“Il ragazzo in soffitta” di Pupi Avati: a cosa può portare l’amore?

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Pupi Avati è un pezzo di storia del cinema italiano, uno dei più amati registi contemporanei del nostro paese. Nel corso dei suoi 50 anni di carriera ha meritatamente vinto numerosi premi e riconoscimenti grazie ai suoi film, sceneggiati e miniserie televisive.

Oltre ai suoi capolavori cinematografici non bisogna dimenticare che Avati è anche un bravissimo scrittore. Oggi, nel giorno del suo ottantunesimo compleanno, Shockwave lo festeggia raccontando il suo primo romanzo, “Il ragazzo in soffitta”, uscito nel 2015 per Guanda Libri.

il ragazzo in soffitta
Copertina “Il ragazzo in soffitta”

Trama de Il ragazzo in soffitta

Protagonisti del romanzo sono Dedo, popolare e brillante, negato per il latino e tifoso del Milan, e Giulio, timido e sovrappeso, che legge l’Eneide come fosse “Tuttosport”. I due adolescenti appartengono a mondi completamente opposti, ma, aiutati dal fatto che frequentano la stessa classe e che abitano nello stesso palazzo, diventano indispensabili l’uno per l’altro.

Il segreto della famiglia di Giulio, che viene a galla nel corso del romanzo, rafforza ancora di più la loro amicizia. È un mistero che ha a che fare con il padre del ragazzo, che torna a casa dopo aver passato gran parte della sua vita in ospedale. Giulio non lo hai mai conosciuto e non sa niente di lui; scoprirà chi è veramente solo al suo ritorno, e questo cambierà per sempre la sua vita.

La storia di Giulio e Dedo, ambientata per le strade di Bologna, si intreccia con il passato, con la storia di un bambino di Trieste, follemente innamorato della moglie del suo insegnante di violino, molto più anziana di lui.

Recensione

Il romanzo, ricco di suspense, è un intenso intreccio psicologico. È un libro che parla di amicizia, amore e fedeltà.

Dopo la lettura de Il ragazzo in soffitta nessuno può scappare dalle seguenti riflessioni: a cosa può portare l’amore? Quali gesti estremi e irrefrenabili è in grado di compiere una persona follemente innamorata? L’amore è talmente potente che può portare “chi ne soffre” a sacrificarsi tutta la vita soltanto per proteggere la persona amata. Pupi Avati racconta una storia di amori che durano una vita intera, di amori impossibili, di amori che nascono da bambini e che durano per sempre.

La tenerezza e la commozione che derivano dal racconto della storia d’amore del romanzo lascia spazio anche ad una riflessione sull’importanza dell’amicizia. Avere accanto un amico del quale ci si può fidare è un privilegio di cui pochi possono vantarsi. Il lettore vive l’amicizia tra Giulio e Dedo, due ragazzi che hanno poco in comune, se non il fatto che farebbero di tutto l’uno per l’altro. Il loro rapporto inizialmente fatica a svilupparsi: Dedo, che appartiene alla cerchia dei ragazzi popolari, non ha nessuna intenzione di approfondire l’amicizia con Giulio, “lo sfigato”, “quello nuovo”, “quello strano”. Ma proprio questa si dimostra essere l’amicizia più importante e l’unica indispensabile per ciascuno dei due.

Consiglio la lettura di questo libro a chiunque voglia emozionarsi, a chiunque sia disposto a mettere in gioco la propria emotività, grazie ai personaggi di Pupi Avati e alla loro psicologia che viene totalmente approfondita.

Claudia Pasquini
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