La sposa – una storia rara di resilienza e determinazione nell’Italia degli anni Sessanta

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Italia, anni ’60. Una giovane donna si sente in dovere di salvare la propria famiglia e accetta di sposarsi per procura. La sposa è una storia di coraggio, generosità e altruismo, valori perfettamente incarnati dalla protagonista, Serena Rossi.

Mai come in questo periodo la Rai è in prima linea nel portare sul piccolo schermo storie di grande umanità ed empatia, in cui tutti possiamo immedesimarci, senza fare distinzioni. Basta prendere ad esempio Blanca, la prima fiction con protagonista una non vedente, o Non mi lasciare che tratta della piaga dei reati informatici o ancora il tanto desiderato ritorno di Doc. E La sposa non fa eccezione.

Coprodotta da Rai Fiction e Endemol Shine Italy con la regia di Giacomo Campiotti, tra gli attori del cast di La sposa ritroviamo anche Giorgio Marchesi e Maurizio Donadoni. Il soggetto di serie è di Valia Santella, che firma le sceneggiature insieme a Eleonora Cimpanelli e Antonio Manca. 

La sposa racconta di una storia che affonda le sue radici nel passato ma che al tempo stesso è in dialogo con il presente. Le tematiche che la fanno da padrone sono infatti attualissime, dalla parità di genere all’emancipazione femminile, dall’accoglienza del diverso al rispetto per le differenze socio-culturali.

La sposa, ritratto di una donna emancipata, determinata e paziente

La sposa

Serena Rossi interpreta Maria, una donna coraggiosa, forte e tenace, potremmo dire un’artefice del proprio destino che non si lascia abbattere dalle circostanze. Anche dopo aver accettato un matrimonio senza amore pur di garantire un futuro alla propria famiglia, un vero atto di generosità ed altruismo, Maria non perderà la sua determinazione dolce ma anzi renderà migliore la vita di chiunque la circondi. Lo stesso marito Italo, un uomo dell’ombra, un personaggio completamente in crisi che si trasforma proprio grazie all’educazione sentimentale e che con il tempo imparerà ad amare la vita… e lei.

Dalla Calabria al Veneto, Maria comincia una nuova vita e si emancipa come donna rimanendo fedele a sé stessa e ai suoi valori. Il suo è un personaggio che ovunque va è in grado di illuminare tutto ciò che la circonda e la sua storia è stata resa ancora più vera ed emozionante dall’interpretazione di Serena Rossi, che è riuscita ad essere all’altezza delle aspettative del suo pubblico e che ha dedicato questo lavoro alle nonne d’Italia che hanno fatto grande questo Paese.

La sposa è un corso accelerato di resilienza e positività, una storia controcorrente, in cui sono le radici, le tradizioni e i valori a farla da padrone.

La sposa

Giunta al Nord, dove è la campagna la vera protagonista, Maria si trova a fare i conti con una realtà completamente ostile e, soprattutto, al rifiuto del marito, ancora distrutto per la perdita della sua prima moglie. Ma Maria è una donna forte e resiliente e non si lascia andare.

All’epoca c’era la tendenza a parlare poco e a nascondere le emozioni e mentre le donne erano dotate di una grande generosità, gli uomini erano alquanto rudi, impazienti e scontrosi. Erano gli anni del boom economico, grandi cambiamenti e trasformazioni sociali in tutti i campi, dal costume alla politica, stavano prendendo piede. Ma in alcune zone, al Sud, erano ancora diffuse pratiche arcaiche come quella dei matrimoni per procura. Il Nord però non è da meno visto che la pratica veniva accettata e le donne considerate come proprietà.

Trasferitasi in Veneto, Maria si ritrova a dover combattere con il rifiuto del marito Italo, con lo zio burbero e scontroso, con una realtà estranea e con persone diffidenti. Maria però è resiliente, si rimbocca le maniche e non si arrende alla disperazione. Quando infatti i maschi non sono in grado di mandare avanti l’azienda è Maria a dover gestire tutto, ma dimostra di essere molto capace e riesce addirittura a migliorare le condizioni dei braccianti.

Maria però riesce infatti a farsi voler bene da Paolino, il figlio di Italo e della sua prima moglie. Suo padre l’ha allontanato dopo la scomparsa della madre, un dolore che lo ha distrutto poco a poco e dal quale riuscirà a risalire soltanto grazie all’amore di Maria.

Il matrimonio per procura si trasforma così in un matrimonio voluto da entrambi, con tanto di luna di miele in Calabria e un ritorno alla loro vita di campagna da veri marito e moglie. Maria è riuscita a realizzare tutto ciò che aveva sempre sognato. Il destino però ha in serbo per lei altre sorprese crudeli e Maria farà bene a tenere a mente che anche tra i drammi più brutti, il sole esiste per tutti.

Tamara Santoro
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