E’ partita ufficialmente la Berlinale 2020, con Luca Marinelli nelle vesti di giurato al Festival. Elio Germano protagonista di due film in concorso
La Berlinale 2020 è iniziata giovedì 20 febbraio e si concluderà il 1° marzo con la consegna dei premi. Alla presentazione ufficiale del Festival c’era la giuria presieduta da Jeremy Irons e composta dall’attrice Bérénice Bejo, la produttrice Bettina Brokemper, la regista palestinese Annemarie Jacir, Kenneth Lonergan e il brasiliano Kleber Mendonça Filho. Oltre al neodirettore artistico Carlo Chatrian, c’era anche Luca Marinelli nella veste di giurato che, dopo la sua straordinaria interpretazione in Martin Eden, sta riscuotendo enormi consensi.
L’attore italiano, durante la conferenza stampa della 70esima edizione del Festival di Berlino, ha parlato di cinema e dei suoi film della vita: “Amo ogni tipo di film, l’importante è che sia bello. Mi ricordo però uno dei primi che ho visto, ‘E.T.’. Ero sul divano con mia madre e ho avuto paura. Ero piccolo, non avevo più di sei anni, ma alla fine l’ho amato. È un onore per me essere in giuria. Vivo qui, Berlino è la mia città. Ricordo la mia prima Berlinale: ero allora un semplice spettatore ma già la sensazione di esserci era fantastica. Sono poi tornato come ‘shooting star’ e ora eccomi in giuria. È una cosa fantastica” .
Le precisazioni di Irons dopo le polemiche
Irons invece ha voluto buttare acqua sul fuoco in merito alle polemiche che l’hanno visto coinvolto negli ultimi mesi, prima dell’inizio della Berlinale 2020:
“Sono costretto a dire qualche parola su alcuni giudizi dati da me, e su cui mi sono anche scusato, relativi a tre temi come abuso sessuale, aborto e matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Voglio essere chiaro una volta e per tutte: sostengo il movimento che lotta per contrastare le diseguaglianze di cui sono vittime le donne sia nel posto di lavoro che in generale, approvo in maniera chiara i matrimoni fra persone dello stesso sesso e lo continuerò a fare e, ancora di più, sono favorevole alla decisione di ogni donna di interrompere una gravidanza.
Tutti dovremmo contribuire a combattere per la tutela di questi tre diritti fondamentali che in alcuni paesi non sono garantiti. Spero anzi che alcuni dei film in concorso affrontino queste tematiche”.
I film italiani in concorso alla Berlinale 2020
Ci sono dei film italiani in concorso. Tra tutti c’è l’attesissimo Volevo nascondermi di Giorgio Diritti. Ovvero, il racconto della storia di Antonio Ligabue, il pittore dei colori accennati, degli animali e dei contadini emiliani. Il protagonista è un sempre straordinario Elio Germano che prenota già il premio come miglior attore.
L’attore molisano è anche il protagonista di Favolacce, il secondo film italiano in concorso alla Berlinale 2020. I registi sono Damiano e Fabio D’Innocenzo che hanno avuto l’idea di raccontare la disgregazione famigliare vista attraverso gli occhi e il cuore di un gruppo di undicenni. I registi citano Italo Calvino e Gianni Rodari. In concorso c’è anche Siberia, film di Abel Ferrara, protagonista assoluto Willem Dafoe che vaga solitario nella tundra gelata.
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