E’ morto Paolo Pietrangeli, cantautore, attore, regista, scrittore. Aveva 76 anni ed era un artista politicamente impegnato.
L’artista era nato a Roma il 29 aprile 1945 ed ha legato la sua grande fama alla canzone popolare e a Contessa in particolare, ma dopo una stagione alla regia cinematografica si era dedicato alla regia televisiva con il Maurizio Costanzo Show e Amici di Maria De Filippi. L’annuncio della scomparsa di Paolo Pietrangeli è stato dato dal segretario del Partito della Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo.
“Con Paolo Pietrangeli scompare un grande autore della canzone d’autore italiana, il cui talento creativo si è espresso non solo nella musica ma anche nella regia cinematografica e televisiva. Le note della sua ‘Contessa’ hanno accompagnato l’impegno politico e scaldato i cuori di tanti e risuonano oggi nella testa di molti nel giorno della sua scomparsa’‘. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, nell’apprendere della scomparsa di Paolo Pietrangeli.
Paolo Pietrangeli, oltre ad essere un vero cantautore, è stato anche un affermato regista di trasmissioni televisive: sua la regia del Maurizio Costanzo Show. Figlio del regista Antonio Pietrangeli e di Margherita Ferrone, iniziò a scrivere canzoni negli anni Sessanta diventando presto uno dei più importanti rappresentanti del filone della canzone di protesta sessantottina.
Tra le sue tante canzoni, due divennero estremamente popolari all’interno dei movimenti giovanili di sinistra: Valle Giulia e, soprattutto, Contessa, entrambe incise con la seconda voce di Giovanna Marini, altra grande interprete delle canzoni di protesta. Accanto alla carriera musicale, alla fine degli anni ’60 ha intrapreso la strada del padre facendo l’aiuto regista di Mauro Bolognini, Luchino Visconti e Federico Fellini. Nel 1974 ha lavorato ancora come aiuto regista con Paul Morrissey in due film ispirati da Andy Warhol.
E’ dello stesso anno il debutto come regista con un documentario politico: Bianco e Nero, un viaggio nel mondo del neofascismo. Nel 2001 ha scritto e diretto con Wilma Labate e Roberto Giannarelli Genova. Per noi, un documentario dedicato alle giornate del G8 di Genova, sfociate negli scontri tra manifestanti e forze di polizia e nella morte di Carlo Giuliani. Ha tentato diverse volte di entrare in Parlamento con Rifondazione comunista prima e con Potere al Popolo poi, senza venire eletto.
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