Devo essere sincero, per il nuovo album dei Lacuna Coil non avevo molto hype. Non perchè l’ultimo “Delirium” non mi sia piaciuto, ma perchè dentro di me ero convinto che avessero dato tutto quello che potevano dare, ma in parte mi sbagliavo…
La storia degli ultimi album dei Lacuna Coil è strana, nel giro di tre album ( compreso questo Black Anima ), hanno cambiato formazione, ed hanno “aperto un cantiere” cercando di spostarsi su altre sonorità. E’ partito tutto nel 2014 con Broken Crown Halo, album apprezzatissimo dal fandom, ma in quell’album c’erano ancora le influenze dei vecchi Lacuna Coil, influenze che sparirono nel 2016 con Delirium, con cui la band si spostò su sonorità più “Core” e alternative. Ma quelle sonorità erano molto “elementari”, soprattutto per il quel “core” a cui stavano e stanno ancora puntando, ma Delirium fu un buon lavoro, anche se come detto, molto “elementare”.
In questi mesi precedenti all’uscita di Black Anima sono stati tre i singoli rilasciati, il primo “Layers of Time, la seconda “Reckless” e l’ultima “Save Me”.
Come dicevo nell’introduzione, i Lacuna Coil sono ancora un cantiere aperto, puntando a suoni nuovi ma “elementari”. E questa caratteristica possiamo notarla anche in un loro singolo rilasciato, “Layers of Time”. Pezzo dai suoni “core” ed alternative, molto simili a quelli sentiti in Delirium, cosa che può essere accettata solo a metà, grazie alla giustificazione del fatto che siano ancora in piena sperimentazione.
Un pezzo “chiave” di questa sperimentazione è la prima traccia dell’album, “Anima Nera”, pezzo in cui Cristina Scabbia sperimenta un nuovo stile di canto, almeno per i Lacuna Coil. Questo nuovo stile, usato solo per questa intro dell’album, mi ha molto preso, la cosa funziona, ed è strano per una intro.
Altra cosa che mi ha sempre molto affascinato dei Lacuna Coil sono stati i soli di chitarra: ho sempre pensato che i vari chitarristi che hanno fatto parte della band avessero le qualità per farli, e che avessero molte canzoni in cui il solo sarebbe stato molto azzeccato.
In questo album proprio i soli trovano alcuni spazi, in particolare in due canzoni dove li trovo molto legati al “tema strumentale” della canzone, sto parlando di “Now Or Never” e “Veneficium”.
Insomma questo album anche se elementare è un buon sequel di quello che è stato Delirium, una strada verso il cambiamento che è e sarà tutta in discesa se la qualità sarà questa, MA mi aspetto che vengano abbandonati questi suoni “elementari” e si spingano ancora più in là con la sperimentazione, perchè il sound “base” c’è, quindi ormai ci si può spingere più in là con tranquillità.
Tracklist di Black Anima dei Lacuna Coil:
- Anima Nera
- Sword Of Anger
- Reckless
- Layers Of Time
- Apocalypse
- Now Or Never
- Under the Surface
- Veneficium
- The End Is All I Can See
- Save Me
- Black Anima
Leggi anche
- Plakkaggio: Verso la Vetta di ogni genere e oltre - Settembre 29, 2022
- Five Finger Death Punch: AfterLife [Recensione] - Settembre 7, 2022
- Formula 1 d’autore: pagelle del GP di Francia - Luglio 26, 2022