Il produttore Gregorio Paonessa presiederà la Giuria della sesta edizione Premio Cesare Zavattini, di cui faranno parte la regista e sceneggiatrice Mariangela Barbanente, il montatore e regista Luca Gasparini, la documentalista Nathalie Giacobino, la regista Chiara Malta.
Sono stati nominati i cinque giurati del Premio Zavattini 2021 – 22, l’iniziativa dedicata al riuso creativo del cinema d’archivio, giunto alla sua sesta edizione, che ha visto pervenire quest’anno quasi quaranta progetti di cortometraggio, presentati attraverso l’apposito Bando.
La Giuria del Premio Zavattini 2021, presieduta dal produttore Gregorio Paonessa e composta dalla regista e sceneggiatrice Mariangela Barbanente, dal montatore Luca Gasparini, dalla documentalista Nathalie Giacobino e dalla regista Chiara Malta, esaminerà i progetti e stilerà una graduatoria: gli autori e le autrici dei primi nove saranno designati quali finalisti e potranno partecipare al percorso di formazione e sviluppo previsto tra settembre e dicembre 2021.
Al termine, la stessa Giuria selezionerà tra i finalisti tre progetti vincitori che, oltre a utilizzare liberamente il materiale filmico dell’AAMOD e degli archivi partner, otterranno servizi gratuiti di supporto per la realizzazione dei cortometraggi e la somma di 2.000 euro per ciascun progetto realizzato.
I titoli dei progetti finalisti e i loro rispettivi autori e autrici saranno comunicati il 7 settembre 2021, in una iniziativa prevista nell’ambito della 78a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, alle 17.30 presso l’Italian Pavilion all’Hotel Excelsior di Venezia Lido.
La Giuria del Premio Zavattini 2021
Gregorio Paonessa – Produttore cinematografico
Nel 2004 fonda con Marta Donzelli la Vivo film, casa di produzione e distribuzione cinematografica, il cui progetto editoriale mira ad esplorare il confine tra cinema di realtà e cinema di finzione e il cui nome viene stato suggerito dal poeta danese Søren Ulrik Thomsen. Il primo atto della casa di produzione è stato l’acquisto dei diritti di distribuzione italiana di I’m Alive, documentario del 1999 su Thomsen diretto da Jørgen Leth, autore di cui nel 2005 la Vivo film ha organizzato la prima retrospettiva italiana.
All’attivo la Vivo Film conta più di 30 titoli prodotti, tra documentari e lungometraggi destinati a una distribuzione cinematografica nelle sale, nei circuiti indipendenti e nei festival italiani e internazionali, diretti, tra gli altri, da Laura Bispuri, Guido Chiesa, Jean-Louis Comolli, Emma Dante, Andrea De Sica, Michelangelo Frammartino, Abel Ferrara, Jennifer Fox, Chiara Malta, Pippo Mezzapesa, Shirin Neshat, Susanna Nicchiarelli, Corso Salani e Daniele Vicari. Molti i riconoscimenti ricevuti, tra i quali, nel 2021 il Premio David di Donatello come Miglior Produttore per il film “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli.
Mariangela Barbanente – Sceneggiatrice e regista cinematografica
Laureata in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, e diplomata nel corso di Sceneggiatura al Centro sperimentale di cinematografia, è attiva come regista di documentari fin dagli anni Novanta. Nel 1996 inizia una collaborazione con la casa di produzione francese Les Films d’ici come aiuto-regista e assistente di produzione in alcune loro produzioni realizzate in Italia tra cui Prove di Stato e Un cas d’école di Leonardo Di Costanzo, e Shakespeare a Palermo di Francesca Comencini. Nel 2000 dirige il suo primo documentario, Sole, che riceve una menzione speciale al Torino Film Festival.
Dal 2003, per una decina d’anni, è attiva nell’associazione Apollo Undici di Roma animando, insieme ad altri appassionati del genere capeggiati da Agostino Ferrente, “Racconti dal vero”, una delle prime rassegne di documentari della capitale. Nel 2005 realizza la serie documentaria Il trasloco del bar di Vezio per il canale via cavo Planet. Nel 2011 il suo documentario Ferrhotel vince il premio UCCA Venti Città al Torino Film Festival e il Premio Amnesty International alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro del 2012.
È stata presidente di Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani tra il 2011 e il 2013. Nel 2012 firma insieme a Maurizio Braucci e Leonardo Di Costanzo la sceneggiatura del film drammatico L’intervallo, di Leonardo Di Costanzo, vincitore di un David di Donatello per il miglior regista esordiente, un Nastro d’argento per il soggetto originale, un Globo d’oro e un Ciak d’oro. Nel 2014 il suo documentario In viaggio con Cecilia realizzato in co-regia con Cecilia Mangini, apre il Festival dei Popoli.
Nel 2016 Varichina – La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis realizzato in coregia con Antonio Palumbo riceve una menzione speciale al Florence Queer Festival e nel 2017 entra nella cinquina del Nastro d’argento al migliore docufilm. Dal 1996 è inoltre sceneggiatrice di numerose fiction televisive.
Luca Gasparini – Montatore e regista
Laureato in Storia e critica del Cinema all’Università di Torino, comincia a lavorare a Torino in una televisione privata. Trasferitosi a Roma all’inizio degli anni Novanta, collabora come montatore tra gli altri con Giacomo Battiato, Guido Chiesa, David Christensen, Davide Ferrario, Daniele Gaglianone, Costanza Quatriglio, Daniele Vicari, Andrea Zambelli, in film presentati e premiati a Cannes, Venezia, Roma, Amsterdam, Toronto e in festival e rassegne nel mondo.
Parallelamente alla carriera di montatore cinematografico, realizza come autore film documentari, alcuni dei quali sono stati presentati e premiati a Torino, Bergamo, Mosca, Parigi.
Docente residente di Montaggio alla Scuola di Cinema “Gian Maria Volonté”, Roma, insegna periodicamente anche al Centro Sperimentale di Cinematografia, sedi di Roma e Palermo.
Come montatore ha realizzato, tra gli altri: Aria di Andrea Porporati, Costanza Quatriglio, Daniele Vicari (docuserie televisiva, 2020); L’Alligatore di Daniele Vicari ed Emanuele Scaringi (serie tv Rai2, 2020); The Nest – Il nido, di Roberto De Feo, (2019, Premio “Roberto Perpignani” per il miglior montatore, Bari International Film Festival, 2020); Digitalkarma, di Francesca Scalisi e Mark Olexa (2019).
Ti presento Sofia di Guido Chiesa (2018); Irrawaddy mon amour di Nicola Grignani, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli (2015); Belli di papà di Guido Chiesa (2015); Max e Hélène di Giacomo Battiato (Rai1, 2014); Striplife di Andrea Zambelli et al. (2013); Con il fiato sospeso di Costanza Quatriglio (2013); Io sono con te di Guido Chiesa (2010, Candidato al Ciak d’oro per il miglior montaggio, 2011); The Mirror di David Christensen (2009); Quo vadis, baby? di Guido Chiesa (serie tv Sky, 2008).
Lavorare con lentezza di Guido Chiesa (2004, Premio “Roberto Perpignani” per il miglior montatore, Italia Film Fest, Taormina, 2005); Nemmeno il destino, di Daniele Gaglianone (2004); I nostri anni di Daniele Gaglianone (2000); Il partigiano Johnny di Guido Chiesa (2000); Non mi basta mai, di Guido Chiesa e Daniele Vicari (1999); Tutti giù per terra di Davide Ferrario (1997, Ciak d’oro per il migliore montaggio, 1997, Candidato ai Nastri d’argento per il montaggio, 1997); Materiale resistente di Guido Chiesa e Davide Ferrario (1995).
Come regista ha realizzato le seguenti opere: Uso improprio, co-regia con Alberto Masi (2008); Al momento giusto. Scuola Popolare di Musica di Testaccio (2005); Passano i soldati, (2001); Tempi moderni. CCCP – Fedeli alla linea (1989); Orizzonti di gloria, co-regia con Luca Pastore (1985).
Nel 2013 ha vinto il Premio Internazionale Mario Luzi, Sezione di Poesia inedita, e negli anni seguenti è stato più volte finalista al Premio Letterario Nazionale di Haiku.
Nel 2016 ha pubblicato – con lo pseudonimo di Gregorio Lato – la raccolta di poesie Quando sarai più giovane, seguita nel 2017 da Una volta almeno, entrambe presso Giuliano Ladolfi Editore.
Nathalie Giacobino – Documentalista
Attiva fin dal primo decennio del 2000 come regista documentarista, lavora nei progetti editoriali dell’Istituto Luce Cinecittà ed è responsabile dell’ufficio ricerche dell’Archivio Storico Luce. Tra i film realizzati come ricercatrice si ricordano: Terra Promessa (2020); Scherza con i Fanti (2019); Bulli e Pupe (2018); Il Mare della Nostra Storia (2018); Nel nome di Antea – L’Arte italiana al tempo della guerra (2018).
Non ne Parliamo di questa Guerra (2018); Ora e Sempre Riprendiamoci la Vita (2018); Vedete, Sono Uno di Voi (2017); Assalto al Cielo (2016); Il Bel Canto (2016); Il Pugile del Duce (2016); L’Arma più forte – L’Uomo che Inventò Cinecittà (2016); Lascia stare i Santi (2016); Le Scandalose – Women in Crime (2016); L’Uomo che non Cambiò la Storia (2016); Nessuno Ci Può Giudicare (2016); Mio Duce ti Scrivo (2015).
Nel 2014 ha curato il coordinamento editoriale dei doc 9×10 Novanta; Felice Chi è Diverso e Giulio Andreotti. Il Cinema Visto da Vicino. Nel 2010 è stata aiuto regista del doc Ma che Storia….
Chiara Malta – Regista
È nata a Roma e vive a Parigi dal 2002. Laureata in Storia e Critica del cinema, frequenta gli Ateliers Varan a Parigi. Nel 2008 il suo documentario Armando e la politica apre la sezione “Lo Stato delle cose” del Torino Film Festival ed é trasmesso lo stesso anno sul canale franco-tedesco ZDF/Arte (La Lucarne). Ha diretto da allora diversi cortometraggi che mescolano immagini d’archivio, animazione e riprese dal vero.
Trasmessi sui canali francesi France2 e Canal+, selezionati e premiati in numerosi festival internazionali. Il suo primo lungometraggio di finzione, Simple Women, con Jasmine Trinca, scritto durante la residenza a Villa Medici, apre la sezione Discovery del Festival di Toronto nel 2020. Sta lavorando attualmente al lungometraggio di animazione Linda e il pollo e a un adattamento del libro di Alessandro Piperno, Con le peggiori intenzioni.
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