Viola Nocenzi è una delle voci più potenti e profonde del panorama musicale italiani. Sicuramente una delle novità migliori che si siano affacciate negli ultimi anni.
Il suo album omonimo esce nel 2020 e porta un sound capace di mescolare varie influenze che vanno dalla musica d’autore a quella rock-prog, con alcune sfumature vocali che ricordano la lirica. Nel suo album infatti ritroviamo la migliore tradizione canora italiana che va da Mina fino a Giorgia passando per Tosca. Viola raggiunge cime incontaminate e fondali sconfinati con le sue corde vocali potentissime e sempre sotto controllo.

Il suo secondo singolo “Viola” riporta il suo disco alla ribalta in un anno che per i musicisti è stato davvero complicato. Non è stato facile, infatti per nessuno portare in giro la propria musica nel biennio 20/21. Per questo raccontare un album come quello di Viola Nocenzi contribuisce a restituire un po’ di quanto la vita ultimamente ci sta gotliendo.
Viola, non a caso, è anche un grido di speranza come ci dice la stessa autrice:
“Anche se le cose vanno male o sembra tutto difficile, la magia esiste, e la salvezza arriva per chi lavora su se stesso, per chi ci mette del suo e vede il mondo con la propria anima, i propri valori e ideali. Bisogna essere unici”.
Quello di Viola Nocenzi è un pop irrequieto, che cerca di smarcarsi da facili categorizzazioni. Il suo è un percorso che non si piega a logiche compositive alla moda, ma prova a tracciare una strada trasversale che possa abbracciare più generi, alcuni molto attuali, altri ripescati dalla migliore tradizione musicali italiana ed internazionale. A tratti la produzione prende il sopravvento ma nel complesso l’album e la musica di Viola Nocenzi conservano intatte la forza propria dell’artista.
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