Fatti di rock è il nuovo libro di Ernesto Razzano, giornalista musicale e animatore culturale, che esce il 6 dicembre per la Roundmidnight edizioni e raccoglie un lavoro di scrittura e di racconti musicali durato molti anni.
Quando si affronta un libro che parla di musica torna sempre alla mente la famosissima citazione del maestro Frank Zappa “scrivere di musica è come ballare di architettura” che rende a pieno la difficoltà di descrivere con le parole un atto creativo, quello musicale, che è fatto per lo più di sensazioni intime e personali oltre che di intesa a pelle.
Fatti di rock, la raccolta di saggi e articoli, di Ernesto Razzano, che da anni collabora con riviste come L’indiependente e Le Rane, riesce nell’impresa di non essere didascalica ma restituisce quell’ineffabile e inafferrabile sentimento che tiene insieme tutto, i musicisti, gli ascoltatori, gli appassionati e i cultori più esigenti. Già nella prefazione di Donato Zoppo che di recente ha dato ale stampe un libro sull’epopea dei CSI, band di culto della scena alternativa italiana, si cattura il senso di questo libro. Zoppo scrive che poche persone come Razzano sono riuscite ad entrare nel cuore della musica nel nostro paese. Non a caso lo stesso Ernesto Razzano ha dato vita ad una delle esperienze musicali e culturali più longeve e interessanti del Sud Italia, parliamo del Morgana Music Club che per quasi vent’anni ha visto passare tutti i più importanti musicisti della scena indipendente italiana e internazionale da Benevento. Alla prefazione di Donato Zoppo si aggiunge il contributo che chiude il libro di Giovanna Taverni, storica fondatrice della rivista L’indiependente, che ci racconta come quella di Ernesto sia una lingua del rock. Per veicolare storie di rock occorre un vocabolario adatto, ma soprattutto occorre essere dentro certe sensazioni, è questa la grande arma di Fatti di Rock.
Per questo motivo Fatti di Rock è ben lontano dall’essere un esercizio di stile e un’esposizione enciclopedica di conoscenza musicale ma porta il lettore nel cuore degli eventi che hanno segnato quella che chiamiamo Storia del rock. Grazie ai diversi capitoli che spaziano da Robert Jhonson a Jimi Hendrix, da Nick Drake a Sister Rosetta Tharpe, passando per Bob Marley e Woodye Ghutrie. Il libro di Ernesto Razzano riesce a mettere insieme un macrocosmo musicale che abbraccia non solo il rock ma anche le sue radici più profonde e nere del blues oltre al cantautorato folk e politico.
La storia del rock non si scrive dall’oggi al domani e alcuni eventi all’apparenza comuni segnano un prima e un dopo, Fatti di Rock ha proprio questo pregio di portarci ai bivi più importanti del grande fiume della musica che scorre impetuoso e porta con sé tutto quello che trova per strada, o quasi. Siamo ad esempio il concerto per il Bangladesh organizzato da George Harrison o il tragico concerto di Altamont dei Rolling Stones.
Il volume si divide in due parti, nella prima: Profili entriamo a fondo nelle storie di chi la musica l’ha pensata, scritta e resa immortale. Personaggi imprescindibili come Jim Morrison o Victor Jara, Terry Reid o la famiglia Buckley. Alcuni nomi, meno famosi degli altri servono appunto a riequilibrare il discorso sulla musica che spesso tende a pesare sempre sui soliti noti. Ma anche nel caso dei profili più famosi Ernesto riesce a trovare una chiave di lettura che allontana queste figure dalla semplice santificazione per portare il lettore, anche il più smaliziato, nel cuore di chi ha saputo scrivere pagine indelebili della musica internazionale.
Nella seconda parte: Storie, il racconto si distacca dalla semplice biografia per allargarsi al contesto che ha portato certi eventi ad entrare nella storia della musica. Il già citato concerto di Altamont ad esempio o l’ultima esibizione live dei Beatles, l’arrivo del punk in Inghilterra o la nascita del grunge. Eventi che non hanno una data precisa o un solo luogo definito per essere riconosciuti ma che sono l’unione di tante contingenze che tutte insieme, come in una ricetta di un grande chef, riescono a restituire un risultato esplosivo. D’altronde un altro grande comunicatore come José Mourinho usava spesso dire “chi sa solo di calcio non sa nulla di calcio“. Se trasliamo questo concetto sulla musica abbiamo la precisa definizione del libro Fatti di Rock, perché la musica è come una spugna, dentro le canzoni, dentro i grandi festival, dentro gli eventi che hanno segnato la storia del rock ci è sempre finito tutto quello che succedeva attorno ai musicisti che sono diventati immortali e con le loro canzoni hanno reso immortali anche grandi e piccole pagine di storia, grandi e piccole vita, grandi e piccole emozioni.
Se ancora oggi un gruppo di adolescenti si riunisce in qualche cantina o garage, imbraccia strumenti di seconda mano e prova a rifare il riff di smoke on the water, a storpiare sweet child of mine o basket case è perché, come dice Ernesto Razzano, siamo ancora Fatti di Rock.
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