Eclissi segna il ritorno di Alaveda. Cantautore romano che torna a distanza di cinque anni dall’album d’esordio, pubblicato nel 2016 e accolto con favore dalla critica.
È lo stesso autore, Alaveda, a raccontarci la genesi del brano:
“ECLISSI nasce il 27 luglio 2018 dopo aver passato la sera sul tetto ad osservare l’eclissi lunare più lunga del secolo ascoltando a ripetizione “You don’t care of me enough to cry” di John Moreland (il Buddha del folk americano), è una piccola e amara riflessione sull’incapacità di ascoltare il proprio subconscio…”
Il brano vede la collaborazione di alcuni tra i migliori musicisti romani, come Giorgio Maria Condemi, qui anche nella veste di produttore, e Cesare Petulicchio. ECLISSI anticipa l’uscita del secondo album dell’artista, prevista per l’inizio del 2022.

Il brano si muove nel solco del cantautorato italiano. Da Brunori a Motta le sonorità acustiche ed intime ricreano quell’aura di malinconia tipica di amori che finiscono e storie che traballano. La voce di Alaveda si muove tra le strofe con toni pacati, senza strafare, lasciando all’ascoltatore il tempo e il modo di entrare nel brano dedicato alle ombre che si distendono sui nostri pensieri quando, in una pausa dal mondo, diamo una misura alla lontananza.
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