I Guns N’ Roses ad Imola: storia nella storia

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Questo week-end Imola ospiterà la Formula 1 dopo 14 anni, ma oltre alle gare, l’autodromo ha ospitato, negli anni, molti concerti storici. Nel 2017 ad Imola arrivarono i Guns N’ Roses, con il loro tour della reunion, un concerto di cui posso dire, fieramente “io c’ero”

Nel 2017 ancora non seguivo la Formula 1, o meglio, non la seguivo assiduamente come ora, ma comunque sapevo cosa fosse Imola, della sua storia, sia a livello musicale che a livello di “motorsport”. Già parlai, tempo fa, di un concerto storico che si svolse all’autodromo Enzo e Dino Ferrari, era il 1998 e Vasco Rossi, decise di fare, per la prima volta, le cose in grande, esibendosi ad Imola, in un concerto da 130mila persone.

Ma in quell’articolo celebrai solo l’artista, mentre con questo articolo celebrerò sia Imola che i Guns N’ Roses. Ma in quel 2017 per me esisteva più la band di Los Angeles che l’autodromo, e mi resi conto solo dopo di dove fossi finito a vedere un concerto che, a modo suo, ha fatto la storia, senza rendermi che su quell’asfalto su cui ho corso per prendere un posto in transenna ci corsero anni ed anni di storia della Formula 1.

La storia dei Imola e dei Guns N’ Roses partendo dal 1985, un anno importante e significativo per tutti e due i soggetti

Era il 1985, in quell’anno ad Imola si gareggiava per aggiudicarsi il terzo dei sedici GP di quella stagione di Formula 1. La griglia di quell’anno vantava grandi glorie della F1, da chi aveva già fatto la storia, a chi la stava per fare. Fu l’anno del primo dei quattro titoli di Alain Prost (tre dei quali furono vinti sulla McLaren), ma era anche l’anno della seconda stagione in F1 di Ayrton Senna (che nel 1985 correva per la Lotus-Renault).

Imola

Contemporaneamente in quell’anno a Los Angeles, Axl Rose, Tracii Guns, Izzy Stradlin, Rob Gardner e Ole Beich decisero che fosse ora di formare i Guns N’ Roses. In seguito entrarono i “nomi grossi”, ovvero Slash, Duff McKagan e Steven Adler che andarono a sostituire Tracii, Ole e Rob. Ma se in Formula 1 già si sapeva che con certi nomi si sarebbe fatta la storia di quello sport, i cinque ragazzi di Los Angeles non avevano idea di quello che avrebbero creato negli anni a seguire e che nel 2017 avrebbero suonato ad Imola.

Tra il 1985 ed il 2017 ci sono tantissimi anni, anni in cui è cambiato molto, se non tutto. Invece sono solo tre gli anni tra il 2017 ed il 2020, anni in cui mi sono reso conto, sempre di più, di quanto sia stato importante quel live

Facciamo tanti passi avanti, ed arriviamo al 2017, anno in cui i Guns N’ Roses arrivarono ad Imola, anno in cui la Formula 1 non gareggiava ad Imola ormai da 11 anni, ma in tutti e due i casi era tutto cambiato. La band di Los Angeles era in piena “reunion”, anche se non con tutti i membri originali (gli unici erano Axl Rose, Slash e Duff McKagan), e diciamo che non erano gli stessi Guns che ti aspettavi di vedere tra il 1985 ed il 1986. Invece la F1, beh, vi ho già detto che erano passati tanti anni?

Imola

Da quel 10 giugno 2017, giorno del concerto ad Imola dei Guns N’ Roses, sono passati tre anni e qualche mese, ma è proprio in questi tre anni che mi sono reso conto di sia stato importante quel concerto. Non solo esaudì il sogno di quel bambino che sentiva a ripetizione gli assoli di Slash e che, come prima canzone con la chitarra, imparò a suonare “Don’t Cry”, non solo, anche stando molto lontano dal palco, mi sentivo vicino a quegli idoli dell’infanzia e dell’adolescenza, ma quasi senza saperlo, entrai in uno dei tanti templi della Formula 1, che fino al 2006 vidi in TV.

Ad oggi, ripensandoci diventa tutto più romantico, Imola e Guns N’ Roses, una combo storica, che solo chi c’è stato, può “raccontare”

Il concerto dei Guns N’ Roses ad Imola è il classico live per il quale si può dire “io c’ero”, ma in questo caso specifico, soprattutto per il tipo di coppia, prende due significati ben diversi, due tipi di “io c’ero”, che diventano, a modo loro un tesoro. Il primo significato è quello più semplice, insomma, il classico “sono stato al concerto della reunion dei Guns N’ Roses ad Imola”, sobrio ma di impatto. Il secondo, invece, è l’evoluzione del primo, perchè non è da tutti vedere il concerto della reunion dei Guns N’ Roses sapendo cosa è successo su quell’asfalto su cui ho corso per prendere un posto in transenna.

Imola

Quindi, solo dopo tre anni, mi rendo conto del valore storico di quello che ho fatto, di quanto sia stato prezioso sentire la bellezza delle melodie che venivano fuori dagli amplificatori di Slash in mezzo a rettilinei e curve in cui i motori delle vecchie Formula 1 “cantavano”. La storia dei Guns N’ Roses ricominciò ad Imola, in quel 2017 che sembra tanto lontano, ed ora, a tre anni di distanza, ricomincia (anche se per una volta sola), la storia della F1 all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

Marco Mancinelli
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