Daredevil, il Diavolo di Hell’s Kitchen è tra i personaggi più iconico di casa Marvel per tanti e diversi motivi. Se da un lato troviamo l’innegabile fascino di un vigilante vestito in maniera profana, diviso tra le sue molte contraddizioni (un cattolico con le sembianze di un demonio, un avvocato che si muove sopra la legge), dall’altro il suo successo è dovuto ai tanti autori che ne hanno costruito una vera e propria mitologia.
Da Frank Miller e i suoi oscuri anni ’80, passando per le atmosfere cupe di Ann Nocenti, il noir di Bendis e Brubaker, fino alla riscoperta delle origini di Mark Waid, a serie di Daredevil ha collezionato vere e proprie pietre miliari del fumetto supereroistiche statunitense. Per questo approcciarsi alla scrittura di questo personaggio non è affatto facile e può, più che giustamente, incutere qualche timore.
Eppure, a pochi mesi di distanza dagli Stati Uniti, stiamo assistendo al procedere della nuova serie dedicata all’eroe, città da Chip Zdarsky e disegnata da Marco Checchetto, che continua a riscontrare grande successo. In Italia proprio questa settimana si chiude il primo story arc, lasciando i lettori con la sensazione di essere solo all’inizio di qualcosa di più grande. Ma cosa è successo in queste prime pagine de nuovo corso?
Senza cancellare quanto successo in precedenza, la storia riprende da dove avevamo lasciato Daredevil: malandato a seguito di un grave incidente, con Kingpin sindaco di New York, la vita è tutt’altro che facile per Matt Murdock. Riuscirà a peggiorare quando l’eroe sarà accusato dell’omicidio di un criminale: verità o menzogna? Persino l’eroe finisce per dubitare, ponendo dei grandi dilemmi morali tipici della figura del vigilante. Cosa distingue Daredevil dal Punitore o da un qualsiasi folle violento?
Il tutto respirando il legame tra il Diavolo di Hell’s Kitchen e la sua città, con i suoi abitanti, con quel piccolo mondo privo di alieni o divinità, ma che lotta ogni giorno per una sopravvivenza ben più in bilico. Un ritorno alle basi, in un binomio sceneggiatura e disegno davvero perfetto, in cui il lavoro dell’uno esalta l’altro e viceversa. Le tavole di Checchetto non hanno infatti bisogno di commenti, un’eccellenza in cui la fluidità della narrazione incontra il gusto per i particolari e l’attenzione per ogni dettaglio.
Daredevil, arrivato in Italia al #5, esce mensilmente in edicola e fumetteria per Panini Comics.
Leggi anche
- The Witcher Blood Origin – Recensione - Dicembre 23, 2022
- Avatar La Via dell’Acqua – Recensione - Dicembre 14, 2022
- Black Panther Wakanda Forever – Recensione NO SPOILER - Novembre 8, 2022