Doc – Nelle tue mani 2: nessuno si salva da solo [Recensione]

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Luca Argentero è Doc. Doc è Andrea Fanti. Dopo il grande successo della prima stagione, la fiction di Rai 1 è tornata in prima serata per raccontare la lotta al Covid, il sacrificio di medici e infermieri, e tante storie di grande dignità.

Cosa è cambiato nella seconda stagione di Doc – Nelle tue mani

Abbiamo bisogno di medici, di politici, di insegnanti, che ci ascoltino, che ricostruiscano insieme a noi la nostra storia, che ci trattino come persone uniche e non come campi di battaglia per una guerra ai virus.

Il segreto del successo alla base di una fiction come Doc – Nelle tue mani è la presenza di professionisti che fanno bene il loro lavoro, che mettono passione e compassione in quello che fanno, caratteristiche senza le quali non si potrebbe essere dei bravi medici. D’altronde tutti abbiamo desiderato almeno una volta di farci visitare in quel reparto da uno di loro.

Queste sono state le parole pronunciate da Luca Bernabei, amministratore delegato di Lux Vide, in occasione della conferenza stampa. Il produttore ha firmato tantissime fiction di successo ma quello di Doc – Nelle tue mani non era forse del tutto assicurato. La serie è il primo medical drama realizzato in Italia, è approdata sulla rete ammiraglia della Rai quando la pandemia era appena esplosa e l’accoglienza del pubblico, che ha permesso di realizzare una seconda stagione, ha sorpreso tutti. Forse proprio perché si tratta di un successo inaspettato, è motivo di un’ancóra maggiore soddisfazione.

Sarebbe stato strano non raccontare l’esperienza della pandemia ma allo stesso tempo agli occhi della gente sarebbe potuto essere pesante rivivere quella quotidianità stravolta all’improvviso. Come spesso accade però un problema può trasformarsi in un’opportunità: gli sceneggiatori hanno deciso quindi di servirsene in maniera trasversale e di sfruttarlo come elemento generatore di storie.

Mentre infatti la prima stagione di Doc – Nelle tue mani era concentrata sulla biografia di Andrea Fanti, figura ispirata a quella di Pierdante Piccioni, nella seconda stagione vivrà la pandemia in maniera diversa e vedrà una vera e propria evoluzione. L’idea che c’è dietro la serie è di raccontare la storia di una squadra e non soltanto di un medico. Perché d’altronde nessuno si salva da solo.

Tra gli obiettivi che la seconda stagione di Doc – Nelle tue mani si prefigge di raggiungere c’è sicuramente quello di permettere alla gente comune di immedesimarsi nel grande lavoro che medici, infermieri hanno fatto e continuano a fare tutti i giorni per salvare quante più vite possibile pur essendo sottoposti a turni di lavoro estenuanti e misure di sicurezza disumane.

Le new entry del cast di Doc – Nelle tue mani

Doc – Nelle tue mani
Il cast di Doc – Nelle tue mani 2.

Quella della prima stagione di Doc – Nelle tue mani era una macchina già ben oleata, continuerà ad esserlo anche dopo tre nuove entrate? Intanto impariamo a conoscerli.

Giusy Buscemi, volto noto della tv, ex Miss Italia nonché moglie di Jan Michelini (regista della prima stagione, n.d.r) interpreta Lucia Ferrari, psicologa specializzata in disturbi da stress post traumatico. Una figura professionale di cui avremmo tutti bisogno specialmente in questo periodo, infatti aiuterà molti pazienti a ritrovare la propria normalità. Ciò non significa però che anche lei non abbia bisogno di aiuto.

Alice Arcuri interpreta Cecilia Tedeschi, un’infettivologa che ha aiutato il reparto a gestire l’arrivo di un virus proveniente dalla Cina che aveva già messo in ginocchio molti ospedali prima di arrivare all’Ambrosiano. Cecilia è una vecchia conoscenza del dottor Fanti e di Agnese: i tre hanno infatti studiato insieme all’università. Ma il suo approccio non potrebbe essere più diverso da quello di Doc.

Marco Rossetti interpreta Damiano Cesconi, un medico strutturato che arriva da Roma dopo la pandemia. Affronta i rapporti umani così come affronta i casi medici: con leggerezza e distacco, cercando di non farsi coinvolgere troppo. E nel frattempo la sua elegante ironia e il suo savoir faire sono riusciti a far girare più di una testa.

Ora è il momento di tornare a prenderci cura delle persone

Doc - Nelle tue mani
Una delle scene più commoventi della seconda stagione di Doc – Nelle tue mani che vede protagonisti Gabriel Kidane (Alberto Malanchino) e Andrea Fanti (Luca Argentero).

Nel finale della prima stagione di Doc – Nelle tue mani avevamo lasciato un reparto di Medicina Interna che si stava pian piano sgretolando: Giulia è intenzionata a trasferirsi a Genova, Lorenzo sembra non avere più interesse per la medicina, Gabriel vorrebbe ritornare in Etiopia e anche Elisa non sembra più interessata al reparto. Persino Carolina non vuole saperne di Medicina Interna, soprattutto con le pressioni che subisce dal padre, il quale nel frattempo sembra non voler rinunciare ad Agnese. Ma un nuovo virus dalla Cina è pronto a sconvolgere i loro piani.

Qualche mese dopo, a pandemia finita, le vite di tutti sono state stravolte. Il reparto ha subito una grande perdita e l’equilibrio già precario della squadra è ulteriormente minacciato dall’infettivologa Cecilia Tedeschi che è diventata il nuovo primario. In ospedale arriva un nuovo internista mentre Doc, che aveva deciso di impegnarsi sul territorio piuttosto che in reparto, sembra ritrovare l’interesse per quest’ultimo dopo essersi reso conto della piega che ha preso sotto la guida della Tedeschi.

Appare chiaro però che c’è qualcuno che non vuole che Doc rientri in reparto, soprattutto in una posizione di prestigio, e l’inchiesta condotta dal direttore sanitario potrebbe complicare le cose.

Andrea è comunque impegnato a fare i conti con una scelta difficile: per riavere il primariato e proteggere la sua squadra deve sostenere dei test, ma se dovesse fallire non potrà mai più fare il medico. Vale davvero la pena rinunciare a Doc per diventare primario o riuscirà a trovare il modo per essere entrambi?

Doc ha infatti sempre messo al primo posto il benessere del reparto, che considera un po’ come una famiglia, una famiglia che l’ha accolto dopo l’incidente e che l’ha aiutato a rimettere insieme i pezzi della sua identità.

Il caso di un ragazzo con genitori molto presenti diventa il pretesto perfetto per Doc per farsi un esame di coscienza come figura paterna: negli ultimi tempi infatti tra lui e Carolina ci sono stati molti attriti.

Dopo una breve pausa necessaria per lasciare spazio all’evento musicale più importante dell’anno, torniamo nel reparto di medicina interna del Policlinico Ambrosiano. Andrea continua ad essere sottoposto ad alcuni test attitudinali, il segreto che il reparto nasconde a proposito della scomparsa di Lorenzo Lazzarini inizia a venire a galla.  

Damiano ha scoperto il segreto custodito dal reparto e, nonostante sembra che non avrà conseguenze sul reparto, la sua scelta rischia di creare una frattura nel suo rapporto con Giulia. Intanto Andrea trova un’alleata in Agnese, mentre è costretto a chiedersi se è all’altezza di quello che gli altri si aspettano da lui.

Gabriel riesce finalmente ad affrontare il proprio dolore, mentre Doc indossa il camice da primario per un giorno come parte del test. La sua capacità di prendere decisioni viene messa a dura prova da un blackout informatico che impedisce al reparto di poter contare sul cosiddetto gold standard, ovvero quegli esami che permettono di formulare una diagnosi.

Proprio quando la conferma di Doc come nuovo primario è ormai questione di formalità, Cecilia scopre qualcosa di compromettente sul suo conto anche se la realtà dei fatti è persino peggiore. Nemmeno Doc può sottrarsi alla verità ed è costretto a fare una confessione a cuore aperto di fronte a tutto il reparto.

Il finale di Doc – Nelle tue mani è stato a dir poco emozionante, tra nuove dolorose sfide e colpi di scena ricchi di gioia. Un finale aperto che ci lascia ben sperare sull’arrivo di una terza stagione di Doc – Nelle tue mani.

Nonostante questa seconda stagione di Doc – Nelle tue mani pare non abbia soddisfatto appieno le aspettative del pubblico che si era tanto affezionato alla serie, ci sono alcuni aspetti che ci hanno colpito particolarmente. A partire dal motivo per cui, indipendentemente da tutto, non riusciamo a fare a meno di Doc.

Pur essendo una fiction infatti, Doc – Nelle tue mani è incredibilmente vera. Tutti avremmo bisogno di scomparire in un abbraccio quando ci sentiamo tristi, così come tutti indossiamo una maschera per non mostrare le nostre fragilità. Tutti ci aggrappiamo a l’unica certezza che abbiamo quando ci sembra che tutto attorno a noi crolli improvvisamente e tutti vorremmo avere accanto una persona che crede in noi a tal punto da spingerci a non mollare.

Gabriel Kidane (Alberto Malanchino) è finalmente riuscito a farsi spazio tra le retrovie e a regalarci alcune scene molto forti. Riccardo Bonvegna (Pierpaolo Spollon) si è confermato ancora una volta l’allievo numero uno di Doc tanto da diventare un punto di riferimento per i suoi pazienti. Giulia Giordano (Matilde Gioli) ci ha ricordato che è possibile ricominciare dopo aver perso tutto e Andrea Fanti (Luca Argentero) ci ha insegnato che vale la pena vivere con intensità ogni istante perché basta un niente per vedere tutto svanire. Ultimo ma più importante Lorenzo Lazzarini (Gianmarco Saurino) che ci ha ricordato che per essere eroi non bisogna per forza indossare un mantello.

Tamara Santoro
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