Senza difese contro il mondo è il disco d’esordio di Guastavoce, al secolo Francesco Falco, cantautore casertano che pubblica l’album con Apogeo Records New Generation etichetta partenopea molto attiva nell’ambito regionale e non solo.
Le canzoni di Guastavoce si innestano nel miglior solco della musica cantautoriale italiana. Come lui stesso ha avuto modo di spiegare questo album è “una strada che porta dall’asse mediano al mare” ed è così, brano dopo brano che ci sembra di camminare sulle corde della chitarra di Francesco Falco ed in punta di penna.
Se c’è una cosa a cui Guastavoce ha sempre dato priorità sono le parole, come un piccolo artigiano che cerca di dare valore al materiale che forgia così i testi di questo album si sono composti con calma, decantando il tempo giusto e modellandosi sul mondo circostante. Cresciuto con riferimenti come Vasco Brondi infatti con i suoi brani cerca di muoversi in qualche modo sulle orme dei brani del cantautore ferrarese. Nella musica di Guastavoce troviamo anche echi di altri contemporanei come Caso o Bonetti, solo per citarne due.
In Senza difese contro il mondo però ci sono gli amori, i migranti, il mondo che poco a poco cade pezzi davanti ai nostri occhi e le macerie che calpestiamo senza spesso rendercene conto. Così come un po’ alla volta le nostre storie, seppur all’apparenza piccole, vanno a costruire un quadro più grande di un mondo che cambia anche e soprattutto insieme a noi.
Le canzoni di Guastavoce raccontano questo, se non altro per il tempo che la pandemia ha tenuto questo album sospeso. Musicalmente il disco propone una ampia serie di soluzioni che si smarcano dalla classica forma canzone voce e chitarra. Troviamo i synth, l’elettronica, la cassa in quattro ed altri espedienti che rendono l’ascolto mai banale.
Canzoni come Lunedì e Nella lingua degli angeli subito definiscono la cifra stilistica del disco, che sa affondare le mani in temi di stretta attualità come in Nasser e il mare, una dalle prime canzoni nate di questo album. Il giro del Cosmo danza tra una citazione di Vasco Rossi e una di Vasco Brondi, in Tu vieni da un sogno troviamo un Guastavoce completamente disarmato che offre il petto all’ascoltatore. Poi Camere Separate che cita Tondelli ma anche la precarietà dei giovani che da quel famoso libro non è cambiata.
Amori e lavori precari si alternano a futuri instabili e percorsi accidentati. I nostri anni, splendidamente decadenti e raccontati dalle canzoni di Guastavoce nel suo Senza difese contro il mondo, forse lo stato d’animo necessario per poterlo descrivere al meglio questo mondo.
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