Il 31 Dicembre torna su Netflix Cobra Kai, e lo fa con la sua quarta stagione. L’acclamata serie tv è stata già rinnovata per una quinta stagione, segno di quanto la piattaforma di streaming creda in questo progetto.
Cos’è Cobra Kai? Profetizzata da Barney Stinson in How I Met Your Mother, Cobra Kai riporta sulle scene i protagonisti di The Karate Kid, l’outsider Daniel LaRusso e lo storico rivale Johnny Lawrence. E stavolta la prospettiva è ribaltata, con Johnny vero protagonista alla ricerca di una meritata rivalsa.
Nelle prime tre stagioni abbiamo visto come le molte storie personali si sono intrecciate, mescolando il teen drama, portato avanti attraverso i personaggi adolescenti, e del sano e vecchio action anni ’80, tra allenamenti e combattimenti senza esclusione di colpi.
Cosa ne pensiamo di questa stagione 4? Ecco la nostra recensione!
La terza stagione si era dimostrata molto di transizione, un lungo percorso per unire Johnny e Daniel in un unico dojo, contro la minaccia del Cobra Kai guidato da John Kreese. La quarta, al contrario, è una lunga cavalcata verso il torneo All-Valley, la storica competizione di karate che fa da sfondo alle vicende della storia.
Ogni episodio di questa stagione si rivela piuttosto intenso. Non sono presenti punti morti, e il minutaggio è sfruttato nel migliore dei modi. Non si sente il peso della narrazione corale: ogni personaggio ha il giusto spazio, e nessuna trama viene lasciata indietro. Anzi, sono le ragazze a fare la parte del leone: sia Samantha LaRusso che Tory Nichols rubano la scena, in una rivalità senza esclusione di colpi.
Vediamo anche l’introduzione di un nuovo personaggio, ben noto agli appassionati della saga: Terry Silver, direttamente da Karate Kid 3. Il personaggio porta una ventata di freschezza all’interno della serie, cambiando le carte in tavola e aggiungendo una nuova pedina sulla scacchiera.
Cobra Kai diverte e intrattiene, ma non dimentica di far riflettere. Da questo punto di vista è una serie adatta davvero a chiunque, con differenti chiavi di lettura. Il rapporto genitori/figli è una della tematiche principali, come già visto nelle scorse stagioni. Al tempo stesso il focus è sulla crescita di tutti i protagonisti nella fase adolescenziale: ognuno di loro ha dubbi e incertezze, ed è all’interno del difficile percorso in cui si cerca di capire qual è la propria vera identità.
I combattimenti hanno delle coreografie esagerate, a volte esasperate, puntando più alla spettacolarizzazione che al realismo. E va più che bene così: la serie ha fatto dei suoi combattimenti un vero e proprio marchio di fabbrica, e gli spettatori sono ormai abituati a queste forme di esagerazione. Il lavoro degli stunt è ottimo, e dal punto di vista registico i combattimenti sono davvero facili da seguire.
Le colonne sonore sono uno dei punti di forza di questa serie. Vengono recuperati molti classici degli anni ’80, e il citazionismo a quel periodo è un ottimo ponte verso le atmosfere dei film originali.
Cobra Kai 4: un nuovo livello per la serie
Cobra Kai 4 riesce a tenere fede alle prime tre stagioni? Assolutamente sì, e anzi finisce per alzare ancora di più l’asticella. Se la terza stagione ci aveva fatto vivere un periodo di transizione, con questa quarta vengono messi a punto altri pilastri della mitologia di questa serie, dei punti fermi su cui realizzare le prossime stagioni. Cobra Kai ha ancora molto da dire, e non è ancora arrivato il momento di chiudere definitivamente il cerchio.
Tornare al torneo di karate All-Valley difficilmente potrebbe essere più emozionante. Sul tatami si affrontano esperienze di vita, sentimenti, desideri di rivalsa e di vendetta. Preparatevi a combattere: Cobra Kai 4 sarà disponibile su Netflix dal 31 Dicembre.
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