La regista, sceneggiatrice e attrice Sabina Guzzanti il suo romanzo d’esordio “2119. La disfatta dei sapiens” al pubblico del festival triestino domenica 31 ottobre alle ore 17.30 presso il Cinema Ariston.
Un debutto letterario che guarda alla fantascienza classica, affrontando temi di straordinaria attualità, quali il mutamento climatico, la concentrazione della ricchezza e la dipendenza dalla tecnologia.
Sabina Guzzanti sarà presente alla manifestazione triestina anche in veste di giurata del Premio Asteroide, riconoscimento internazionale che ogni anno il festival dedica al miglior film di fantascienza, horror e fantasy in concorso realizzato da registi emergenti.
Attesa a Trieste Sabina Guzzanti: la celebre regista, sceneggiatrice e attrice presenterà nell’ambito della 21° edizione di Trieste Science+Fiction Festival, la più importante manifestazione italiana dedicata alla fantascienza e a tutte le declinazioni del fantastico in programma nel capoluogo giuliano dal 27 ottobre al 3 novembre, il suo romanzo d’esordio “2119. La disfatta dei sapiens” (HarperCollins, 2021). L’incontro con il pubblico triestino si terrà in data domenica 31 ottobre alle ore 17.30 presso il Cinema Ariston.
Sabina Guzzanti sarà presente alla manifestazione triestina anche in veste di giurata del Premio Asteroide, riconoscimento internazionale per il miglior film di fantascienza, horror e fantasy riservato alle opere prime, seconde o terze di registi emergenti, raggruppate nella sezione Neon del festival.
Dopo i successi a teatro, al cinema e alla televisione, Sabina Guzzanti esordisce come narratrice con un romanzo che da un lato guarda alla grande letteratura distopica classica (da 1984 a Farenheit 451) e dall’altro affronta temi di straordinaria modernità, quali il mutamento climatico, la concentrazione della ricchezza, la dipendenza dalla tecnologia: un debutto letterario ironico, visionario e appassionante, in grado di cogliere questioni fondamentali e far riflettere.
È il 2119 e la situazione, sul pianeta Terra, non è delle migliori: dopo una lunga serie di catastrofi ambientali, pandemie e sconvolgimenti di ogni sorta i superstiti sono stati costretti a sottomettersi a un regime ingiusto ma stabile, liberamente ispirato al feudalesimo. La società è formata da un centinaio di milioni di arcimiliardari onnipotenti e tre miliardi di migranti ambientali senza diritto di voto, raggruppati in grandi campi di accoglienza, sui lembi di terra risparmiati dall’innalzamento delle acque.
Fra i ricchissimi la fanno da padroni gli azionisti del Consorzio delle multinazionali che controllano il web. Gli unici che si oppongono al Consorzio sono i giornalisti di Holly, il solo organo di informazione concepito e scritto da esseri umani invece che da robot. E quando il Consorzio sta per mettere in rete un nuovo algoritmo, in grado di eliminare definitivamente il libero arbitrio, le poche speranze di salvezza sono nelle mani di Tess, bistrattata redattrice di una rubrica sui gattini…
Accanto a Tess e agli altri giornalisti di Holly, incontreremo famiglie di migranti europei e newyorkesi, ingegneri del marketing e dei big data, azionisti spietati e riccastri spiantati, bambini e algoritmi, hackers e haters. E saranno tutti coinvolti da una catena di avvenimenti che può portare alla fine della specie che si è autodenominata Sapiens…
Nata a Roma, dove tuttora vive, Sabina Guzzanti ha lavorato a molti programmi satirici televisivi tra cui Avanzi, Tunnel, Pippo Kennedy Show, La posta del cuore. Ha scritto, diretto e interpretato diversi spettacoli teatrali. Nel 2002 ha diretto il suo primo lungometraggio, Bimba – È clonata una stella. Il successo come autrice cinematografica arriva nel 2005 con Viva Zapatero!, a cui seguono Le ragioni dell’aragosta (2007), Draquila (2010), La trattativa (2014) e Spin Time. Che fatica la democrazia! (2021).
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