La “Nostralgia” (canaglia) dei Coma_Cose [Recensione]

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Dopo la partecipazione alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo, dove hanno presentato il brano “Fiamme negli occhi”, anche per i Coma_Cose è arrivato il momento di rilasciare un nuovo album e stanotte è finalmente uscito “Nostralgia”, l’attesissimo secondo disco della coppia (nella musica e nella vita), pubblicato per Asian Fake/Sony Music e prodotto dai Mamakass.

Nostralgia” arriva a circa due anni di distanza dal debut album di Fausto Lama e California, concepito dopo svariati singoli – tra cui “Post Concerto” (certificato disco d’oro) – e l’EP-manifesto “Inverno Ticinese” contenente “Anima lattina“, il primo vero e proprio successo del duo milanese. Intanto i Coma_Cose allargano il proprio pubblico, ottengono consensi di critica ed entrano in rotazione radiofonica, anche grazie a “Mancarsi“, hit estratta dal loro disco d’esordio “Hype Aura“.

Prima della pandemia, inoltre, la coppia si toglie la soddisfazione di esibirsi in manifestazioni prestigiose: a Parigi in apertura ai Phoenix, allo Sziget Festival di Budapest e al Concertone del Primo Maggio a Roma. Il 2020, invece, vede il duo prendere parte a importanti collaborazioni, su tutte quelle con Subsonica e Francesca Michielin. Infine, la definitiva consacrazione con la riuscitissima ballad “Fiamme negli occhi“, tra i brani sanremesi più apprezzati e già disco d’oro.

“Nostralgia è un disco che racconta il presente ricercandolo nel passato, breve ma molto concentrato scava nel profondo dell’animo e analizza il sentimento della nostalgia senza compromessi, il fuoco che arde dall’infanzia, la crescita personale, l’accettazione di se stessi come il primo passo per cercare il proprio posto nel futuro.”

Ma passiamo a “Nostralgia”: anche se presenta “solo” sei tracce (sette se si considera l’Outro finale), per i Coma_Cose si tratta di un album e non di un Ep. Il titolo è frutto di un gioco di parole, marchio di fabbrica della coppia, anche se questo nuovo disco non ruota più soltanto attorno ai loro intrecci verbali così come era accaduto nei precedenti lavori discografici. Un’ulteriore differenza sta nel fatto che il duo abbandona la parte rappata per lasciare più spazio al canto e sperimentare nuove soluzioni sonore: in particolare la voce di Fausto risulta quasi irriconoscibile in alcuni punti.

L’album racchiude un mondo di significati che affiorano da un passato che brucia ancora. Ogni nota è una pagina e ogni canzone un capitolo della storia di rivalsa di Francesca e Fausto; una storia che li ha visti passare dalla rassegnazione di dover rinunciare alla musica, al riuscire a renderla il centro della propria vita. La loro è una favola dai protagonisti improbabili che nel momento in cui si ritrovano a lavorare come commessi scelgono di non rinunciare alla propria fiamma, la loro passione per la musica e con un percorso umano ed artistico si sostengono l’un l’altro fino al palco dell’Ariston.

La "Nostralgia" (canaglia) dei Coma_Cose [Recensione] 1

“Nostralgia” track by track

Mille tempeste
Il viaggio “nostralgico” dei Coma_Cose parte da “Mille tempeste”, traccia d’apertura dalle atmosfere distorte e quasi psichedeliche che fungono da perfetta cornice a un mondo sospeso, appunto, in mezzo a mille tempeste, tra la bomba e la miccia, tra la città (Milano) e la provincia (vissuta in adolescenza).

La canzone dei Lupi
Segue “La canzone dei Lupi”, probabilmente il pezzo più forte di “Nostralgia”, caratterizzato da un beat soft ma allo stesso tempo deciso. “Tutto si addomestica e tutto si disintegra, tranne i lupi e noi“: Lama e California difendono quella sfacciata libertà di cui solo i lupi sono fieri custodi.

Discoteche abbandonate
Attuale più che mai, “Discoteche abbandonate” scatta un’istantanea della situazione pandemica: Francesca dà voce alle macerie delle cosiddette cattedrali del divertimento, mentre Fausto e i Mamakass vestono il brano con sonorità elettroniche, in cui sintetizzatori e drum ‘n’ bass la fanno da padrone.

Fiamme negli occhi
La sanremese “Fiamme negli occhi” ormai la conosciamo già a memoria. Si tratta di una ballata a tutti gli effetti, costituita da un testo leggero e una melodia pop, che la rendono tra le più orecchiabili di Sanremo 2021). Una vera e propria fotografia di una grandissima storia d’amore e di rivalsa: quella dei Coma_Cose.

Novantasei
Eccola qui la traccia più “nostralgica” del disco! “Novantasei” si sviluppa su una struttura rock-alternative/grunge tipica degli anni novanta, in cui Lama e California cantano ricordi di un amore ormai passato, in cui si percepiscono sogni ancora da inseguire e malinconie da rivelare.

Zombie al Carrefour
Fausto accompagna delicatamente al piano la soave voce di Francesca nella riflessiva e introspettiva “Zombie al Carrefour”, che racconta l’adrenalina da fine serata che si trasforma in domande e senso di colpa tra gli scaffali di un supermercato 24h.

Lorenzo Scuotto
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