A oltre due anni di distanza dalle tre incredibili date italiane di febbraio 2020, proprio poche settimane prima che scoppiasse la pandemia, gli Editors, una delle band più amate dal pubblico italiano, hanno annunciato la pubblicazione del settimo album in studio, EBM, in uscita il 23 settembre su Play It Again Sam, e ben tre date italiane organizzate da DNA concerti: un unico concerto estivo martedì 19 luglio al Balena Festival di Genova, e due appuntamenti autunnali 20 ottobre al Fabrique di Milano e il 21 ottobre alla UNIPOL Arena di Casalecchio di Reno (BO).
Il nuovo disco è stato anticipato lo scorso 20 aprile dall’uscita del primo singolo apripista “Heart Attack”, un grido di battaglia racchiuso in una ballad rock dalla pulsante intensità elettronica e corredato da sintetizzatori ispirati agli anni ’80 e da batterie trascinanti.
Il 7 giugno poi è stato reso disponibile un secondo assaggio: “Karma Climb”, un brano che fonde inni da stadio e atmosfere spettrali.
“EBM” sarà il primo dopo l’ingresso ufficiale in formazione di Benjamin John Power aka Blanck Mass, già membro del duo electro-noise Fuck Buttons, dopo una collaborazione di oltre cinque anni che era culminata nella partecipazione come produttore aggiunto sul disco precedente “Violence” e nella pubblicazione di “The Blanck Mass Sessions”, contenente le versioni dei brani realizzate durante le sessioni di registrazione svolte insieme.
Il sestetto inglese – capitanato dal carismatico frontman Tom Smith al quale si aggiungono i membri di lungo corso Justin Lockey, Elliott Williams, Russell Leetch e Ed Lay – presenterà in anteprima alcuni brani del nuovo disco già durante il tour estivo che toccherà l’Italia con un’unica data imperdibile martedì 19 luglio al Balena Festival di Genova.
Dopo l’uscita di EBM, a ottobre la band si imbarcherà invece in un tour europeo di 17 date: gli appuntamenti fissati nel nostro paese sono il 20 ottobre al Fabrique di Milano e il 21 ottobre alla UNIPOL Arena di Casalecchio di Reno (BO).
Nei primi mesi del 2023, infine, gli Editors saranno in giro per il Regno Unito e l’Irlanda, con una tappa all’iconico Troxy di Londra.
Così Power spiega l’essenza del settimo disco degli Editors nonché suo primo da membro in pianta stabile della band: “Questo nuovo album è molto fisico. EBM è nato dall’idea di creare una connessione con il pubblico e di occupare uno spazio fisico. C’è anche, allo stesso tempo, una fisicità emotiva: un’urgenza e un senso di panico. C’è dell’agitazione. Anche nei suoi momenti più delicati, c’è sempre un fortissimo desiderio di avvicinarsi”.
Gli Editors non sono mai rimasti fermi a livello creativo e, sin da quando hanno mosso i primi passi come semplice band composta da amici di università a Birmingham, hanno sempre cercato di sorprendere e di non scrivere mai album prevedibili, senza paura di spiazzare il proprio pubblico.
Se con i primi due splendidi album – l’esordio “The Back Room” del 2005 che ricevette una nomination per il Mercury Prize e il secondo “An End Has A Start” (2007) capace di raggiungere la prima posizione delle classifiche britanniche – la band di Tom Smith era stata inserita nel novero delle band indie rock anni Zero (Franz Ferdinand, Bloc Party, Interpol), già dalla svolta synth di “In This Light and on This Evening” del 2009 è apparso chiaro a tutti che gli Editors non potevano essere incasellati in un unico filone musicale.
Indie rock, post punk, new wave, synth pop, canzoni da stadio: la band inglese ha messo insieme tutto questo con personalità in vent’anni di carriera vissuti sempre ad altissimi livelli creativi e di riscontro del pubblico.
Il prossimo album EBM conferma la tendenza al cambiamento e alla ricerca sonora a partire dal suo titolo: EBM infatti non è solo l’acronimo di Editors e Blanck Mass, ma anche un riferimento voluto alla Electronic Body Music, il sound nato negli anni Ottanta e che ha enormemente influenzato il nuovo materiale del gruppo, dove i synth industrial sulla falsariga di band come Nitzer Ebb, Front 242 e D.A.F. martellano pesantemente fra luci stroboscopiche, macchine del fumo e l’odore del cuoio e della pelle.
L’ingresso di Power nella band ha significato inoltre che, per la prima volta nella storia degli Editors, la scrittura dei brani non è partita dal frontman Tom Smith, che ha definito l’innesto di Blanck Mass “una botta di adrenalina nel nostro processo creativo”.
L’occasione quindi per mescolare nuovamente le carte e per raggiungere un punto di incontro del tutto inedito fra l’anima più pop di un produttore noise e le radici goth-rock di una band capace di riempire gli stadi.
EBM sarà un’ulteriore testimonianza dell’ispirazione fulminante degli Editors e aprirà una nuova fase in una delle carriere più fulgide, durature e intriganti della musica britannica degli ultimi vent’anni.
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