In onda di mercoledì da ormai da qualche settimana, Viaggio nella grande bellezza è il programma culturale alternativo di Canale 5.
A condurre il programma di divulgazione è l’attore Cesare Bocci, che veste i panni di un Virgilio estimatore di arte e di cultura, un po’ come tutti noi, che spinto da curiosità ed ammirazione, ci accompagna in questo Viaggio nella grande bellezza.
Viaggio nella Grande Bellezza era una sorta di risposta della Mediaset allo strapotere dei programmi divulgativi di Alberto Angela sulla Rai: tuttavia, essendo Mediaset una rete commerciale, le sue dinamiche sono molto legate agli ascolti, e quelli del programma condotto da Bocci evidentemente non sono stati ritenuti all’altezza tanto da sospenderlo nel breve termine senza neanche concludere la messa in onda delle puntate già pronte.
Nell’attesa quindi di poter continuare a viaggiare con la fantasia grazie a Viaggio nella grande bellezza, riassumiamo i contenuti che ci hanno accompagnato nelle ultime settimane.
Una prima puntata di Viaggio nella grande bellezza, quella che potremmo definire “un’anteprima”, è andata in onda il 18 dicembre 2019 e ha avuto come protagonista assoluto il Vaticano.
La piazza e il colonnato del Bernini, la cupola di Michelangelo, la Cappella Sistina, in cima alla Cupola di San Pietro, il Cardinal Comastri: la fine della costruzione della cupola, la Chiesa abbraccia tutti i pellegrini, la facciata di San Pietro e l’obelisco nella piazza, la loggia delle benedizioni, il comignolo delle fumate nere e bianche, la finestra interna sulla Basilica di San Pietro, la morte di Giovanni Paolo II, la pietà di Michelangelo.
E poi ancora l’altare maggiore della basilica di San Pietro, le reliquie di San Pietro, il clavigero dei musei vaticani, i musei vaticani, i palazzi apostolici, Caravaggio e gli altri artisti dei musei vaticani, il padiglione delle carrozze, l’archivio Vaticano, i giardini vaticani, la Casina di Pio IV, la galleria delle carte geografiche, la stazione di Città del Vaticano, la Palazzina Marconi, le automobili del Papa, la Gendarmeria vaticana, la guardia svizzera.
Poi è stata la volta di uno “speciale Natività”, che voleva appunto celebrare il Natale nell’arte, trasmesso il 29 dicembre 2020.
Si parte dal raccontare come la creatività degli artisti abbia rappresentato la nascita e l’infanzia di Gesù. Dai primi semplici dipinti delle catacombe romane ai mosaici splendenti delle grandi Basiliche, da Duccio di Buoninsegna a Caravaggio. Dalla maestosità delle architetture del Duomo di Siena, dedicato alla Madre di Gesù, alla fantasia dei presepi napoletani, in molti casi vere e proprie opere d’arte. Nessuna storia ha saputo generare tanta bellezza, in tutti i secoli e con le più diverse forme, come quella della Natività.
Il nuovo anno si apre con una puntata di Viaggio nella grande bellezza interamente dedicata ad una città affascinante, di cui noi di Shockwave Magazine vi abbiamo già parlato spesso in passato. Mi sto riferendo a Venezia.
Si parte da Venezia vista dalla prospettiva dei suoi canali, dall’alto delle riprese dei droni, dall’interno dei suoi palazzi più ricchi. Di giorno e nel silenzio notturno dei cortili, delle calli, delle piazze. Bocci parte da Palazzo Ducale, con la straordinaria vicenda dei Dogi e della millenaria Repubblica e con le opere di uno dei suoi artisti più geniali, Tintoretto. Poi racconta le storie e le curiosità delle residenze patrizie, delle gondole, dei caffè storici, dei suoi musei antichi e moderni, come il Guggenheim.
Il simbolo di Venezia è sicuramente Giacomo Casanova, e perciò se ne ricostruisce la storia e le avventure. Venezia meravigliosa, ma fragile: i grandi incendi, come quelli del Teatro della Fenice, e gli episodi più drammatici dell’acqua alta, l’hanno messa a dura prova, senza però mai piegarla del tutto.
Immancabile poi una tappa nella capitale del nostro Belpaese, un museo a cielo aperto.
Cesare Bocci racconta i suoi tesori, quelli più belli e ricchi di storia; dal Campidoglio ai Fori, da Ponte Sant’Angelo a Palazzo Colonna. Girata nel periodo del primo lockdown, la puntata mostra luoghi come Piazza di Spagna o Piazza Navona da una prospettiva insolita, nel silenzio della notte e senza le folle di turisti. Attraverso testimonianze, brani di fiction e ricostruzioni, Bocci incontra i protagonisti dell’arte e della storia della città eterna: Michelangelo, Raffaello, Bernini, Borromini, Donna Olimpia, l’Imperatore Tito e altri ancora.
Ma quella forse più interessante è stata l’ultima puntata di Viaggio nella grande bellezza ad andare in onda prima della sospensione del programma, dedicata al viaggio artistico percorso da Leonardo da Vinci.
Si inizia dal raccontare la storia di Leonardo da Vinci e, attraverso di lui, quell’epoca straordinaria della storia italiana che è stato il Rinascimento. I quadri più famosi, come la Gioconda, e le invenzioni più geniali.
Dire di Leonardo significa parlare dei luoghi storici della Firenze del Rinascimento, dal Battistero a Piazza della Signoria, dal Duomo al Museo dell’Opera. Bocci entra dentro Palazzo Vecchio, per scoprire i segreti legati all’opera di Leonardo e dei suoi contemporanei. A Milano visita il Cenacolo e poi la Biblioteca Ambrosiana, dove è custodito il prezioso Codice Atlantico, il Castello Sforzesco con la Sala delle Asse e infine il Museo della scienza e della tecnica, che ha da poco aperto una sezione tutta dedicata al talento di Leonardo.
Le altre due puntate di Viaggio nella grande bellezza, che avrebbero avute come protagoniste Torino e Assisi ed Orvieto, sono per ora “rinviate a data da destinarsi”.
Leggi anche
- Libera, tra rispetto della legge e desiderio di vendetta - Novembre 18, 2024
- Dal cinema alla fotografia: il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore si racconta - Novembre 12, 2024
- Il tempo che ci vuole: la lettera d’amore di Francesca Comencini al padre Luigi e alla Settima Arte - Ottobre 5, 2024
Viaggio nella grande bellezza , avete sospeso l’unico programma interessante che guardavo con un Cesare Bocci che raccontava senza annoiare.
Programma fatto molto bene. Complimenti al presentatore. Peccato che Mediaset non proponga nessun programma di cultura.