Superman e Batman sono nati negli anni ’30, Capitan America e Wonder Woman negli anni ’40, Spider-Man, i Vendicatori e i Fantastici Quattro negli anni ’60: cos’hanno in comune tutti questi personaggi? La capacità, nei loro racconti, di andare contro gli ostacoli del tempo, invecchiando poco alla volta in un eterno presente (con tutti i problemi del caso: le origini di Iron Man, ad esempio, erano inizialmente legate al Vietnam, mentre più recentemente si fa riferimento alla guerra in Medio Oriente).
E se gli eroi fossero invecchiati come i comuni mortali? Cosa sarebbe accaduto all’universo Marvel se avesse seguito le normali regole temporali? La risposta a questa intrigante domanda ci viene data da Chip Zdarsky e Mark Bagley nei sei capitoli che compongono Spider-Man La storia della mia vita, raccolti in un omonimo volume nell’edizione italiana da parte di Panini Comics Italia.
Sei capitoli: uno per ogni decennio, dagli anni ’60 del ‘900, in cui il personaggio venne concepito da Stan Lee e Steve Ditko, agli anni 10 del XXI secolo. Un racconto in grado di appassionare e mostrare la vita di Peter Parker sotto una luce decisamente diversa!
Spider-Man – La storia della mia vita
Chiave del racconto è la volontà di mantenere i punti fermi della vita del personaggio, nel difficile, e riuscito, tentativo di plasmarli su quella che è, a tutti gli effetti, una riscrittura della vita del personaggio. Troviamo così la morte di Gwen Stacy, l’incontro con Venom, la saga del Clone diventata un vero e proprio simbolo degli anni ’90, fino alle vicende di Superior Spider-Man, arrivate sulla carta stampata solo pochi anni fa.
La differenza non è solamente nel volto di Peter Parker, invecchiato di volta in volta a ogni passaggio di capitolo (e di decennio) ma è anche nello spirito e nella vita che si muove intorno al personaggio: morte di persone care, come l’amata zia May, amori, figli, e molto di più. Il lavoro di Chip Zdarsky è a dir poco certosino, in grado di rendere un raro quanto accurato omaggio a un personaggio entrato nel cuore di molti.
Ad ampliare l’effetto del racconto è anche la capacità dell’autore di giocare con gli altri personaggi: se è vero che l’Uomo Ragno è protagonista, vediamo eventi a dir poco straordinari, come il Vietnam visto dagli occhi di Capitan America, o Civil War, la Guerra Civile dei Supereroi, completamente rivisitata alla luce dei nuovi avvenimenti che hanno composto la continuity dell’universo Marvel. C’è davvero spazio per tutti, in un affascinante e complesso arazzo in grado di dare a ognuno dei personaggi principali dell’universo Marvel una vita diversa da quella a cui siamo abituati.
Mark Bagley ai disegni è una vera e propria garanzia, dopo aver legato il suo tratto ai racconti dell’Uomo Ragno fin dagli anni ’90. Per il lettore si rivela una costante scoperta in questa rilettura della vita di Peter Parker, portandolo visivamente dall’adolescenza alla vita di un anziano, con anche dei cambi di costume in grado di far gola ai tanti fan del personaggio.
Spider-Man La storia della mia vita è un racconto da leggere, un What If che ha davvero qualcosa da dire, una sua personale originalità, attraverso cui trattare anche tematiche tutt’altro che facili. E, soprattutto, celebrando Peter Parker, regalandoci pagine memorabili in cui l’eroe si mostra pienamente in tutta la sua caratterizzazione. Una vera perla per i lettori, pronti a riscoprire come quell’animo puro, gentile, e anche malinconico, sappia esserlo anche dopo una vita di battaglie, di sofferenze, ma anche di gioie.
Se da un grande potere derivano grandi responsabilità, questo Peter Parker lo sa davvero come nessun altro. Da leggere e rileggere, custodendolo gelosamente in libreria.
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