Tornano le serie dei Marvel Studios su Disney+. Dopo il successo di Hawkeye, conclusasi a Dicembre, è la volta di Moon Knight. La serie sarà composta da sei episodi, pronti ad uscire a cadenza settimanale a partire dal 30 Marzo. Abbiamo avuto modo di vedere i primi due episodi della serie in anteprima, e siamo pronti a parlarvene in questa recensione assolutamente priva di spoiler.
Continuate a leggere per conoscere le nostre impressioni su questo nuovo tassello del Marvel Cinematic Universe.
Moon Knight: una serie pronta a cambiare i paradigmi
La prima impressione che si ha, vedendo Moon Knight, è di trovarsi di fronte a qualcosa di diverso. Hawkeye ci ha coinvolto con la sua atmosfera scanzonata, tipicamente natalizia. Ancora prima Loki aveva portato in scena un buon racconto di fantascienza, mentre WandaVision si è ben presto trasformata in un vero e proprio thriller. Moon Knight, al contrario, mostra fin da subito un volto più cupo, straniante, dove si mescolano mistero e ansia.
Il protagonista è Steven Grant, un commesso impacciato e imbranato che lavora all’interno del museo egizio. Una vita all’apparenza semplice, ma pronta a cambiare ogni notte: Steven cerca di non dormire, perché ha la sensazione che qualcosa non vada, ma non riesce a capire cosa. Ben presto siamo trascinati insieme a lui in una avventura a tratti onirica, al punto da far dubitare sia noi che il protagonista della sua effettiva sanità mentale.
Proprio le patologie della psiche hanno un ruolo chiave in questo racconto. Si parla di disturbo dissociativo della personalità, e la rappresentazione è più che buona, anche attraverso la narrazione di tutte le difficoltà connesse a tale condizione.
Ansia e adrenalina
Il racconto gioca molto su due elementi cardine: il senso di ansia che pervade Steven e lo spettatore, e l’adrenalina dei momenti più action. Si tratta di una buona alternanza, che permette allo spettatore di tirare un po’ il fiato da quel senso di alienamento e di angoscia che ci trasmette la vicenda di Steven. Si lavora molto sull’empatia da parte dello spettatore, e possiamo davvero dire che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.
Non manca qualche risata, ma l’umorismo è ben dosato, senza esagerare. Si ride quando è il momento di farlo (in fondo l’ironia e il sarcasmo sono parte del personaggio di Moon Knight), ma non si rovinano i momenti di pathos sull’altare della risata.
L’impressione, in questi primi due episodi, è quella di aver visto un primo atto, volto a far conoscere il personaggio agli spettatori, creando una buona base per lo sviluppo delle successive quattro puntate. Ci troviamo a tutti gli effetti di fronte ad una storia di origini, che ci porterà a conoscere in maniera ancora più approfondita questo inquietante eroe.
Gli aspetti tecnici
Queste prime due puntate sono decisamente affidate all’estro di Oscar Isaac. I comprimari sono ridotti all’osso, con Ethan Hawke l’unico a spiccare, nel suo ruolo di coprotagonista. Crediamo sia una scelta piuttosto ragionata, in virtù della necessità di portarci all’interno del mondo di Steven Grant. Tutto ciò è testimoniato anche dalla struttura di questi episodi, in cui stiamo vivendo le sue esperienze quasi in prima persona.
La CGI è piuttosto buona, così come le scenografie e i costumi. Dal punto di vista tecnico queste serie tv hanno un livello a dir poco cinematografico. Ottima anche la colonna sonora, avvolgente e coinvolgente.
In conclusione
Non abbiamo idea di come si andrà a concludere la serie, ma se il buongiorno si vede dal mattino allora Moon Knight ha le potenzialità per rivelarsi una vera e propria perla. Gioca sul terreno dell’empatia, e porta in scena un racconto più cupo e crudo, molto adatto ad un pubblico maturo.
Il primo episodio di Moon Knight sarà in esclusiva su Disney+ dal 30 Marzo.
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