Celebriamo oggi uno degli attori più straordinari degli ultimi anni, versatile, credibile e capace di rapire lo spettatore con ogni sua interpretazione. Sto parlando di Leonardo DiCaprio, che proprio oggi compie 46 anni.
Si tratta di uno di quegli attori che le parole non sono sufficienti per descriverlo, né dal punto di vista umano, né dal punto di vista artistico.
Esordisce per la prima volta al cinema nel lontano 1991, ma è nel 1992 che la sua carriera di attore viene ufficialmente lanciata quando recita al fianco di Johnny Depp in Buon compleanno Mr. Grape. Da allora collabora con i più grandi registi del panorama contemporaneo, da Spielberg a Tarantino, da Cameron ad Allen arrivando persino ad instaurare un forte sodalizio artistico con uno di loro, Martin Scorsese.
Interpreta i ruoli più vari: il poeta francese Arthur Rimbaud, Romeo di Shakespeare, è il Jack Dawson di Titanic, Re Luigi XIV. Spazia in ogni genere di pellicola: dai thriller ai drammatici, dalle commedie ai film di spionaggio.
Fin dalla sua nascita è legato all’Italia: deve il suo nome infatti al più famoso pittore italiano Leonardo Da Vinci. Sua madre infatti stava osservando un suo dipinto quando lui diede il primo calcio. Per di più i suoi bisnonni erano originari di Napoli.
Oltre ad essere un attore di grande talento, è da sempre impegnato nella lotta ai cambiamenti climatici. Usa infatti la sua popolarità per salvaguardare le specie in via di estinzione, per raccogliere fondi per gli incendi in Australia e per proteggere i diritti dei nativi americani ed aiutare quanti rimasti vittime di calamità naturali come l’uragano Harvey nel 2017.
È stato particolarmente difficile selezionare soltanto 3 pellicole, ne abbiamo amate davvero tante se non tutte. E allora le abbiamo scelte così diverse tra di loro proprio per dimostrare quanto Leonardo DiCaprio sia capace di essere estremamente poliedrico e credibile.
Inception, 2010
“Il seme che pianteremo nella mente di quell’uomo, diventerà un’idea che lo condizionerà per sempre. Potrebbe cambiarlo… può arrivare a cambiarlo radicalmente.”
È il 7 film firmato da Christopher Nolan, regista visionario e tra i cineasti contemporanei più acclamati del momento. Effettivamente proprio con Inception viene consacrato alla fama mondiale. Quell’anno fu uno dei film più visti e fece incetta di premi, ben 4 Oscar: per la miglior fotografia, per il miglior sonoro, per il miglior montaggio sonoro e i migliori effetti speciali. Ed è più che lecito, visto che dopo 10 anni, il film riscuote ancora tanto successo. Sarà anche merito di un sempre impeccabile Leonardo DiCaprio nel ruolo del protagonista?
Dom Cobb, Leonardo DiCaprio, è un estrattore. Il suo lavoro è carpire segreti dalla mente delle persone, entrando nei loro sogni attraverso il meccanismo del sogno condiviso. Viene ingaggiato da importanti aziende per fare spionaggio industriale ai danni dei loro concorrenti. Non può tornare a casa, negli Stati Uniti, perché è accusato di essere responsabile della morte della moglie Mal, Marion Cotillard, che lavorava con lui.
Tuttavia, vuole a tutti i costi tornarvi per rivedere i suoi figli, che ora vivono con il suocero Miles, Michael Caine. Per questo, quando l’imprenditore giapponese Saito, Ken Watanabe, gli propone di scambiare il suo rientro in patria da uomo libero con una missione apparentemente impossibile, Cobb accetta.
Si tratta stavolta non di estrarre, bensì di impiantare un’idea nella mente di un concorrente di Saito, Robert Fischer, Cillian Murphy, così da convincerlo a smembrare e vendere l’azienda del padre, eliminando la concorrenza sgradita a Saito.
Per compiere l’operazione, Cobb si affida a una squadra di amici fidati: il suo braccio destro, Arthur, Joseph Gordon-Levitt, Eames, Tom Hardy, che nel sogno può assumere diverse identità, Yusuf, Dileep Rao, il chimico che procura a Cobb il sedativo necessario per il sogno condiviso, e Ariadne, Ellen Page, l’architetto che dovrà ricreare in ogni particolare la realtà onirica in cui si muoveranno i partecipanti al sogno.
Per arrivare al profondo della mente di Fischer, per far sì che l’idea possa attecchire, il gruppo si imbarcherà in un viaggio onirico complesso e pieno di insidie, il cui rischio più grande è quello di non riuscire più a far ritorno nel mondo reale.
Nolan si conferma ancora una volta un maestro nel piegare il testo e lo spazio a suo piacimento e in questo caso è Leonardo DiCaprio a prestare il volto per esprimere questo gioco di dimensioni.
Il grande Gatsby, 2013
“Tu eri sempre presente. In ogni idea. In ogni decisione. E se qualcosa non è di tuo gusto, io la cambierò.”
Leonardo DiCaprio interpreta Jay Gatsby, il protagonista del più celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald. Un personaggio alquanto enigmatico e contraddittorio. Se da un lato appare come un uomo buono, dal cuore d’oro e dalle migliori intenzioni, con l’unica colpa di aver creduto troppo a lungo in un sogno che è destinato a non realizzarsi. Dall’altro la sua ostentata generosità è soltanto il sintomo di un profondo egocentrismo, di un uomo che vive nell’avidità e che sopravvaluta sé stesso e le sue capacità.
Vive nell’opulenza più esagerata, nella sua villa enorme in cui organizza veste sfarzose e sfavillanti e si circonda di sconosciuti che approfittano della sua ricchezza ma che lo lasciano in perfetta solitudine nel momento cruciale della sua vita. Proprio in quella villa si consuma anche l’amore di Gatsby per la sofisticata Daisy, un amore straziante, reso impossibile dal legame coniugale di lei con l’ex campione di polo Tom Buchanan.
Gatsby potrebbe essere considerato come una delle tante vittime causate dall’euforia dell’età del jazz, tuttavia la sua personalità di giano bifronte lo rende semplicemente l’individuo medio risultato della disillusa società dei ruggenti anni Venti.
Revenant – Redivivo, 2015
“Io non ho più paura di morire ormai. Sono già morto.”
Abbiamo aspettato e sperato per anni che DiCaprio potesse salire sul palco dell’Academy e prendere in mano il famoso Oscar come Miglior attore protagonista. Così quando è successo, tutti abbiamo esultato per lui. Anche se l’ha vinto non per la sua migliore interpretazione di sempre, quella statuetta era il simbolo della rivincita di un attore che ha sempre dimostrato di meritarselo, più e più volte.
Diretto da Alejandro Gonzalez Inarritu, che vinse anche il premio per la Miglior regia, è in parte ispirato ad un romanzo. Racconta le vicende del cacciatore di pelli Hugh Glass che nel 1823 fu abbandonato dai propri compagni dopo essere stato gravemente ferito da un esemplare femmina di orso grizzly. L’uomo però sopravvive e intende vendicarsi di John Fitzgerald (Tom Hardy) che lo ha abbandonato in fin di vita nel bel mezzo del nulla.
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