Il Sommo Poeta sarà sicuramente il protagonista indiscusso del 2021. Ricorrono infatti 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna nel 1321. E il Covid, almeno in parte non riuscirà ad impedire le celebrazioni in suo onore.
Dante Alighieri agli Uffizi
Nel primo giorno del Settecentenario dalla morte di Dante Alighieri, la Divina Commedia “rivive” sul web. Sono infatti per la prima volta visibili online, sul sito degli Uffizi, tutti i disegni che illustrano il Poema, realizzati alla fine del Cinquecento dal pittore Federico Zuccari, famoso per aver affrescato la Cupola di Santa Maria del Fiore.
Le Gallerie degli Uffizi, che custodiscono l’intero gruppo di questi fogli ‘danteschi’ (in totale 88), aprono le celebrazioni pubblicando sul loro sito la mostra virtuale “A riveder le stelle”, con un apparato didattico scritto da Donatella Fratini, curatrice dei disegni dal Cinquecento al Settecento degli Uffizi.
Dunque tutte le illustrazioni della Commedia dello Zuccari sono state digitalizzate in alta definizione e organizzate in un percorso a tappe che permette di ammirarle per la prima volta nella loro interezza ed in ogni dettaglio. Gli 88 disegni, eseguiti dal pittore sul finire del Cinquecento, costituiscono la più imponente compagine illustrativa della Commedia realizzata prima dell’800.
Creata tra il 1586 e il 1588, durante il soggiorno di Zuccari in Spagna, l’intera raccolta è entrata nella collezione degli Uffizi nel 1738, grazie alla donazione di Anna Maria Luisa de’ Medici, Elettrice Palatina. Da allora custodita nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, è stata esposta al pubblico, parzialmente, soltanto in due occasioni: nella grande mostra dantesca tenuta a Firenze in Palazzo Medici-Riccardi nel 1865 e alla Casa di Dante in Abruzzo nel 1993.
A parte questi episodi, i disegni dello Zuccari sono rimasti perlopiù noti ad un pubblico ristretto di studiosi e appassionati: infatti come tutte le opere su carta essi sono normalmente custoditi in ambienti protetti, termoregolati, senza luce e possono (salvo limitate esigenze di studio) essere esposti solo ogni cinque anni. Anche da qui deriva la scelta degli Uffizi di digitalizzare nella sua completezza, rendendolo disponibile a tutti, questo consistente nucleo di fogli fisicamente fragile e per sua natura non adatto ad esser consultato regolarmente.
Il percorso illustrato dallo Zuccari, che col fratello Taddeo fu un esponente di spicco del tardo Manierismo italiano, si dipana dalla selva oscura in cui Dante Alighieri smarrisce la “diritta via” fino alle alte sfere del Paradiso, in un complesso gioco di rimandi tra parole e immagini. I fogli erano infatti anticamente rilegati in un volume: aprendolo, all’illustrazione sulla pagina destra corrispondeva, a sinistra, la trascrizione dei versi del poema e un breve commento dello stesso artista. Anche questi testi sono inclusi nella mostra virtuale ‘A riveder le stelle’.
“Finora questi bellissimi disegni sono stati visti da pochi studiosi ed esposti al pubblico appena due volte e soltanto in parte – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – oggi vengono pubblicati integralmente e con un commento didattico-scientifico sul sito degli Uffizi, dove d’ora in poi saranno liberamente consultabili. È un vero orgoglio per le Gallerie aprire il Settecentenario dalla morte del sommo poeta rendendo disponibile a tutti questa straordinaria raccolta di arte grafica. Materiale prezioso non solo per chi fa ricerca ma anche per chi, appassionato dell’opera dantesca, sia interessato ad addentrarvisi per seguire, come dice l’Alighieri, virtute e canoscenza”.
A riveder le stelle – in viaggio con Dante Alighieri
A riveder le stelle è anche il titolo dell’ultimo romanzo di Aldo Cazzullo. Con A riveder le stelle, l’autore ci porta più indietro nel tempo, in un periodo in cui L’Italia era tutta da inventare e Dante e La Divina Commedia costruivano le fondamenta della lingua, della cultura e della bellezza che avrebbero sempre caratterizzato il nostro Paese. Perché, come dice Cazzullo, “L’Italia ha questo di straordinario, rispetto alle altre nazioni. Non è nata dalla politica o dalla guerra. È nata da Dante e dai grandi scrittori venuti dopo di lui”.
Affascinato dalla Divina Commedia e dai suoi sette secoli di eterna giovinezza, l’autore ricostruisce il viaggio di Dante con una modernità tutta nuova, suscitando l’interesse sia di chi vuole riscoprire i protagonisti dell’Inferno dantesco, sia di chi è curioso di conoscere meglio le regioni e i luoghi che Dante cita e racconta: il lago di Garda, Scilla e Cariddi, l’Istria e la Dalmazia, Venezia, Mantova, Roma, Genova, Firenze sono ancora oggi davanti ai nostri occhi, troppo spesso inconsapevoli di trovarsi di fronte a tanta storia e a tanta bellezza.
Il suo è un viaggio attualissimo, che parte dalla discesa negli inferi di Caronte “come tante volte è accaduto agli italiani nella storia, che non è fatta di vittorie militari e di passeggiate trionfali, ma di tribolazioni, miseria, sacrifici, epidemie” per poi risalire, lentamente, fino “A riveder le stelle”. Con una certezza: questa è una storia che può soltanto finire bene.
Dante Alighieri, padre della lingua italiana
L’Accademia della Crusca si impegna a farci apprezzare le parole e il loro peso. Per ciascuno dei 365 giorni dell’anno dantesco infatti, sul loro sito apparirà una diversa parola o espressione di Dante Alighieri arricchita da un breve commento: locuzioni, motti, latinismi, neologismi creati dall’autore della “Divina Commedia”, che in gran parte fanno ancora parte del nostro patrimonio linguistico.
Tra Firenze e Ravenna
Nel 2021 sono già più di 50 gli eventi programmati nella sola Firenze, città dove nacque nel 1265, e dove partecipò attivamente alla vita politica, divenendo prima Cavaliere e poi Priore, e dalla quale, proprio per ragioni politiche, venne esiliato nel 1302.
Oltre trenta istituzioni fiorentine – riunite in un Comitato organizzatore coordinato dal Comune di Firenze, tramite l’Assessorato alla Cultura, Moda, Design e Relazioni Internazionali, con la comunicazione e il supporto al coordinamento di Muse – hanno deciso infatti di raccontare la storia di Dante e della sua mai dimenticata Firenze in un programma denso e di grande interesse, digitale e non, attraverso conferenze, giornate di studi, eventi e mostre aperte al grande pubblico. Il calendario dell’anno straordinario dedicato a Dante Alighieri è consultabile sul portale dedicato.
Anche Ravenna, città che lo ospitò nell’ultimo esilio, dedica eventi al Sommo Poeta. Il primo è una guida ai “luoghi di Dante“. Pubblicata da Sbc edizioni con il patrocinio del Comune di Ravenna – Assessorato al Turismo, è riccamente illustrata con immagini dei più suggestivi scorci di Ravenna e si articola su una serie di interventi storici e su nove percorsi ideati da altrettante guide turistiche de Il Cammino di Dante.
“Nove itinerari – ha scritto nell’introduzione il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale – da leggere, percorrere e ammirare, dai mosaici che ispirarono la Commedia, alla città vista con gli occhi di Dante, ai luoghi danteschi dell’ultimo esilio, all’immortale figura di Francesca Da Polenta, per addentraci sulle tracce di Dante fra arte e natura”.
Per i veri appassionati poi, vi consiglio di guardare lo speciale dedicato al Sommo Poeta disponibile su RaiPlay. La puntata si focalizza con un’attenzione speciale alla Commedia, e in particolare all’episodio di Ulisse nell’Inferno e alla visione di Dio alla fine del Paradiso. Le riprese sono state effettuate a Firenze: il racconto del grande poema, in particolare, è stato ambientato nell’antico Museo della Specola, che con le sue cere anatomiche, la sua vasta collezione zoologica e il suo osservatorio astronomico restituisce la vastità di orizzonti del grande poema.
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