Pride and Glory, di Gavin O’Connor è un crudo film poliziesco di New York del tipo associato a Sidney Lumet, e si rivolge a una famiglia di polizia irlandese-americana coinvolta in uno scandalo di corruzione scoperto quando quattro i poliziotti vengono assassinati a Brooklyn poco prima di Natale
Pride and Glory: sbarca in TV uno dei cult del cinema moderno
Iris TV, il canale dell’egida Mediaset specializzato nella messa in onda della più bella cinematografia, ci stupisce ancora una volta in quest’ultimo giovedì di agosto. Si sa che d’estate le produzioni si fermano e le audience calano, ed è per questo motivo che i le reti pubbliche e private nazionali devono attingere più o meno ogni estate alle stesse produzioni storiche e valide per provare a far risalire lo share della rete.
E così spulciando uno dei tanti siti che offrono i palinsesti serali, come programmitv.com scoviamo in calendario per stasera 27 agosto, su Iris un cult del cinema moderno, ovvero Pride and Glory – il prezzo del riscatto, del 2008.
Ma adesso veniamo al film.
“Pride and Glory – il prezzo del riscatto” è il tipo di film in cui ti senti come se conoscessi le parole di ognuno dei personaggi e dovessi recitarle insieme a loro. Segue i percorsi logori di innumerevoli drammi polizieschi già tracciati prima di esso. Troviamo un affare di droga andato a male, corruzione nella polizia, fratello contro fratello, un padre alcolizzato che è sia il padre che il loro ufficiale superiore, un amico di famiglia traditore, più una moglie morente e un’altra che è stufa del marito.
C’è però un colpo di originalità: un bambino sembra sul punto di essere marchiato da un ferro da stiro a vapore caldo.
Se lo ambientate a New York, fornite a tutti i personaggi una forte identità etnica, filmate sotto cieli ardenti, aggiungete molti cadaveri all’inizio e fate urlare i personaggi l’un l’altro, tutto ciò che dovreste fare è cambiare i nomi e assumere attori diversi, e potreste fare tutto questo ancora e ancora in qualsiasi altra città, perché di fatto ricalca vecchi cliché.
Pride and Glory: sinossi del film
Pride and Glory di Gavin O’Connor è un crudo film poliziesco di New York del tipo associato a Sidney Lumet, e si rivolge a una famiglia di polizia irlandese-americana coinvolta in uno scandalo di corruzione scoperto quando quattro i poliziotti vengono assassinati a Brooklyn poco prima di Natale.
Jon Voight è un alto ufficiale ubriaco che ha passato la vita a coprirsi per proteggere il buon nome dei migliori poliziotti di New York. Suo figlio maggiore è il capo del distretto da cui provenivano i poliziotti morti e piegati, suo figlio minore (Edward Norton) è a capo dell’inchiesta e il loro cognato (Colin Farrell) è un sergente in uniforme profondamente implicato.d glory
La trama riguarda come e perché i quattro poliziotti sono stati uccisi. Questo potrebbe non essere uno shock per gli spettatori veterani: c’è una cultura della corruzione nel dipartimento, e un personaggio è colpevole, uno è innocente e uno è in conflitto nella sua lealtà.
Una volta che lo sapremo, scopriremo che ci saranno una serie di scontri rabbiosi e disperati tra i tre, intrecciati con violenti scontri a faccia in giù con criminali, poliziotti sbattuti contro i muri nel seminterrato del loro quartier generale e Senior che beve ancora di più perché lui è orribilmente confuso sul fatto che apprezzi la verità al di sopra della lealtà familiare, e l’uno o l’altro al di sopra della lealtà al dipartimento.
Jon Voight è un bravo attore, ma metterlo in un ruolo come questo è come stenderlo ad asciugare.
La prima ora funziona bene, ma il film va male e, di fronte a quattro possibili finali, i produttori decidono di usarli tutti.
Tra questi il finale sensazionalmente brutto di “Pride and Glory” avviene quando un fratello entra nel bar dove l’altro fratello sta bevendo, mostra il suo distintivo e dice a tutti di spostarsi. Perché? Così lui e suo fratello possono sistemare tutto con una brutale scazzottata.
Come sappiamo, secondo il Codice Macho, questo significa che dopo che due persone che si amano finiscono picchiate e insanguinate, arriveranno in qualche modo a una catarsi.
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