Gli omicidi di Elisa Claps e di Heather Barnett sono tra i casi di cronaca nera più dibattuti di sempre. A ricostruirli – sulla base del libro Blood on the altar di Tobias Jones e con la consulenza della famiglia Claps – la serie Tv Per Elisa – Il caso Claps, prodotta da Fastfilm Srl e Cosmopolitan Pictures Limited, in collaborazione con Rai Fiction per la regia di Marco Pontecorvo, in onda da martedì 24 ottobre alle 21.25 su Rai 1.
Per Elisa – Il caso Claps è una serie importante perché tocca una ferita che ha segnato per sempre la storia e la comunità di Potenza e a cui lavoriamo da 9 anni – ha spiegato Michele Zatta, capostruttura di Rai Fiction – È una storia con molti chiaroscuri, che si compone di tanti ingredienti, una storia che dimostra come di fronte alle enormi difficoltà, l’amore sia in grado di farti andare avanti.
A dare ancora più spessore al racconto è la colonna sonora firmata dal musicista, compositore e produttore discografico Matteo Buzzanca e edita da Sony Music Publishing. Nelle musiche di “Per Elisa – Il caso Claps” ho dato forma alle diverse anime della storia: la ricerca disperata da parte della famiglia Claps; il mondo oscuro di Danilo Restivo; l’amore che tiene legata una famiglia provata da un dolore profondo – afferma Matteo Buzzanca – I quattro temi vengono affrontati in brani differenti per stile e colore, e che interpretano le forze opposte ma rivelatrici del medesimo racconto.
Trattandosi poi di una vicenda che ha avuto luogo in un arco temporale particolarmente lungo, gli sceneggiatori Terry Cafolla, Valerio D’Annunzio e Andrea Valagussa hanno incontrato qualche difficoltà nell’adattarla e hanno dovuto semplificare alcuni fatti che erano difficili da mettere in scena. Per Elisa – Il caso Claps non è, quindi, un documentario, eppure è stata definita dallo stesso Gildo “la serie più aderente alla realtà che abbia mai visto”.
Non è stato semplice ripercorrere la vita della mia famiglia e soprattutto quei momenti particolarmente drammatici e dolorosi – ha raccontato Gildo Claps nel corso della conferenza stampa – La nostra è stata, per forza di cose, una storia mediatica, diversamente sarebbe stata dimenticata come le tante storie che attraversano questo Paese e che non hanno ricevuto la giusta attenzione.
Quello delle persone scomparse, infatti, è ancora oggi un fenomeno diffusissimo in Italia – come dimostra la presenza di Federica Sciarelli, che sulla vicenda ha anche scritto un libro – Sono tantissime le famiglie ancora in attesa di verità e di vedere restituiti almeno i resti del proprio familiare, una battaglia che Gildo porta avanti con la sua associazione Penelope.
Per Elisa – Il caso Claps: la trama
Potenza, 12 settembre 1993. In un’assolata domenica mattina Elisa Claps esce di casa per andare a messa. Da quel momento non si avranno più sue notizie, fino al ritrovamento del suo corpo 17 anni dopo, nel sottotetto della stessa chiesa dove era stata vista l’ultima volta.
Bournemouth, novembre 2002. Heather Barnett, madre single di due adolescenti, viene trovata in casa a terra, coperta di sangue, orribilmente mutilata.
Il giorno della scomparsa, Elisa Claps aveva appuntamento con Danilo Restivo, poco più grande di lei, proprio nella chiesa dove poi fu ritrovato il suo corpo. Danilo Restivo era anche il vicino di casa di Heather Barnett, e su di lui la polizia inglese appuntò presto i suoi sospetti. Ma ci vollero anni per connettere i due delitti e far condannare il colpevole.
Per Elisa – Il caso Claps ripercorre la lunga battaglia della famiglia Claps per fare luce sulla scomparsa di Elisa, consegnare il suo assassino alla giustizia e scoprire perché la verità è rimasta nascosta per così tanto tempo.
Per Elisa – Il caso Claps: il cast
Al suo debutto sul piccolo schermo – di cui peraltro si dice “orgogliosissima” – Ludovica Ciaschetti è Elisa, una ragazza di soli 16 anni quando se ne perdono le tracce. Il supporto della famiglia Claps è stato fondamentale: è dai loro racconti che sono partita per ‘attraversarla’ – ha raccontato– Spero che al pubblico arrivi la generosità, la bontà di una ragazza spensierata, di un’adolescente solare e sempre disposta ad aiutare il prossimo.
Gildo Claps, fratello maggiore di Elisa, ha appena 24 anni quando sua sorella scompare improvvisamente. Da quel momento Gildo dedicherà la sua vita alla strenua ricerca della verità. Ad interpretarlo, nel suo ruolo più intenso, è Gianmarco Saurino. Gildo è uno degli esempi più virtuosi di essere umano che abbia mai conosciuto, è stato per me un onore l’onore metterlo in scena. Questa serie non racconta i santi, racconta il male e i suoi mille volti e la storia di una famiglia della provincia italiana in tutta la sua semplicità, fragilità.
Quando la scomparsa di Elisa sconvolgerà la normalità, sua madre Filomena, interpretata da Anna Ferruzzo non si perderà d’animo, anzi, tirerà fuori gli artigli, pronta a combattere come una vera leonessa. Filomena ci teneva a conoscermi così una volta è venuta a trovarci sul set e mi ha detto “metteteci il cuore in questa storia perché noi il cuore in questa storia lo abbiamo perso“.
Ognuno reagisce al dolore a modo suo e Antonio, il papà di Elisa, a cui peraltro era profondamente legato, afflitto dai sensi di colpa per non essere stato in grado di proteggere la sua unica figlia, non riuscirà mai veramente a riprendersi. A prestargli il volto è Vincenzo Ferrera che sul set ha portato la sua esperienza di padre di un ragazzo di 15 anni.
Reduce dal successo di Maria Corleone, Rosa Diletta Rossi interpreta Irene, la fidanzata e successivamente la moglie, di Gildo. Irene oltre ad essere un’insegnante è una donna discreta, silenziosa, rispettosa, dotata di una forza, una delicatezza, una grazia, un’intelligenza straordinarie. Sono enormemente grata di aver avuto l’occasione di conoscere e di raccontare questo personaggio. È fondamentale riconoscere il valore educativo degli insegnanti: quando gli insegnanti sono bravi abbiamo la possibilità di costruire una società un po’ più sana, ha commentato l’attrice.
Nel cast di Per Elisa – Il caso Claps anche uno dei volti più amati di Mare Fuori e che presto rivedremo nella terza stagione di Doc – Nelle tue mani: stiamo parlando di Giacomo Giorgio che nella serie interpreta Luciano, l’altro fratello di Elisa. Dopo il servizio militare, decide di entrare in polizia. È stato un onore prendere parte a questa storia, spero di essere stato all’altezza del compito, ha detto il giovane attore.
Tra i personaggi principali non può ovviamente mancare Danilo Restivo, responsabile degli omicidi di Elisa Claps e di Heather Barnett e per questo condannato sia in Inghilterra che in Italia, interpretato da Giulio Della Monica.
Per Elisa – Il caso Claps: 30 anni dopo
Oltre ad essere uno dei più sconvolgenti e intricati casi di cronaca nera, la storia di Elisa Claps richiama l’attenzione su temi quanto mai attuali: l’adeguatezza delle pene detentive e la violenza sulle donne.
Elisa, infatti, è stata una delle prime vittime di femminicidio quando di femminicidio ancora non se ne parlava, e Danilo Restivo era a tutti gli effetti uno stalker quando ancora non si conosceva il significato del termine.
Più che pene più lunghe in questo Paese servirebbe avere la certezza della pena: tante volte ho detto di essere contento che Restivo stia scontando la sua condanna in Inghilterra semplicemente perché ho la certezza che lì, i 40 anni di reclusione, li sconterà tutti. Sembrerà assurdo eppure non ci sono odio o desiderio di vendetta nelle parole di Gildo. Non credo che sia necessario arrivare a misure estreme quanto piuttosto è importante fare prevenzione, Restivo è stato vittima e carnefice al tempo stesso.
Lo scorso 24 agosto è stata annunciata la riapertura della chiesa della Santissima Trinità, nel cui sottotetto, il 17 marzo del 2010 furono ritrovati i resti di Elisa. Una notizia che non ha fatto altro che riaprire una ferita mai rimarginata.
È chiaro che il clero potentino è responsabile di omissioni, depistaggi e ritardi nel ritrovamento del corpo di Elisa: se Restivo ha potuto agire indisturbato è stato non solo grazie ai silenzi della famiglia ma anche grazie all’indifferenza di chi si trovava nei dintorni – ha affermato Gildo – Non abbiamo mai ricevuto una parola di scuse da parte della chiesa. Trent’anni sono un’eternità, siamo stanchi, non vogliamo portare avanti una battaglia a tutti i costi però non vogliamo che la verità sulla scomparsa di Elisa venga mortificata. Ancora una volta.
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