Cos’è la cassa armonica e a cosa serve
Dimensioni – Forma – Materiale di costruzione – …e se la cassa armonica è danneggiata?
Per consentire a più persone possibili di ascoltare il suono emesso da alcuni strumenti musicali, già nei tempi antichi si sentiva la necessità di creare un congegno che espandesse il suono in ambienti di grandi dimensioni. Fu così creata la cassa armonica o cassa di risonanza, una parte integrante di diversi strumenti musicali che amplifica l’effetto acustico proveniente da violini, chitarre e così via.
Tuttavia, le funzioni della cassa armonica non si fermano di certo qui. A tale apparecchio è deputata anche la definizione del timbro riferito al suono e, perciò, alla differenziazione della musica prodotta. Per questo motivo, come vedremo a breve, le casse di risonanza non sono tutte uguali, ma, anzi, i musicisti ne scelgono di diverse a seconda del genere musicale di riferimento e del fatto che ci si ritrovi a suonare da soli o con una band.
Entriamo quindi nel dettaglio degli elementi che differenziano alcune casse armoniche da altre, andandoli ad analizzare uno per uno.
Dimensioni
Come si potrà intuire, la prima caratteristica che rende alcune casse di risonanza non uguali ad altre è la dimensione del congegno. I musicisti sono soliti scegliere casse più piccole o più grandi in base alla comodità e alle necessità di natura acustica. Evidentemente, uno strumento musicale come la viola, piuttosto voluminoso, non può accogliere al suo interno una casa armonica altrettanto grande, altrimenti sarebbe quasi impossibile suonarlo o trasportarlo.
In ogni caso, delle casse armoniche dalle dimensioni ridotte prediligono l’enfatizzazione delle note più alte; mentre dei dispositivi dotati di una mole notevole tendono ad aumentare le frequenze basse.
Forma
Passando alla configurazione delle casse armoniche, è bene sottolineare che la forma viene delineata affinché essa entri in risonanza in modo omogeneo con tutto il profilo dello strumento, con lo scopo di consentire un’amplificazione del suono uguale per tutte le note.
Come evidenziato in precedenza, però, molti costruttori personalizzano le casse seguendo le direttive dei musicisti, continuamente alla ricerca del timbro acustico ideale per la loro idea di produzione musicale.
Ritornando alla forma vera e propria della cassa armonica, si possono notare fori da cui escono le vibrazioni a forma di effe o circolari. Va da sé, che la scelta di una tipologia di buco piuttosto che di un altro, influenza in maniera inevitabile la “fuoriuscita” del suono.
Materiali di costruzione
Uno dei materiali maggiormente utilizzati per produrre le casse di risonanza è il legno. Nonostante ciò, si possono comunque impiegare altri materiali. Il requisito fondamentale per essere adatto alla costruzione delle casse armoniche è l’attitudine del materiale a vibrare con estrema semplicità.
Inoltre, più i materiali presentano un alto livello di rigidità e consistenza omogenea, più funzioneranno in maniera efficacia.
…e se la cassa armonica è danneggiata?
Dopo anni di sperimentazioni, la cassa armonica è divenuta fondamentale nella composizione dello strumento musicale e se danneggiata, potrebbe rovinare l’intera esecuzione musicale. Prendiamo l’esempio di una fisarmonica: quando la propria cassa di risonanza è rovinata, il suono emesso non è ottimale e i musicisti più esperti, oltre alle orecchie più allenate, se ne accorgono subito. Dunque, si rende necessario affidarsi a dei professionisti come Tiranti Fisarmoniche per far ritornare lo strumento musicale a emettere le giuste melodie.
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