Avatar La via dell’Acqua – Incontro con Jon Landau

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Avatar sta per tornare con il suo secondo capitolo, intitolato Avatar La via dell’Acqua. Il film, in uscita in Italia il 14 Dicembre, si presenta come una delle pellicole più attese della prossima stagione cinematografica. Ad oggi Avatar è ancora il maggior incasso di tutti i tempi, insidiato solo da Avengers Endgame.

James Cameron è tornato alla regia, e ad affiancarlo nella produzione troviamo Jon Landau. Proprio quest’ultimo è stato il protagonista di un esclusivo evento a cui abbiamo avuto il piacere di assistere. Dopo averci mostrato alcune immagini del film la platea ha avuto l’occasione di fare alcune domande a Jon Landau, collegato da remoto.

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Avatar la via dell’Acqua: le parole di Jon Landau

Attraverso le domande poste dai giornalisti Landau ha avuto modo di approfondire quali sono gli elementi chiave di Avatar la via dell’Acqua. Ricordiamo che questo film sarà solo il primo di un blocco di ben quattro sequel.

Landau ha posto l’accento sul tema centrale di questa nuova incarnazione di Avatar, spiegando come la famiglia sia il pilastro intorno a cui ruoterà la narrazione. Il produttore ha dichiarato “In questa storia la parola famiglia non fa riferimento solo alla famiglia biologica, ma si lega al concetto di comunità”. Nello specifico ci avvisa che il punto di vista non sarà solo quello dei genitori, ma anche quello dei ragazzi, degli adolescenti coinvolti in una nuova realtà.

Non sono mancate le difficoltà, vista la necessità di produrre a tutti gli effetti quattro film insieme. “Questa scelta è stata fatta per rendere la produzione più efficiente, e anche considerando che diversi personaggi sono molto giovani e a distanza di uno, due, tre o quattro anni non ci avrebbero permesso di avere personaggi con lo stesso aspetto”.

Eppure secondo il produttore c’è stato un altro grande scoglio da affrontare, ed è stato quello rappresentato dalla tecnologia. Hanno voluto realizzare delle scene in acqua davvero credibili, sfruttando al massimo la performance capture, aiutati da un immenso serbatoio con due milioni di litri d’acqua al suo interno. In più, riprendendo direttamente le parole di Landau, “in questo film c’è un maggior numero di parti in cui la CGI si mescola alla realtà, una sfida molto impegnativa”.

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Libertà creativa e ritorno in sala

Dalla sala è arrivata anche una domanda sulla libertà creativa concessa dagli Studios. Su questo Jon Landau non ha avuto il minimo dubbio, affermando come lui e James Cameron abbiano avuto totale libertà. Decisamente un buon segno per gli appassionati che non vedono l’ora di conoscere questo nuovo capitolo.

James Cameron ha nuovamente sfruttato pienamente quanto gli offre la tecnologia. Landau è dello stesso avviso, affermando come “James abbia da sempre utilizzato la tecnologia portandola al suo limite massimo, fin da Terminator 2”. L’impegno del cineasta lo abbiamo potuto ammirare anche in Titanic e, appunto, in Avatar. Secondo Landau l’uso della tecnologia in questo nuovo film “potrebbe aver aperto la strada a molti altri registi”.

Qualche parole anche sul tema del 3D, una tecnologia che qualche anno fa appariva rivoluzionaria, ma che ora sembra essere stata messa in un angolo. Proprio Avatar aprì le porte alla diffusione globale della tecnologia 3D. Il produttore su questo tema ha affermato che “il 3D non è sufficiente per realizzare un buon film (…) un film brutto resta un film brutto, mentre un buon film ne sarà esaltato”.

Landau si è espresso sul futuro del cinema. Un tema decisamente scottante, visto l’attuale mutamento del mercato, con l’ascesa dello streaming e i risvolti della pandemia. Il produttore ha risposto con una interessante similitudine, affermando che il cinema è l’equivalente dei concerti nel mondo musicale. Per lui il segreto è proporre buoni film, accompagnati da un’ottima esperienza al cinema. In questo modo le persone continueranno ad andare in sala.

L’ambiente è uno degli argomenti centrali del primo Avatar, e torna anche in Avatar La via dell’Acqua. Landau ha raccontato al pubblico come non si possa “predicare bene e razzolare male”, e spiegando come abbiano cercato di realizzare un film il più possibile sostenibile, con set plastic free e dei sistemi per sfruttare al meglio le energie rinnovabili.

Ricordiamo che Avatar La via dell’Acqua sarà nelle sale italiane dal prossimo 14 Dicembre.

Andrea Prosperi
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