Il Toronto International Film Festival è in programma dal 10 al 19 settembre 2020. Il Festival di Toronto 2020 è giunto alla 45esima edizione, ed è pronto a succedere alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (qui la LineUp). Infatti, Venezia 77 è in partenza oggi, 2 settembre, e finirà il 12 settembre 2020.
La scelta logistica del Festival di Toronto 2020 prevede una parziale presenza fisica del pubblico, nel rispetto della situazione sanitaria, e una serie di proiezioni in streaming. I titoli nella Selezione Ufficiale quest’anno saranno soltanto cinquanta, tra questi “Notturno” di Gianfranco Rosi.
Ma come fosse una seconda sezione, dove l’autorialità incontra il mercato, altri trenta film, selezionati dal festival, faranno parte del programma TIFF Industry Selects. Troviamo qui due titoli attesi come “Lacci” di Daniele Luchetti e “Mi chiamo Francesco Totti” di Alex Infascelli, presentati nell’ambito di questa ristretta cerchia di titoli voluti dal festival.
Di poco più ampia la sezione dei Market Screenings – e altrettanto ambita in ambito promozionale e commerciale: quaranta film, dove trovano spazio “I Predatori” di Pietro Castellitto e “Le Sorelle Macaluso” di Emma Dante.
Lo stand italiano al festival sarà uno spazio virtuale, che ospiterà le proiezioni delle produzioni al festival e al mercato, dando così una doppia chance di visibilità ai film, oltre a esporre i materiali promozionali e le informazioni su tutti i film italiani al TIFF. Non mancherà uno sguardo al cinema in arrivo, con uno spazio dedicato ai trailer della prossima stagione e un’intervista esclusiva a Gianfranco Rosi di Adrian Wootton (CEO di Film London). L’accesso allo stand virtuale è permesso solo agli operatori e ai giornalisti accreditati al TIFF.
I festival sono specchi del tempo, registrano e proiettano all’esterno una realtà contemporanea. Il Festival di Toronto 2020, con un numero di film ridotto rispetto alla mole che ne fa uno dei più grandi festival del mondo, e il consueto doppio sguardo alla ricerca di stili e al mercato, quest’anno viaggia sul doppio binario di fisico e virtuale. Soprattutto con un forte accento sulla comunicazione.
In questo quadro in movimento, l’Italia fortunatamente c’è con un film e un regista come Gianfranco Rosi atteso e amato in Nordamerica, e con una proposta per il mercato di titoli riconosciuti di particolare impatto comunicativo. In un festival in scala ma per nulla ridotto, il cinema italiano si conferma – come e più di altre cinematografie europee – un laboratorio energico, creativo, variegato, poco classificabile. I cui risultati si potranno apprezzare anche nel suo spazio virtuale. Se il Festival di Toronto 2020 è uno specchio, l’immagine del cinema italiano nell’anno del Covid non ha perso smalto e forza.
Le selezioni e l’organizzazione dello stand virtuale italiano sono stati curati da Istituto Luce Cinecittà, area Filmitalia.
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