trovarsi di fronte a una band esordiente.

Particolarmente piacevole, tra gli altri, la breve chiusura de Il Pirata, sorta di blues acustico che lascia una forte suggestione; una menzione anche alla titletrack, un brano orecchiabile con delicati intarsi di chitarra elettrica. Frau Blucher è invece uno scatenato rock’n’roll anni ’60 il cui titolo è un chiaro omaggio al celebre personaggio di Frankenstein Junior. La chitarra, in perfetto stile twang da surf rock, rende l’idea del perché si sia scelto il termine come moniker.

Insomma, Il tempo dell’inverso è un buon debutto di un complesso dalle grandi potenzialità; non manca qualche ingenuità e il lavoro è sicuramente perfettibile in molti aspetti, ma siamo sicuri che i Twang sapranno darci molte soddisfazioni.

Pagina Facebook dei Twang.

Andrea La Rovere
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