1346 repliche. Quattro milioni di spettatori. 47 città toccate. Era il 14 marzo 2002, quando è andato per la prima volta in scena Notre Dame de Paris, al GranTeatro di Roma (costruito appositamente per poter accogliere una performance di una portata mai vista prima in Italia.). Lo spettacolo sta per tornare nei teatri dopo uno stop forzato a causa della pandemia, ed eccezionalmente per tutto il 2022 sarà sul palco il cast originale. Le coreografie sono di Martino Müller, i costumi di Fred Sathal e le scene sono opera di Christian Ratz. Shockwave Magazine ha partecipato alla conferenza stampa con presenti Riccardo Cocciante e il cast, che si è tenuta a distanza a causa delle normative Covid vigenti.
La colonna sonora sarà disponibile da venerdì 14 gennaio su tutte le piattaforme digitali: si potranno ascoltare le musiche e le canzoni del musical sia nella versione studio Notre Dame De Paris (Platinum Edition), che nella versione live registrata nel 2002 all’Arena di Verona (cantata dal cast originale).
Da dove nasce il successo di Notre Dame de Paris?
L’opera nasce dall’omonimo romanzo di Victor Hugo e dall’idea del compositore canadese Luc Plamondon, che ha trovato in Riccardo Cocciante l’artista perfetto per arrangiare le sue canzoni per uno spettacolo che sarebbe diventato un successo senza precedenti, prima in Francia (nel 1998) e poi in Italia. I testi in italiano sono stati tradotti dal paroliere Pasquale Panella. La tournée 2022 è prodotta, in collaborazione con Enzo Product Ltd, da Clemente Zard, figlio di colui che credette nel progetto di portare lo spettacolo in Italia, David Zard: Cocciante stesso ricorda che per convincerlo aveva suonato al pianoforte tutto lo spettacolo, e così era riuscito a convincerlo a produrre la versione italiana di Notre Dame de Paris. L’opera nel 2016 era stata insignita del BigliettOne d’Oro TicketOne ai Rockol Awards 2016.
Riccardo Cocciante sottolinea come Notre Dame de Paris sia uno spettacolo sempre attuale, parlando di come l’opera parli del diverso e della difficoltà che prova l’essere umano nell’entrarci in contatto e della sua incapacità di interagirvi. L’artista ha evidenziato anche quanto sia importante che la cultura sia disponibile per tutti. Afferma infatti di amare i palasport, le arene, perché lì puoi andarci anche in jeans, devi solo giudicare.
Notre Dame de Paris resta un cult per la sua unicità (è l’unica opera rock-lirica ad usare le basi pre-registrate anziché la band dal vivo); l’autore delle musiche ha ammesso di non aver voluto usare batteria negli arrangiamenti per non guastare l’atmosfera rock-rinascimentale del musical. Per quanto riguarda la scelta degli artisti, vengono selezionati in base al loro range vocale (che deve essere ampio), ma soprattutto per quello che sono già: ogni performer ha in sé un personaggio, e Cocciante stesso interviene sulla voce di ognuno per sviluppare questo character interiore.
Il cast di Notre Dame de Paris 2022: chi salirà sul palco?
Ma chi, quindi, calcherà il palco di questo ritorno sulle scene di Notre Dame de Paris? Abbiamo dei grandi ritorni, primi fra tutti Giò Di Tonno e Lola Ponce, che riprendono i loro ruoli da protagonisti, il gobbo Quasimodo e la gitana Esmeralda. Insieme a loro, Vittorio Matteucci nei panni di Frollo, Leonardo Di Minno come Clopin, Graziano Galatone come Febo, Matteo Setti nel ruolo di Gringoire e Tania Tuccinardi nei panni di Fiordaliso, la fidanzata del capitano Febo. Da specificare che in alcune date saranno presenti (rispettivamente come Fiordaliso e Clopin) Claudia D’Ottavi e Marco Guerzoni (interpreti originali nell’edizione 2002).
La tournée partirà il 3 marzo 2022 al Teatro degli Arcimboldi a Milano, e sono state aggiunte ulteriori date. Lo spettacolo attraverserà tutta Italia fino a dicembre 2022, dove finirà le repliche a Trieste, al Teatro Politeama Rossetti. Notre Dame de Paris arriverà anche in Svizzera, a Lugano, ma toccherà tutte le principali città italiane, come Roma, Firenze e Napoli, e anche entrambe le isole (con la data di Palermo spostata da giugno ad agosto). Le difficoltà non mancano, in questo periodo di pandemia, ma come Cocciante ha affermato, da calamità così possono nascere mondi interi.
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