Che le parole avessero un peso, che possano ferire più di un pugno allo stomaco, o che siano in grado di emozionarci e di renderci felici era già assodato. Uno dei portabandiera dell’importanza delle parole è sicuramente Francesco Gabbani.
Dopo Viceversa, e il successo riscosso sia con l’album che con il singolo omonimo è il turno di Il sudore ci appiccica, da oggi in rotazione nelle radio e disponibile negli store digitali.
L’intero album di Francesco Gabbani ruota intorno ai concetti di condivisione e di connessione. Siamo sempre più connessi col mondo che ci circonda ma allo stesso tempo siamo sempre più isolati.
Il sudore ci unisce, simboleggia una sorta di equilibrio tra le parti perché ci accomuna tutti. Ma può avere un’accezione positiva quando facciamo qualcosa che ci piace, come ballare in compagnia dei nostri amici più cari, o negativa quando invece diventa sinonimo di fatica. In questo caso vuole anche essere simbolo di speranza, di attesa, di buon auspicio per quando arriverà o meglio tornerà il momento in cui potremo “appiccicarci” di nuovo.
Durante il lockdown, la musica non si è fermata. E diciamoci la verità, sarebbe stato molto più noioso. Tantissimi artisti hanno trovato il modo di rendere le giornate più facili e più allegre con tante dirette. Tra di loro ovviamente c’era anche Francesco Gabbani, con il suo Gabba 4X4X4. Un progetto musicale virtuale composto da 4 appuntamenti, in cui Francesco ha lasciato scegliere a suoi “supporter”, come ama definirli, 4 canzoni da cantare in diretta suoi social, ognuna tratta dai suoi 4 album.
E così siamo passati dal sentirci soli in mezzo alla folla ad esserci l’uno per l’altro, a distanza, pur essendo lontani fisicamente. Ci siamo sentiti tutti parte di qualcosa di più grande, che ci ha unito, che ci ha fatto capire di essere nella stessa barca, che ci ha uniti, che ci fatto superare qualsiasi tipo di divario si fosse creato, e che ci ha resi migliori. O almeno si spera.
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