Il celebre attore inglese compie oggi sessantun anni. In occasione del suo compleanno ricordiamo qui uno dei suoi ruoli più iconici: quello di Frederick, papà adottivo di Stuart Little.
Originario di Oxford, James Hugh Calum Laurie nasce nel 1959 da una famiglia benestante. Durante gli studi di archeologia ed antropologia al Selwyn College di Cambridge Hugh Laurie si appassionò al canottaggio, attività intrapresa a suo tempo anche dal padre dell’attore. Fu costretto ad abbandonare la sua passione pochi anni dopo a causa di una malattia; proprio da questa interruzione avvenne il suo primo approccio alla recitazione, con la sua unione alla compagnia teatrale dei Footlights. Diventerà presidente della stessa durante il periodo universitario.
Il teatro fu un terreno fertile per l’amicizia di Laurie con l’attore Stephen Fry. Tra gli anni ’80 e ’90 furono protagonisti della serie TV A Bit of Fry and Laurie, dove i due attori erano impegnati in una serie di sketch comici. Hugh Laurie ottenne anche altri ruoli negli anni ’90, come ne Gli amici di Peter (1992), Ragione e sentimento (1995), La maschera di ferro (1998), Maybe Baby (2000) e Stuart Little (1999). La fama vera e propria, però, gliela conferisce il ruolo da protagonista in Doctor House: Medical Division, in onda dal 2004 al 2012.
Facciamo un passo indietro a quando Hugh Laurie non era ancora visto come il cinico e misantropo Gregory House ma impersonava un mite ed affettuoso padre di famiglia: Frederick Little.
Stuart Little arriva nelle sale italiane nel 2000 ma esce negli Stati Uniti – paese d’origine – l’anno prima. Girato a Culver City (California) e diretto da Rob Minkoff, il film si rifà all’omonimo romanzo del 1945 dell’autore Elwyn Brooks White. A differenza del libro, la pellicola conobbe anche un paio di sequels: Stuart Little 2 (2002) e Stuart Little 3 (2005). L’ultimo, a differenza dei primi due, è un film interamente d’animazione.
Nel cast, oltre a Hugh Laurie, annoveriamo la presenza di: Geena Davis (Eleanor Little), Jonathan Lipnicki (George Little), Estelle Getty (nonna Little) e Julia Sweeney (signora Keeper). La voce del topolino Stuart è di Michael J. Fox, mentre quella del gatto Fiocco di Neve appartiene a Nathan Lane; in italiano i due sono doppiati rispettivamente dalla coppia di presentatori Luca Laurenti e Paolo Bonolis.
La famiglia Little, residente a New York, sta per allargarsi: mamma Eleanor e papà Frederick decidono di adottare un bambino che possa fare compagnia a loro figlio George.
I due visitano un orfanotrofio e la scelta sembra essere ardua, vista la gran quantità e varietà di bambini in attesa di una famiglia. La loro decisione sarà estremamente anticonvenzionale, visto che ad essere adottato non sarà un bambino ma un topo parlante chiamato Stuart, anche lui residente nell’orfanotrofio insieme agli altri orfanelli. La creaturina è dolce e graziosa e con il suo atteggiamento composto conquista i Little, che decidono ufficialmente di adottarlo.
Vedendo che il suo nuovo fratellino non è un bimbo come lui, la reazione iniziale del piccolo George è di disappunto. Inizialmente quest’ultimo si mostra schivo nei confronti di Stuart, anche a causa del fatto che i due non possono svolgere molte attività insieme. Quando George scopre che Stuart può guidare una nave radiocomandata, – cosa che potrebbe far vincere al bambino una gara – il tempo trascorso insieme aumenta e il loro rapporto inizia a prendere una piega diversa, fino a quando i due fratellini non diventano inseparabili.
Un componente della famiglia Little che invece ha difficoltà fino alla fine ad accettare Stuart è il gatto Fiocco di Neve, che tenterà più volte di mettergli i bastoni tra le ruote anche grazie all’ausilio dei suoi amici Monty e Lucky.
Leggero, gradevole e adatto a tutte le età, Stuart Little porta con sé una moltitudine di valori genuini e altamente positivi.
L’ammirevole caparbietà di Stuart dimostra che non arrendersi di fronte alle difficoltà ripaga sempre. Lui è il primo a sperimentare emozioni difficili: deve imparare ad integrarsi in una nuova famiglia e in nuovo ambiente, sopporta le avversità che gli causano Fiocco di Neve e i suoi amici e fronteggia il dispiacere iniziale dovuto al fatto che George non lo voglia con sé. Tutto questo sembra davvero tanto per una personalità dolce e sensibile come la sua, ma a fargli da scudo c’è una gran dose di tenacia e l’amorevole supporto della sua famiglia adottiva.
Non solo George impara ad accettare ciò che è diverso da lui, ma impara ad amare Stuart incondizionatamente. Sostenendosi reciprocamente, George e Stuart sottolineano l’importanza della collaborazione per superare gli ostacoli più grandi.
La famiglia non come legame di sangue
Quando ad un tratto si faranno avanti i genitori veri di Stuart, in lui non vediamo tracce di entusiasmo; ormai è abituato a Frederick ed Eleanor e il fatto che lui li conosca solo da poco tempo non cambia il forte legame affettivo che si è creato fra loro.
Stuart Little ci dimostra che a volte la famiglia è un concetto in grado di andare oltre la semplice condivisione del DNA tra persone. Mamma e papà Little dimostrano a Stuart un amore incondizionato e puro da pregiudizi, riuscendo a non fargli mai pesare il fatto di non essere uguale a loro e non soggetto al loro stesso stile di vita.
Leggi anche
- Suburraeterna: tutto nuovo, nulla di nuovo [Recensione] - Novembre 14, 2023
- You 4, seconda parte: eterni ritorni - Marzo 9, 2023
- You 4, prima parte: il ritorno del trash a cui ormai siamo affezionati - Febbraio 9, 2023