Formula 1 d’autore: pagelle del GP di Abu Dhabi

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La stagione 2021 di Formula 1 è conclusa, con Max Verstappen campione del mondo mentre la Mercedes si accontenta dell’ottavo mondiale costruttori. Una gara degna di un finale di stagione tanto atteso quanto sofferto, soprattutto nel post gara.

Max Verstappen è campione del mondo di Formula 1, il primo olandese ad esserlo, ponendo così fine al dominio di Lewis Hamilton (che rimane comunque nella storia con i suoi sette titoli mondiali). La Mercedes si prende comunque il titolo costruttori, ma a poco serve visto che la sfida era tutto sui piloti. Gli altri verdetti sono quelli previsti da tempo, come il terzo posto nei team di Ferrari con un Sainz che, incredibilmente, si prende il terzo posto in gara ed il quinto in classifica, diventando il “primo degli altri”.

Una stagione storica, che ricorderemo per molto tempo, e tante cose di cui parlare anche per quest’ultima gara. Ad Abu Dhabi molti piloti si mettono al centro dell’attenzione ma lasciando in pace i due contendenti al titolo

Max Verstappen (Red Bull) – Un Matto (Fabrizio De Andrè): solo un matto poteva pensare, fin dallo scorso anno, di andarsi a giocare un mondiale di Formula 1 contro Lewis Hamilton e solo un matto come me, ferrarista sfegatato, poteva fare un sacrificio e dire “quest’anno il mondiale lo vince Max Verstappen”. Alla fine è successo, ed è stato bellissimo, anche se non so quanto tutto questo durerà, se questa vittoria sia solo stata per togliersi lo sfizio di battere la Mercedes oppure se stia cominciando un nuovo ciclo. Mi piace pensare che non sia così, ed anzi, dalla prossima stagione, con i cambi del regolamento, ci potranno essere altri matti che penseranno di battere Max o Lewis.

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Lewis Hamilton (Mercedes) – La Paura del Buio (Maneskin): ecco che quindi, probabilmente, si è arrivati al momento più buio della carriera del pilota britannico. Questo mondiale di Formula 1 è stato quello in cui ha sudato di più, in cui è arrivato nel finale di stagione da favorito, e si è visto sfuggire il tutto praticamente a poche curve dalla fine della gara. Un uomo che ha sempre dimostrato di essere forte psicologicamente ma che oggi, nel post-gara, ha fatto vedere di aver accusato il colpo. Lewis Hamilton comincia ad avere paura del buio, di quel buio in cui è il campione ma che gli dice che sia finito il suo tempo.

Carlos Sainz & Charles Leclerc (Ferrari) – A mano a mano (Rino Gaetano): la Ferrari si è presa il terzo posto costruttori in Formula 1, proprio come si voleva fin dall’ultima gara dello scorso anno, ma tutto questo è stato grazie soprattutto a due piloti con molto talento e voglia di fare. Sainz finisce il suo mondiale con un terzo posto e con il quinto posto nella classifica piloti (questo lo rende il “primo degli altri”), invece Leclerc finisce molto indietro in gara, e settimo in classica. Ma tutto questo, per noi tifosi conta poco, meglio pensare al fatto di avere trovato un’ottima coppia di piloti che, speriamo, potrà farci sognare.

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Yuki Tsunoda (Alpha Tauri) – Siete proprio dei Pulcini (Afterhours): dei tre rookie in questa stagione, ovvero Nikita Mazepin e Mick Schumacher, lui è stato nettamente il migliore. Certo, facile esserlo quando gli altri due sono compagni in un team perennemente ultimo che ha deciso di non cercare neanche di provarci a far punti o mettersi o mostra, e proprio per questo, per il suo essere praticamente da solo, Yuki Tsunoda doveva dimostrare molto, soprattutto dopo tutto quello fatto nella categorie minori.

La sua quarta posizione ad Abu Dhabi di certo non fa cambiare il giudizio sulla sua stagione, che è stata molto al di sotto delle aspettative, soprattutto dopo quello che fece vedere nella prima gara in Bahrain. Ma se sommiamo questo ultimo week-end agli altri di questa parte finale del mondiale allora possiamo ben sperare per il 2022.

Valtteri Bottas (Mercedes) – Trovami un modo semplice per uscirne (Verdena): eccolo, il modo semplice, bastava cambiare scuderie, una cosa che forse sarebbe dovuta accadere già lo scorso anno. Per Valtteri Bottas la gara ad Abu Dhabi è stata la sua ultima con la Mercedes prima di cambiare team ed andare il Alfa Romeo. Finalmente libero di andare e ritrovarsi in una scuderia in cui, spero, potrà essere lui il capo, lui quello a cui cedere la posizione e dare priorità, ma tutto questo dipende molto dallo stesso pilota che dovrà essere capace di rinascere.

Sergio Perez (Red Bull) – Lo Show (Vasco Rossi): come dico da tempo, con Sergio Perez, la Red Bull ha finalmente trovato un secondo pilota degno. Il mondiale di Max Verstappen arriva anche grazie a lui, che rallenta Hamilton permettendo così al pilota olandese di avvicinarsi dopo aver fatto il pit-stop. Una difesa che fa lo rende, parole di Max, una leggenda, ed è così sul serio, visto che non è la prima volta che riesce ad aiutare il suo collega ed il team. Mette su un vero e proprio show, a differenza dell’altro secondo pilota, Bottas, che è sempre stato nell’anonimato.

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Marco Mancinelli
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