Noi cerchiamo la bellezza ovunque, alle volte ci sbattiamo perché non la riusciamo a scorgerla e allora come ossessi, desiderosi e bisognosi ci affanniamo in questa disperata ricerca che il più delle volte non ci porterà da nessuna parte, e a quel punto saremo distratti dallo scovare.
Non ci potremmo accorgere più di niente. Per arrivare, per contemplare dobbiamo ritrovarci, lasciare la mente, aprire il cuore. Ci sono quei luoghi poi che la bellezza te la mostrano in tutto il suo splendore e diventa più facile. Capisci che non devi affannarti, non devi agitarti, tutto arriva anche la bellezza.
Lasciare andare, forse questo è il segreto per raggiungerla
Villa Campolieto, che si trova nel “miglio d’oro” di Ercolano, detto così per la presenza di più dimore nobiliari di epoca borbonica ce lo dimostra in tutto il suo splendore in una serata dove la luna la fa da padrona a sussurrarci che noi esistiamo, nonostante tutto, guardandoci dal porticato in un dialogo tra lei e il mare al tramonto, un dialogo come quello che ci hanno regalato Cristiano Godano, voce e leader dei Marlene Kuntz. qui in veste di cantautore e Davide Rondoni, poeta e scrittore domenica 26 luglio. Un dialogo tra due artisti della parola che si incontrano e si rispettano regalandoci una delle giornate più belle di questo mese per la serata conclusiva della trentunesima edizione del festival delle ville vesuviane.
In una serata spettacolare, senza l’incubo di mascherine troviamo la bellezza sotto forma di canzoni, musiche, parole, movimento e ritmo
Che poi è quello che ci salva. Tutto è ritmo anche la bellezza. Il ritmo dà il senso a tutte le cose come ci ricorda il poeta e così sul palco si alternano le canzoni di Godano, accompagnato da Luca Rossi, canzoni tratte dal suo primo disco solista “Mi ero perso il cuore” e le poesie di Rondoni.
L’idea di questo incontro nasce da una canzone in particolare di Godano, il singolo che ha fatto da apripista al disco “Ti voglio dire” una ballata intensa sul valore dell’amicizia, canzone che Rondoni ha apprezzato molto e così in un botta e risposta tra parole cantate e parole declamate questo sentimento così forte che lega le persone tra loro è stato coccolato e carezzato. Questo è il vero sale della vita, senza non ci sarebbe amore, né comunità. E non sapremmo nemmeno cosa farcene della salute che come ci racconta il poeta non può essere il fine ultimo della nostra società, come invece pare stia accadendo. Piuttosto un modo per avere altro, per ottenere quello di cui veramente abbiamo bisogno.
La bellezza e la sua ricerca
Le parole di Rondoni colpiscono forte e partono da lontano, richiamano Dante e parlano di verbi inventati per descrivere l’amicizia come immedesimazione l’uno nell’altro, intuarsi e immiarsi. Così i due artisti sul palco dopo tanto alternarsi finiscono insieme in una lunga cavalcata finale dove sulle note improvvisate di Cristiano e Luca , Davide ci ricorda che “possiamo soltanto amare, il resto non conta, non funziona”. E Godano risponde che “il cuore batte e non si ferma mai e a noi ci tocca sempre andare” chiudendo metaforicamente la serata con il pezzo che chiude il disco “ma il cuore batte”.
Per fortuna c’è il tempo per un bis e Cristiano ci regala Nuotando nell’aria e La canzone che scrivo per te due perle dal repertorio dei Marlene Kuntz, dopo averci già donato Lieve e dopo a fine serata c’è il tempo per scambiare quattro chiacchiere con gli artisti, per un confronto sulle impressioni e sulle suggestioni date e avute durante queste due ore di pura magia.
Antonio Conte
Fotografie – Claudia Conte
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