Correva l’anno 2000 quando grazie al genio del regista Ridley Scott, l’umanità conobbe una delle pietre miliari cinematografiche del nuovo millennio: «Il Gladiatore».
Da allora sono passati vent’anni ed il film non ha mai smesso di incantare il pubblico!
La trama, com’è noto, è incentrata sulla figura del generale romano Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe), comandante dell’esercito del Nord, che dopo aver condotto ancora una volta i suoi legionari alla vittoria e sperando, invano, di poter tornare dalla sua famiglia, il sovrano Marco Aurelio (Richard Harris), oramai vecchio e stanco, gli chiede di assumere il comando dell’impero dopo la sua morte.
Massimo, futuro Gladiatore, rifiuta l’offerta e il figlio legittimo di Marco Aurelio, Commodo (Joaquin Phoenix), dopo aver fatto ammazzare il padre viene incoronato imperatore e comincia a dare la caccia a Massimo. Quest’ultimo, dopo mille peripezie viene catturato da un commerciante di schiavi che lo riconduce a Roma dove è costretto a fare il gladiatore per il proprio padrone: Proximo (Oliver Reed) intrattenendo gli spettatori e Commodo durante le manifestazioni pubbliche.
Unica àncora per il protagonista, dopo che ha perso tutto, anche la sua famiglia, è Lucilla (Connie Nelson), sorella di Commodo, ed innamorata di Massimo. Questo, morirà proprio accasciandosi tra le sue braccia dopo aver combattuto ed ucciso Commodo nel tentativo di liberarsi e scappare da Roma.
Il Gladiatore è una storia avvincente, allo stesso tempo drammatica ed epica di uno schiavo che riesce a riscattare se stesso diventando gladiatore
Il Gladiatore è il film che candidò Russell Crowe alla vincita dell’ Oscar come miglior attore protagonista nel 2001 consacrandolo tra i big dell’olimpo hollywoodiano.
Un cult sono divenute anche la colonna sonora dai toni pomposi ed elegiaci scritta per l’occasione dal compositore tedesco Hans Zimmer e le varie citazioni come: “Al mio segnale scatenate l’inferno”.
Le riprese furono girate in tre Paesi diversi: Italia, Malta e Marocco e non pochi furono gli infortuni sul set. Vent’anni dopo, Russell Crowe si è ripreso totalmente ma durante la scena di un combattimento si ruppe un piede, si incrinò un’ anca, perse la sensibilità del pollice destro a causa di una ferita con la spada ed inoltre dovette ricorrere a diversi punti di sutura al volto! Beh, il duro sforzo e le varie ferite sono servite se dopo due decadi il film gode ancora di ottima fama che sembra tendere all’eternità.