The Bad Guy 2, il meraviglioso e dissacrante crime comedy italiano

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Il 5 dicembre torna su Amazon Prime una della serie TV italiane più belle e ben realizzate degli ultimi dieci, vent’anni o forse di sempre: la seconda stagione di The Bad Guy. Abbiamo visto e recensito i sei episodi in anteprima. 
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Giulia Maenza e Luigi Lo Cascio in The Bad Guy 2

In The Bad Guy 2 ritroviamo quella centrifuga di elementi che tanto mi ha appassionata nella prima stagione: il noir che incontra il dramma puro con la commedia, il black humor, riferimenti espliciti e iconografici alla nostra storia, la presenza di attori in stato di grazia, una fotografia sublime e la colonna sonora che incalza le sequenze. Una seconda parte che, nello stile e nei toni, non ha disatteso le aspettative, anzi, non era scontato, eppure si conferma un’opera enorme sul mondo alternativo del blasonato genere crime. Una serie che decostruisce l’immaginario della lotta alla mafia e si mette in linea con la retorica sull’eroismo e sull’antieroismo.

Ambientato in un presente contemporaneo molto simile al nostro, Nino Scotellaro, alias Balduccio Remora, “cugino dell’America del Sud”, (Luigi Lo Cascio) si ritrova finalmente faccia faccia con Mariano Suro (Antonio Catania), il Capo dei Capi di Cosa Nostra, al quale ha dato la caccia per una vita e che adesso è pronto a vendicarsi. Nino non è solo nella sua missione, insieme a lui c’è Teresa (Giulia Maenza), la figlia del boss, il cui obiettivo è uccidere il padre. Messo con le spalle al muro, Suro, facendo leva sulla fame di verità di Scotellaro, racconta all’ex magistrato che in tutti questi anni non ha agito in solitaria, ma è stato aiutato da “pezzi grossi” dello Stato. 

È così che Scotellaro ha un nuovo obiettivo: trovare l’archivio contenente informazioni preziose per capire chi è che ha aiutato il Boss e incastrato ingiustamente. Ma Nino non è l’unico ad andare a caccia dell’archivio, anche la moglie Luvi Bray (Claudia Pandolfi) si sta facendo in quattro per trovarlo, perché dentro ai documenti c’è qualcosa legata al suo passato che vorrebbe eliminare. Non si rende conto, però, che il marito è più vicino che mai a scoprire la verità.

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Antonio Catania in The Bad Guy 2

In questa mission impossible all’italiana, Luvi non è da sola ma agisce insieme al burbero Maggiore Stefano Testanuda (Stefano Accorsi), agente dei Servizi Segreti dai modi brutali, mandato dallo Stato per trovare l’archivio che, inaspettatamente, finisce nelle mani di Leonarda (Selene Caramazza), agente del Ros e sorella di Nino, che così riesce a trovare finalmente le prove di chi ha messo in mezzo il fratello.

Proprio mentre la lotta all’archivio si fa spietata e senza esclusione di colpi, con i personaggi pronti a tutto pur di averlo, si creano sodalizi inattesi, nuovi clan mafiosi e, soprattutto, nuovi dialoghi Stato-Mafia: proprio quei due mondi che si osteggiano ma si somigliano più di quanto si possa immaginare, generando una guerra sanguinaria interminabile, tra il kafkiano e il reale.

La regia di The Bad Guy 2 è firmata ancora una volta dai sempre bravi Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, che ci hanno consegnato uno spettacolo tortuoso ed esageratamente interessante, come solo i capolavori riescono ad essere. Lo stile registico, con un ritmo appassionante, veloce e dinamico, sottolinea i punti di vista soggettivi e “pazzi” dei protagonisti, dove le inquadrature ed il montaggio zelante non sono altro che il riflesso del loro stato d’animo.

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Selene Caramazza in The Bad Guy 2

Una pulp comedy originale, la cui narrazione procede per contrappunto per tutti e sei gli episodi: ride dei personaggi, cita e omaggia il gangster movie e ne profana la solennità, mettendo costantemente in discussione le azioni e i pensieri, abbandonando il registro drammatico in favore dell’umorismo nero. Una storia che accosta violento e comico in modo sublime, dà armonia all’incontro tra criminalità e legalità, rende mafia e istituzione due fazioni esacerbate sulla stessa preda. 

Un tono tra il thriller noir, commedia dell’assurdo e parabola morale in cui chiunque, anche l’anima più pura e coscienziosa, può finire per macchiarsi delle peggiori nefandezze. Poi i personaggi pavidi, bambineschi, oziosi, miserabili ed eccentrici sono protagonisti di dialoghi a volte bizzarri e apparentemente nonsense, vettori di una spietata e lucida analisi sociologica su come il male sia una forza radicata nella società e su come la stupidità sia la madre di ogni genere di orrore.

The Bad Guy 2, il meraviglioso crime comedy italiano
Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi in The Bad Guy 2

E poi la fotografia meravigliosa, che ci mostra una parte della Sicilia asettica e fredda, specchio di una società che ha accettato come “normalità” la ferocia e prepotenza: il vigile che chiede un selfie a Suro ne è lapalissiana di questo mondo tanto feroce quanto grossolano. La scenografia racconta in chiave pulp la provincia siciliana che diventa teatro di violenze efferate all’interno di una doppia morale che si fa strada all’interno di un uomo, costantemente diviso tra bene e male, che poi, alla fine della fiera, si “trasforma” in quello che ha sempre combattuto e osteggiato.

Le interpretazioni magistrali e stralunate degli attori ne danno una dimensione da teatro dell’assurdo divertente. Luigi Lo Cascio domina la scena, una performance credibile è curata nei minimi dettagli, una bravura e un talento fuori scala. Claudia Pandolfi è centrata come non mai, al massimo del suo splendore attoriale in questa serie TV.

Si conferma sublime l’interpretazione di Selena Caramazza che non sgarra di mezza virgola nell’indossare i panni di un personaggio tanto forte quanto vulnerabile. Tra le new entry spicca Stefano Accorsi, una gran bella sorpresa, che mostra la dubbia etica del suo personaggio radicata tra giusto e sbagliato. Citiamo le ottime performance di Aldo Baglio e Carolina Crescentini, anche loro tra i nuovi ingressi, che portano un valore aggiunto a The Bad Guy 2, sebbene appaiano per poco tempo sullo schermo.

L’equilibrio sottile tra il vecchio e il nuovo, il disincantato e il reale, tra la denuncia acida e la leggerezza grottesca, il dissacrante e il celebrativo rendono The Bad Guy 2 una creatura rara e splendida, una dark comedy pulp complessa e originale con un tono tutto suo e una cifra stilistica senza pari. Che balla serie. 

Isabella Insolia
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