In un anno travagliato come questo avere una sana distrazione per i momenti più bui non può che far bene alla propria salute mentale, meglio ancora se è in grado di suscitare una risata. Fortunatamente il servizio in costante crescita che è Netflix viene in nostro soccorso tramite alcune gemme nel suo catalogo che è un peccato non vedere.
1. Archer
Mandata in onda per la prima volta nel 2009 sul canale statunitense FX, Archer è una serie TV d’animazione che segue le vicende dell’agenzia di spionaggio ISIS (International Secret Intelligence Agency), a New York. Il protagonista è Sterling Archer, figlio di Malory Archer, amministratrice delegata dell’agenzia.
Sterling – costantemente chiamato Archer durante tutta la serie – è un affascinante uomo di circa trent’anni dedito ai piaceri della vita, primi fra tutti l’alcol e le donne. La sua personalità narcisistica e amorale si riflette di continuo nei suoi comportamenti disfunzionali e nel rapporto travagliato con i suoi colleghi di lavoro.
Tra questi ultimi ci sono Lana, donna indipendente e dalla forza tigresca; Cyril, contabile imbranato e dall’incerta abilità sul campo; Pam, il cui edonismo ricorda a tratti quello di Archer; Cheryl, segretaria di Malory dalla sanità mentale altamente discutibile; Ray, spesso preso in giro da Malory per la sua omosessualità e Dr. Krieger, perfetta rappresentazione della tipica figura dello scienziato pazzo.
Nell’era attuale del politicamente corretto una serie come Archer avrebbe probabilmente scatenato un sacco di critiche; proprio l’irriverenza e il sarcasmo, però, sono i punti di forza di questa imperdibile serie.
2. Arrested Development
Un umorismo geniale come quello caratterizzante Arrested Development è una vera e propria chicca per gli amanti del genere. Ideata nel 2003 da Mitchell Hurwitz, questa serie è stata inserita dalla rivista Time nel 2007 tra i 100 telefilm migliori di sempre.
A Newport Beach vive la famiglia Bluth proprietaria della Bluth Company, azienda produttrice di case prefabbricate. Il protagonista Michael Bluth (Jason Bateman) sembra essere l’elemento più sano all’interno della sua sgangherata famiglia ed è l’unico in grado di portare avanti gli affari.
Suo padre George Sr. (Jeffrey Tambor) è un uomo irresponsabile che tradisce la moglie da tempo; quest’ultima, Lucille (Jessica Walter; voce, tra l’altro, della suddetta Malory Archer), è una signora cinica, egoista e fortemente viziata che ha un rapporto morboso con il suo figlio minore Buster (Tony Hale).
Gli altri due figli dei coniugi Bluth sono l’impertinente Lindsay (Portia DeRossi) e il problematico G.O.B. (Will Arnett), aspirante prestigiatore. A completare la famiglia Bluth ci sono George-Michael (Michael Cera), figlio di Michael, e Maeby (Alia Shawkat), figlia di Lindsay e Tobias Fünke (David Cross), psicoterapeuta dai gusti sessuali ambigui e con la passione per la recitazione.
3. Tuca & Bertie
Tuca & Bertie viene dagli stessi creatori del tanto acclamato Bojack Horseman. Nonostante l’accoglienza positiva da parte della critica, la serie era stata inizialmente cancellata durante l’estate dello stesso anno; a maggio 2020, però, il blocco televisivo americano Adult Swim ne ha annunciato l’acquisto dei diritti assieme all’arrivo di una seconda stagione per il 2021.
La trama è incentrata sull’amicizia tra l’espansiva Tuca e la timida Bertie, rispettivamente un tucano e un passero, che sono state coinquiline per diverso tempo; quando Bertie decide di andare a convivere con il suo fidanzato Speckle, però, le due sono costrette a separarsi nonostante continuino a vivere nello stesso condominio.
4. That 70’s Show
Prima dell’epoca dello streaming That 70’s Show andava in onda in Italia tramite i canali Jimmy e MTV. Ideata da Mark Brazill, Terry Turner e Bonnie Turner, la serie ha contribuito notevolmente alla fama di attori come Topher Grace, Laura Prepon, Ashton Kutcher, Mila Kunis, Danny Masterson e Wilmer Valderrama.
Come intuibile dal titolo, il telefilm è ambientato nei mitici anni ’70 e le otto stagioni di cui si compone ruotano attorno alle vicissitudini del gruppo di amici di Eric Forman (Topher Grace), ragazzo di circa diciassette anni, che con loro ha l’abitudine di riunirsi nello scantinato di casa sua. Tra loro c’è anche la sua vicina di casa Donna Pinciotti (Laura Prepon); lei ed Eric sono innamorati l’uno dell’altro.
Non sono solo i ragazzini ad essere inquadrati ma anche gli adulti, come nel caso dei genitori di Eric, Kitty (Debra Jo Rupp) e Red (Kurtwood Smith) e quelli di Donna, Bob (Don Stark) e Midge (Tanya Roberts).
L’atmosfera spensierata della giovinezza di quegli anni è descritta perfettamente in That 70’s Show. Notevole anche l’accuratezza nella rappresentazione di una mentalità ormai superata, all’epoca ancora intrisa di frequenti episodi di sessismo.
5. Big Mouth
Quale serie TV d’animazione riesce, meglio di Big Mouth, a descrivere il tempestoso periodo costellato da crisi ormonali che è l’adolescenza?
I protagonisti di questa serie sono Nick e Andrew, migliori amici che cominciano ad osservare in loro stessi i primi cambiamenti psicofisici dovuti alla pubertà; questi ultimi, naturalmente, sono estesi anche ai loro amici di scuola della loro stessa età ed è interessante vedere i modi differenti in cui si manifestano in ognuno.
Tutto questo è descritto in una maniera sfrontata e geniale anche grazie all’intervento dei mostri degli ormoni, creature immaginarie rappresentative dei loro cambiamenti.
La serie è composta da tre stagioni, mentre a fine 2019 ne è stato annunciato lo spin-off che porterebbe il titolo di Human Resources.
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