L’album d’esordio di Madame: voce e carisma a soli 19 anni

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19 anni e grinta da vendere: questa è Madame. Una delle artiste più promettenti della scena (italiana!) Voce, carisma da brividi e coraggio da vendere, Madame, infatti, non ha paura di mostrarsi così com’è ed è finalmente pronta per far conoscere a tutti il suo primo album disponibile da venerdì 19 marzo su tutte le piattaforme che prende il titolo dal suo nome d’arte, scelto per caso.

Francesca Calearo ha debuttato due anni fa ed è entrata subito in classifica con un singolo ascoltatissimo come Schiccherie distinguendosi subito per la sua anima rap che sa giocare con i vari stili attraversando l’hip hop e il pop. Madame non vuole essere definita, non vuole essere racchiusa in un genere, in un orientamento: ama spaziare, esplorare, creare, fare quello che le piace. Lo ha dimostrato anche al Festival di Sanremo dove non ha avuto paura di osare con degli abiti firmati dalla maison Dior che hanno descritto perfettamente la sua natura e che lei ha sfoggiato senza aver paura del giudizio. Con un brano struggente come Voce che sa essere al tempo stesso antico e moderno con un pizzico di autotune.

Madame

L’album che ci presenta (il primo della sua carriera già avviata) è carico di aspettative che non vengono deluse, a lei vengono perdonati alcuni scivoloni con brani di stampo chiaramente più commerciale ma nel complesso il lavoro è ben fatto e trasversale.

Madame gioca tutte le sue carte e oltre ad una rapper che sa anche cantare bene, che sa usare l’autotune come uno strumento e non come un supporto, si rivela anche un’autrice pazzesca, ruvida, esplicita. In alcuni passaggi di testo Francesca ci vomita addosso tutta l’insofferenza e la voglia di esprimersi propria degli adolescenti di oggi, il loro sentirsi rinchiusi, imprigionati dentro regole e tabù ormai vecchie e superate. Il tutto affrontato con una maturità e una lucidità pazzesca frutto di un’anima che ha sofferto (Madame ha descritto più volte il suo passato come vittima di atti di bullismo) ma che è rinata dalle sue ceneri e che ora è semplicemente se stessa.

Ecco la tracklist dell’album che proveremo ad attraversare per grandi tematiche e stili:

1 – Istinto

2 – Voce

3 – Il mio amico (feat. Fabri Fibra)

4 – Bugie (feat. Rkomi & Carl Brave)

5 – Babaganoush (feat. Pinguini Tattici Nucleari)

6 – Dimmi ora (feat. Gué Pequeno)

7 – Clito

8 – Mood (feat. VillaBanks)

9 – Nuda (feat. Ernia)

10 – Bamboline boliviane

11 – Mami papi

12 – Baby

13 – Luna (feat. Gaia)

14 – Amiconi

15 – Tutti muoiono (feat. Blanco)

16 – Vergogna

MADAME: ISTINTO, AMORE E SESSUALITÁ

Istinto è il brano di apertura che invita a liberare tutto quello che sentiamo dentro.

“Mi sento libera di esprimermi, di dire quello che mi va. Sono molto esplicita, sincera, molto chiara e mi sento libera di esserlo ed è proprio questo il mio invito in realtà per tutti attraverso il mio album, che racconta anche fatti miei personali. Bisogna sentirsi liberi di essere sé stessi senza vergogna, questo è libertà secondo me”

Questo è il messaggio che la giovane rapper vuole lanciare alle generazioni che la ascoltano. Clito è il brano più esplicito di tutto l’album, diretto, senza filtri colpisce e rivela comunque una confessione personale e intimista che ci travolge con un ritmo sincopato che sfiora quasi il trap.

Bamboline boliviane è un brano intenso che affronta il tema delle relazioni in cui ognuno si ritrova solo con se stesso, alla ricerca di un piacere non appagante perché quello che manca è l’amore.  Il singolo Baby, uscito il 28 febbraio e già presentato ad X Factor è prodotto dai Crookers & Nic Sarno. La copertina del singolo è della fotografa Giulia Bersani e racchiude tutto quello che Madame vuole esprimere con le parole del testo. La rapper ci invita a non preoccuparci delle insicurezze sia sull’aspetto fisico (tematica che aveva già introdotto in un brano di precedente uscita: 17) che in amore. Basta lasciarsi travolgere e non farsi troppe domande.

“Ogni canzone nasce da un input originale,  per esempio, dalla storia della mia migliore amica Matilde, che, per amore sta vivendo una delle esperienze più pesanti della sua vita. Baby è l’invito a scegliere un atteggiamento più sciolto e più menefreghista”.

“Lasciami fare la donna meno pop” è uno dei versi più sinceri e azzeccati di tutto l’album e descrive anche come Madame vive la propria femminilità: in maniera diversa, originale, lontana dai cliché e quindi vera, nella piena accettazione di sè.

MADAME: LE COLLABORAZIONI PIÙ O MENO RIUSCITE

La carriera di Madame è costellata di collaborazioni e Feat che hanno aiutato a farla conoscere al grande pubblico. Basta citare le più recenti: la riuscitissima Non è vero niente presente nell’ultimo album dei Negramaro o L’anima presente in Persona, l’ultimo album di Marracash che l’ha definita: “la donna che mancava nel rap italiano”.

In Madame troviamo collaborazioni più o meno riuscite che compongono quella parte più commerciale che perdoniamo all’artista in un album di esordio. Una di queste è quella con Fabri Fibra Il mio amico, orecchiabile, radiofonica ma niente di più. Anche lo sconfinamento nel pop con Gaia (seppur brava anche lei) in Luna non ha quella potenza o forza di altre tracce dell’album.

La vera sorpresa è l’intesa creata con i diversissimi Pinguini Tattici Nucleari in Babaganoush, sonorità arabeggianti e due voci che si fondono benissimo con un tocco di nostalgia che non guasta. Dimmi ora con Guè Pequegno ha un mood elegantissimo e sensuale e sfrutta anche le qualità vocali di Francesca. Nell’album troviamo anche una collaborazione con il giovane Ernia in Nuda e con Rkomi e Carl Brave in Bugie.

MADAME: LA FAMIGLIA E IL SOTTILE FILO TRA LA VITA E LA MORTE

In Madame vengono affrontati anche dei temi complessi e profondissimi con una lucidità matura e sorprendente. Mami Papi descrive il difficile rapporto con le figure genitoriali e l’affetto verso chi ci ha cresciuto (il papà di Francesca l’ha introdotta alla musica facendole ascoltare i brani di De Andrè). Il testo, da semplici problemi esistenziali, si apre su una realtà ben diversa: il futuro, la paura della morte delle persone care. Si apre su un grido d’aiuto, un bisogno d’affetto pazzesco. Sonorità dark accompagnano tutto il brano donandogli un’atmosfera quasi da “tragedia”.

Madame

La tragedia che ogni adolescente affronta ogni giorno e dalla quale è difficile uscire come in Vergogna. Dove viene descritta una realtà difficile dalla quale si può uscire solo liberandosi e andando in cerca di amore. Madame descrive la sua esperienza di vita con semplicità facendo capire come è riuscita a superare alcune difficoltà e consegna la sua scrittura al mondo, quello dei più giovani che ascoltando il suo esempio possono trovare una via d’uscita, un equilibrio come ha fatto lei. E’ quasi materna e potente nel donare questa sua esperienza eppure fragilissima e leggerissima nel descriverla.

Infine Tutti muoiono con il promettente e giovanissimo artista punk rap Blanco. Uno dei brani più poetici e struggenti dell’intero album. La frase “tutti muoiono e tutti soffrono” ti entra in testa come un martello pneumatico e non la togli più.

L’esordio di Madame nell’album omonimo è dunque variegato e tra vette altissime e piccoli scivoloni ci consegna un prodotto di qualità degno della velocissima ascesa dell’artista dovuta anche alla sua personalità autentica e fortissima. Sarà un piacere vederla crescere nell’ambito della musica perché sono sicura che Madame rimarrà una delle rapper italiane più interessanti anche negli anni a venire.

Elena Fioretti
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